Archivio per tag: Il Giornale di Vicenza

Categorie: Politica, Informazione

Gervasutti:Il male minore non salva nessuno

Domenica 7 Marzo 2010 alle 13:07
Il Giornale di Vicenza     

 

Riportiamo da Il Giornale di Vicenza di oggi l'editoriale del direttore Ario Gervasutti sulla farsa delle liste elettorali

 

di Ario Gervasutti

Ario Gervasutti, Direttore de Il Giornale di VicenzaLa farsa delle liste elettorali è la miglior fotografia possibile della situazione in cui si trova questo Paese. Una piccola vicenda che può rappresentare uno spartiacque, un bivio verso percorsi fino a ieri non immaginabili. E dopo le elezioni, a prescindere dal risultato, nulla sarà come prima.
La maggioranza vede svelati i suoi limiti e le sue magagne. Con un partito - il Pdl - che gode della stragrande maggioranza dei consensi dei cittadini, ma è percorso da guerre tra bande che ritengono di vedere il viale del tramonto per il "padre-fondatore" Berlusconi più vicino di quanto in realtà sia. La resa dei conti non avverrà solo tra il Cavaliere e Fini, ma coinvolgerà l'intera struttura del partito autore del ridicolo pasticcio delle liste. La responsabilità del Pdl non sta tanto nell'incapacità organizzativa di seguire le pur complicate prescrizioni di legge nella presentazione di un simbolo elettorale: questo, al limite, è affar loro. La colpa vera sta nel fatto di avere diffuso tra gli italiani la sensazione che "una soluzione si trova sempre".
È vero, siamo il Paese dell'improvvisazione: ma nulla è più grave di uno Stato che applica le regole a spanne. Perché perde l'autorità di imporre ai cittadini il rispetto rigoroso di qualsiasi regola. Se pagherò in ritardo il bollo dell'auto, pretenderò di non pagare la mora; se viaggerò a 135 all'ora in autostrada, pretenderò di non pagare la multa. E il fatto che lavoro 12 ore al giorno e non ho il tempo di fare la coda all'Aci, o il fatto che l'autostrada è deserta, saranno giustificazioni senz'altro più plausibili di quella del politico romano che ha depositato le liste fuori tempo massimo: «C'avevo fame, so annato a famme un panino». Ma la pessima qualità della fotografia italiana è aggravata dal fatto che dall'altra parte non c'è di meglio. Anzi Sorvolando per carità di Patria sul senso di responsabilità di chi come Di Pietro «chiama alle armi gli italiani» evocando scenari da golpe, è dal Pd che ci si attenderebbe un'azione adeguata. Invece gli appelli di Napolitano per una soluzione politica condivisa sono stati ignorati pur di lucrare un po' di consenso elettorale. Consapevole del fatto che ogni giorno trascorso a bagnomaria ha fatto perdere al centrodestra quasi mezzo punto percentuale di voti, il Pd è stato solo in grado di dire che «le elezioni senza Pdl sarebbero falsate, ma non vogliamo decreti-sanatoria». E la soluzione? Silenzio: meglio solleticare la piazza e impedire che alcuni milioni di persone possano votare il proprio partito.
Silenzio anche sul fatto che le inflessibili Corti d'Appello chiamate a vidimare le liste elettorali in Lombardia hanno, per esempio, bocciato l'autenticazione di una firma del Pdl perché il luogo indicato non era scritto per esteso (Mariano C.se al posto di Mariano Comense) ma hanno chiuso entrambi gli occhi di fronte all'indicazione posta a fianco di una lista del Pd decisamente più vaga (C.M. al posto di Cassano Magnago). Una bella gara tra chi è più scombinato: il centrodestra, il centrosinistra, la magistratura.
E la Lega? In silenzio (compiaciuto) anch'essa fino a quando i problemi erano nel Lazio; pronta a minacciare il ritiro dal voto quando invece il centrosinistra infila (senza che i giudici trovino da eccepire) nella scheda del Piemonte una lista civetta "Cota/PdL" che sta per tale "Nadia Cota e il Patto dei Liberali" di palese disturbo verso il candidato leghista Roberto Cota. Al solito, due pesi e due misure; e ognun per sé, Dio per tutti.
Sia chiaro: il diritto dei cittadini a scegliere il rappresentante politico che più gli aggrada è prioritario rispetto a tutto. E una tornata elettorale senza Pdl nel Lazio o in Lombardia sarebbe stata ridicola oltre che lesiva della democrazia. E forse ha ragione Gianfranco Fini a dire che il decreto-sanatoria è stato «il male minore». Ma resta un male. E da questo male, non si salva nessuno.

