Archivio per tag: Mediobanca
Categorie: Banche
Ora bisogna fare in fretta davvero. Sono le sei di un sabato abbastanza sonnecchioso quando l’Ansa spara la notizia che “l’ipotesi Fortress è tramontataâ€. Si parla dell’aumento di capitale di Popolare Vicenza ed è una pessima notizia tanto per l’istituto veneto quanto per Unicredit. Breve spiegazione: la Bce ha imposto a Pop Vicenza un aumento di capitale da 1,7 miliardi di euro per mettere a posto i suoi requisiti patrimoniali; la cosa avverrà contestualmente alla quotazione in Borsa imposta da un decreto del 2015. Unicredit è la banca garante: s’è impegnata ad acquistare il cosiddetto “inoptatoâ€, cioè le azioni che nessuno vorrà comprare.
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BPVi, l'americana Fortress si ritira e lascia Unicredit sola a coprire l'aumento di capitale
Domenica 10 Aprile 2016 alle 12:35
Categorie: Banche
I vertici della Popolare di Vicenza ieri in Consob. Una visita nella sede dell’authority guidata da Giuseppe Vegas che però non avrebbe avuto come tema l’aumento di capitale da 1,75 miliardi complessivi e la contestuale quotazione della banca, da poco diventata spa. Il ceo Francesco Iorio avrebbe invece ricevuto comunicazioni relative all’ispezione Consob in corso per le vicende della passata gestione targata Gianni Zonin. Ma non c’è dubbio che il dossier Vicenza in Consob sia caldo anche per la questione dell’ipo necessaria per portare il patrimonio (cet1) al livello del 10,25% fissato dalla Banca centrale europea.
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BPVi in Consob per parlare della gestione Zonin. E intanto Unicredit temporeggia...
Martedi 5 Aprile 2016 alle 09:21
Categorie: Banche
Veneto Banca mantiene fiducia di Intesa Sanpaolo, mentre Unicredit non è ancora convinta su Popolare di Vicenza
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 15:19
C’è fiducia a Intesa Sanpaolo per l’aumento da un miliardo di Veneto Banca atteso sul mercato a giugno. Un po’ meno a UniCredit per quello di Popolare di Vicenza, se è vero che si sta valutando la possibilità di uno slittamento in attesa di condizioni di mercato più favorevoli. Attraverso Banca Imi, Intesa è alla guida del consorzio di garanzia e ieri - dopo i timori rilanciati dal Financial Times per l’operazione “cugina†di Vicenza - il ceo Carlo Messina è intervenuto sull’argomento: «L’operazione deve essere lanciata nei prossimi mesi - ha detto il manager -, quindi dipenderà dalle condizioni di mercato la possibilità di poter completare con successo il consorzio di garanzia.Â
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Categorie: Banche
Il crollo del titolo del Banco Popolare ieri in Borsa (-14,19% a 6,68 euro, maglia nera a Piazza Affari) è la spia che gli investitori iniziano a dubitare seriamente che la fusione con Bpm possa essere condotta in porto. A dare il là all’ondata di vendite, che ha colpito anche l’istituto milanese ma in misura minore (-5,56%, a 0,671 euro), è stata una nuova lettera inviata mercoledì cui la Banca Centrale Europea (Bce) ribadisce i suoi paletti all’operazione che darebbe vita al terzo polo bancario italiano.
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Bonomi: no fusione Banco-BPM, piuttosto aggregazione con BPVi, Veneto Banca e Carige
Venerdi 18 Marzo 2016 alle 09:51
BPVi, scelte Mediobanca e JP Morgan per sbarco in Borsa e aumento di capitale?
Domenica 19 Luglio 2015 alle 15:57
Popolari in Spa, Bpvi sceglie Mediobanca come Advisor
Martedi 17 Marzo 2015 alle 21:24
Marzotto al 7% di Hugo Boss con 500 milioni
Martedi 10 Febbraio 2015 alle 19:54
Categorie: Politica, Informazione
La notizia, come pure la sensazione, non è certo nuova. Che l'Italia con le sue pessime scelte e, peggio, con le sue "non scelte", abbia perso gran parte della sua capacità di "intendere e volere", in una parola la sua "sovranità ", solo un mulo può dare a intendere di non saperlo. O di non capirlo. A dissipare ogni residuo e incosciente dubbio c'è la lettera inviata il 5 agosto dalla Bce a firma Jean-Claude Trichet e Mario Draghi a chi ci governa. La missiva che "ci detta" i provvedimenti da prendere per salvarci dal baratro è stata pubblicata il 29 settembre. Da chi? Dalla bolscevica e nemica La Repubblica? No. No da Il Corriere della Sera (clicca qui) ai cui vertici tramite Mediobanca siede anche la famiglia Berlusconi. Mediobanca, infatti, ha una partecipazione del 14,2 per cento in RCS, l'editore del prestigioso e "moderato" quotidiano milanese, e Berlusconi ha potere di voto per una quota del 5.4 % in Mediobanca, in parte tramite Banca Mediolanum ed in parte a titolo personale. Senza contare che nel consiglio di Amministrazione di Mediobanca siede... sua figlia Marina.
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Italia, un paese a sovranità limitata
Lunedi 3 Ottobre 2011 alle 01:15
Sette istituti di credito italiani declassati da Standard&Poor's
Venerdi 23 Settembre 2011 alle 10:20
Categorie: Informazione, Banche
La famiglia Amenduni ha vissuto ieri, mercoledì, un'altra giornata di gloria nella grande finanza, in cui ha pesato, e non poco, nelle dimissioni odierne, una vera Caporetto, di Cesare Geronzi da presidente delle Generali. E questo grazie all'oltre 4% della compagnia triestina, al centro degli equilibri economico finanziari dell'Italia, posseduto direttamente o custodito nella cassaforte della partecipata Ferak, in cui gli Amenduni sono soci di riferimento insieme alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, che vuol dire partecipazioni di peso nel gruppo Intesa San Paolo e nella Unicredit.
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Amenduni: a Trieste Geronzi senza Generali. Qui Dal Lago senza giornale: parola di Giulio
Giovedi 7 Aprile 2011 alle 00:34