Archivio per tag: Mediobanca

Amenduni sgambetta Geronzi?

Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 20:45
ArticleImage La famiglia Amenduni è nota ai più a Vicenza per il gruppo Valbruna, ma è ben più potente per le sue attività immobiliari non certo locali e perché in possesso di varie partecipazioni importanti tra cui quelle nella BpVi. Ma la potenza reale della famiglia (nella foto VicenzaPiù il fondatore Nicola con la giornalista di Tva Elisa Santucci in occasione di una manifestazione di beneficenza, n.d.r.) si materializza nella sua partecipazione di riferimento (con un "maestoso" 4% complessivo) nelle Generali, direttamente e tramite la Ferak . E in questo ruolo gli Amenduni stanno interpretando un ruolo centrale nella complessa partita che si sta giocando nella compagnia triestina.

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Categorie: Banche

Accordo Banca Popolare Vicenza con Palladio Leasing e SelmaBipiemme di Mediobanca

Mercoledi 16 Febbraio 2011 alle 11:44
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Banca popolare di Vicenza  -  Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha rinnovato nei giorni scorsi l'accordo di collaborazione commerciale con le Società del gruppo Mediobanca operanti nel settore del leasing, Palladio Leasing Spa e SelmaBipiemme Leasing Spa.

L'accordo siglato è il proseguimento dell'intesa raggiunta nel 2003 con l'obiettivo comune di promuovere e potenziare la distribuzione dello strumento del leasing all'interno della clientela della banca.

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Categorie: Banche

Successo bond Banca Popolare di Vicenza

Giovedi 23 Settembre 2010 alle 20:00
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Banca Popolare di Vicenza in data odierna ha perfezionato con successo il collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri, del prestito obbligazionario Senior Bond a tasso variabile per un importo nominale di euro 500 milioni e durata 2 anni.

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La Fis (farmaci) è al top per Mediobanca

Sabato 2 Gennaio 2010 alle 22:59
Redazione di VicenzaPiù    

 

Un reparto Fis di Montecchio Maggiore (foto Spring Wind)La Fis, Fabbrica Italiana Sintetici, industria vicentina di Montecchio Maggiore, che produce principi attivi farmaceutici e investe in sperimentazione e che a giugno fu interessata da una esplosione al suo interno, è l'unica azienda del Veneto che Mediobanca ha inserito nella sua classifica annuale delle medie imprese più dinamiche.
La Fis della famiglia Ferrari risulta, infatti, al dodicesimo posto (per incremento di fatturato) fra i bilanci 2008 presi in esame, nel 2009 ha confermato l'anno precedente con un fatturato di circa 167 milioni, assumendo, anche, nell'anno della crisi ‘globale' ben 52 nuovi addetti, e prevede di aumentare l'organico nel 2010 di altri 20 dipendenti.
Presidente della Fis è Ferruccio Ferrari, che ha preso il posto del fondatore Gianfranco, morto lo scorso anno, e che gestisce l'azienda insieme ai due Giampaolo e Antonella ma dando ampio spazio al management professionale, non di famiglia.
Nell'anno di fondazione nel 1957, la Fabbrica Italiana Sintetici, aveva 37 dipendenti e la nonna del presidente apparteneva alla famiglia Zambon, la ben nota mega azienda farmaceutica vicentina da cui i Ferrari si erano all'epoca staccati senza traumi per iniziare l'attività in proprio.
La Fis oggi opera nella chimica di sintesi per il settore farmaceutico e, meno, per quello cosmetico, vendendo direttamente alle case farmaceutiche, produce una gamma molto ampia di tranquillanti e realizza solo il 3% del fatturato in Italia, ben il 40% in Usa così come in Europa, mentre il Giappone pesa per il 10% sul suo giro d'affari.

 

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Marzotto e Permira 'salvano' Valentino

Domenica 27 Dicembre 2009 alle 15:34
Redazione di VicenzaPiù    

 

Citigroup cede credito di 730 milioni per 250
Verso la separazione in 3 società di Valentino Fashion Group


Un abito 'rosso' ValentinoLa famiglia Marzotto (Paolo con il 9,5% e la Tidus di Gaetano e dei suoi fratelli con il 12,3%) e i Fondi Permira (75,1%) intervengono nel salvataggio della Valentino Fashion Group ricapitalizzandolo con oltre 250 milioni sottoscritti pro quota.
Questa cifra, di fatto, ha comportato "una significativa riduzione del debito" verso le banche poiché con la stessa il gruppo ha chiuso a sconto un debito di 730 milioni con Citigroup (che nella sua situazione attuale ha preferito chiudere cash, anche se a circa un terzo, la sua posizione creditoria) e ha reso più garantite le restanti linee di credito per un totale di 1,5 miliardi con Mediobanca e Unicredit, di cui 100 milioni aggiuntivi e di tipo revolving per finanziare il gruppo per far fronte alla crisi che ha colpito anche il settore del lusso.
Come ha spiegato l'Ad Stefano Sassi, contemporaneamente alla ricapitalizzazione e alla ristrutturazione del debito, Valentino Fashion Group ha avviato un progetto di suddivisione in 3 società separate per focalizzarsi sulle attività industriali: una per l'alta moda e tutte le linee Valentino, l'attività che più soffre, la seconda relativa alle licenze per le collezioni Marlboro Classic e Missoni, l'ultima per il marchio Hugo Boss, che produce utili consistenti, ma che ha contribuito all'indebitamento in modo consistente all'atto del suo acquisto tramite un'Opa nel 2007.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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