 

Ario Gervasutti (Il Giornale di Vicenza, 7 marzo 2010)

Continua a leggere
Categorie: Interviste, Informazione

Replica del dr. Gianni Giglioli sul Caso Aim

Giovedi 4 Marzo 2010 alle 21:30

Sede AimRiguardo al caso giudiziario nato intorno all'acquisto da parte di Aim della piattaforma di Marghera,che faceva capo al geometra Valle, di cui in passato ha più volte parlato anche VicenzaPiù, oggi i media locali (tra cui Il Giornale di Vicenza, clicca qui e il Corriere del Veneto, clicca qui) hanno riferito che, chiuse le indagini preliminari avviate nella primavera 2007 sulla gestione della municipalizzata dai pm Salvarani e Falcone, "potrebbero essere processati - scrive il Giornale di Vicenza - per concorso in truffa aggravata e infedeltà patrimoniale Giuseppe Rossi, ex presidente dell'Aim, il geometra Carlo Valle e il consulente di Aim, Gianni Giglioli".

 

A tale riguardo riceviamo da Gianni Giglioli e pubblichiamo.

Gianni Giglioli (foto Il Giornale di Vicenza)Con riguardo alla notizia diffusa da TVA e da Il Giornale di Vicenza, ritengo doveroso inviarVi copia integrale della mia replica riportata solo parzialmente dai quotidiani (in fondo** riportiamo articolo sulle posizioni di Giglioli riportate da Il Giornale di Vicenza a firma I.T., n.d.r.).
Cordiali saluti.
Dott. Gianni Giglioli


"L'avviso di garanzia ha come prologo la presunzione di un "previo accordo" tra Rossi, Valle, Giglioli al fine di realizzare un medesimo disegno criminoso.

Il vantaggio economico per Giglioli sarebbe derivato da compensi corrisposti da Carlo Valle, attraverso sue società sotto mentite spoglie di un contratto di associazione in partecipazione all'aver un intervento immobiliare in comune di Laveno.

Continua a leggere
Categorie: Informazione, Fisco

Capitali all'estero: 15 vicentini nell'inchiesta

Sabato 27 Febbraio 2010 alle 23:50
Redazione di VicenzaPiù   

 

Soldi all'estero (foto iononcicascopiu.it)Finiscono nel mirino di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, dopo quelli di Vaduz (Liechtenstein), oltre 2.000 contribuenti che, tra il 2007 e il 2008, hanno trasferito all'estero, secondo notizie di stampa nazionali e locali (tra cui l'agenzia Ansa , l'agenzia Adnkronos, Il Giornale di Vicenza), oltre 2 miliardi di euro "passando" la frontiera con almeno mezzo milione in tasca.
Saranno gravi le sanzioni (pecuniarie e/o legali) per chi non potrà in grado di dimostrare la regolarità delle operazioni scoperte. In base alle nuove normative spetta, infatti, al contribuente che ha capitali in un paradiso fiscale (come Liechtenstein, Svizzera, Singapore, le Isole del Canale e Panama) provare che non sono frutto di evasione.

La Maggioranza dei sottoposti ad accertamenti sono residenti in Veneto, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, mentre solo la Val d'Aosta sarebbe ‘esente' dal fenomeno.
E almeno una quindicina di soggetti, alcuni già coinvolti in altre indagini, sarebbero nel vicentino.
L'inchiesta riguarda imprenditori, liberi professionisti e altri soggetti, che hanno trasferito all'estero capitali superiori a mezzo milione di euro ciascuno attraverso intermediari finanziari e senza darne conto nella dichiarazione dei redditi.
Andrà verificato in ogni caso se si tratta solo di omessa indicazione o se ci sono inadempienze o reati più gravi, come appare probabile in più di un caso.

Continua a leggere
Categorie: Informazione, Fisco

Vaduz, fisco procede. Anche su vicentini?

Mercoledi 17 Febbraio 2010 alle 22:30

Redazione di VicenzaPiù   

Agenzia Entrate ha messo sotto osservazione 120 italiani incassando già 30 mln

Chiusa quella giudiziaria per vari motivi, tra cui, soprattutto, la prescrizione, va, invece, avanti l'indagine fiscale sui depositi a Vaduz (Liechtenstein) di contribuenti italiani.
Tra questi c'erano alcuni nomi noti (Amenduni, Chimento, etc.) dell'imprenditoria vicentina (su cui riferirono anche Il Giornale di Vicenza e la nostra testata web) ma non si sa al momento se sono attualmente nel mirino degli ‘investigatori fiscali'.
L'Agenzia delle Entrate ha messo sotto osservazione 120 nomi, ha individuato 170 milioni di evasione e richiesto, tra imposta evasa e sanzioni, 240 milioni di euro.
I versamenti già effettuati ammontano a 30 milioni.
Il bilancio - ha spiegato all'ANSA il 'numero 2' dell'Accertamento dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlando - "è, però, provvisorio".

Continua a leggere
Categorie: Eventi, Teatro

Variati: l'Olimpichetto all'Expo di Shangai

Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 23:03
Comune di Vicenza  

 

Variati oggi a Roma ha messo ufficialmente a disposizione l'Olimpichetto per l'Esposizione Universale di Shanghai

L'Olimpico del PalladioVicenza offre all'Italia l'Olimpichetto** per l'Expo Universale di Shanghai. L'idea, lanciata qualche settimana fa dal Giornale di Vicenza e raccolta con entusiasmo dall'amministrazione comunale, diventa quindi ufficiale.
Il sindaco Achille Variati infatti, accompagnato dal predecessore Enrico Hüllweck, ora responsabile del gabinetto del ministro Sandro Bondi, ha consegnato nelle mani del commissario generale del Governo per l'Esposizione Universale di Shanghai 2010 Beniamino Quintieri la lettera* con la quale Vicenza offre il prestigioso modello per l'allestimento del Padiglione Italia. Il commissario, al quale questa mattina Variati ha presentato personalmente l'iniziativa, si è dichiarato molto interessato e ha assicurato un'attenta valutazione tecnica per verificarne la fattibilità.
"Ho appreso con viva soddisfazione - scrive Variati nella lettera consegnata a Quintieri - che per il Padiglione Italia dell'Expo Universale di Shanghai si è pensato di utilizzare una grande riproduzione fotografica della famosa scena del teatro Olimpico di Vicenza, realizzato nel XVI secolo su progetto di Andrea Palladio". "Vorrei allora segnalare - prosegue il sindaco - la possibilità di rendere ulteriormente vivido e spettacolare l'allestimento del Padiglione italiano, offrendo all'Expo di Shanghai molto di più di un'immagine fotografica dell'Olimpico. Mi riferisco al cosiddetto Olimpichetto, cioè alla riproduzione in scala leggermente ridotta dell'intera scena delle sette vie di Tebe, realizzata nel 1948 allo scopo di rappresentare nel mondo gli spettacoli allestiti per il teatro palladiano."
Assieme alla lettera di disponibilità a riportare "in scena" la riproduzione lignea, Variati e Hüllweck hanno consegnato al commissario una scheda tecnica del modello che, una volta montato, misura 16 metri di base, rispetto ai 18,60 del proscenio originale, e 8 metri di altezza, ed è attualmente imballato in 100 colli che occupano 15 bancali.

*Egregio Dottore
Beniamino Quintieri
Commissario Generale del Governo
per l'Esposizione Universale di Shanghai 2010
Piazzale della Farnesina, 1
00194 Roma

Vicenza, 27 gennaio 2010

ho appreso con viva soddisfazione che per il Padiglione Italia dell'Expo Universale di Shanghai si è pensato di utilizzare una grande riproduzione fotografica della famosa e celebrata "scena" del teatro Olimpico di Vicenza, realizzato nel XVI secolo su progetto di Andrea Palladio.

Vorrei allora segnalare alla Sua gentile attenzione la possibilità di rendere ulteriormente vivido e spettacolare l'allestimento del Padiglione italiano, offrendo all'Expo di Shanghai molto più di un'immagine fotografica dell'Olimpico.

Mi riferisco al cosiddetto "Olimpichetto", cioè alla riproduzione in scala leggermente ridotta dell'intera scena delle sette vie di Tebe, realizzata nel 1948 allo scopo di rappresentare nel mondo gli spettacoli allestiti per il teatro palladiano. In 62 anni di tournée internazionali, l'Olimpichetto si è fatto ammirare sui palcoscenici di città come Parigi, Londra e Houston.

Perfettamente conservato, questo gioiello architettonico è sempre pronto a tornare in scena per eventi di grande richiamo internazionale. Le comunico quindi la piena disponibilità della mia città di offrire all'Expo Universale di Shanghai l'utilizzo dell'Olimpichetto, che potrebbe costituire uno straordinario e scenografico contributo al Padiglione Italia.

Le allego, qualora questa proposta trovasse il suo interesse, una scheda tecnica della struttura.

La città di Vicenza sarebbe onorata di donare a una manifestazione di così grande importanza un meraviglioso biglietto da visita per il suo Paese.

Restando a Sua disposizione per ogni ulteriore approfondimento, La saluto con cordialità.

Achille Variati

 

**OLIMPICHETTO 2010

Precedenti utilizzi

La riproduzione lignea del "frons scenae" del Teatro Olimpico, comunemente detta "Olimpichetto", fu costruita nel 1948 per volontà del comitato dellle rappresentazioni classiche del Teatro Olimpico, con lo scopo di portare in scena a Parigi e a Londra le edizioni dell'Edipo Re di Sofocle rappresentata all'Olimpico fra il 2 e il 5 settembre di quell'anno.
L'Olimpichetto è stato riutilizzato successivamente in altre occasioni per portare all'estero l'opera "Giustino" di Vivaldi a Versailles, poi a Lisbona, a Houston, quindi in Germania e successivamente ancora in Germania e in Spagna fino al 1989.
L'Olimpichetto è stato ulteriormente restaurato dall'Ente La Fenice che in quegli anni collaborava con il Comune di Vicenza per il Festival di Mozart.
L'Olimpichetto è stato successivamente riutilizzato prima dal regista De Bosio per la trilogia di opere mozartiane "Le nozze di Figaro", "Così fan tutte", "Don Giovanni", agli inizi degli anni 90 e quindi nel ‘93 a Cremona per le celebrazioni monteverdiane, infine a Bologna e poi a Savona per le opere mozartiane per la regia di Filippo Crivelli.
Dopo l'ultimo restauro l'impalcatura risulta definitivamente costituita da:

Scheda tecnica

Moduli m. 2 (base) x m. 2 (altezza) x m. 1 (profondità)
Impalcatura montata: m. 16 di base (rispetto ai m. 18,60 del proscenio originale) e m. 8 di altezza, riproducendo in tal modo la "frons scenae" sino a tutta la seconda fila di statue e capitelli e all'iscrizione sopra l'arco centrale.

Il materiale ligneo è sorretto da allestimento in ferro:
32 "cavalle" (m. 2 x 1)
129 "traversine per cavalle"
40 tubi innocenti (da 6 e da 5 metri)
70 morsetti.

Trasporto

A magazzino del Comune il tutto è un insieme di 100 colli.
In occasione dell'ultima uscita dell'Olimpichetto di due anni fa, quando fu chiesto dal Teatro Bellini di Catania per una nuova regia di Crivelli per il "Don Giovanni", i 100 colli sono stati imballati in 15 bancali più grandi e il tutto trasportato in container su un unico autoarticolato.

 

 

 

Continua a leggere
Categorie: Religioni, Eventi, Informazione

Presepe di Magrè: la creatività della natività con animali... impagliati

Domenica 24 Gennaio 2010 alle 14:40

Animali imbalsamati anche nel Presepe di Scurelle in TrentinoMolti di voi avranno visto Seven, il bel film di D. Fincher (USA, 1995), in cui un assassino seriale uccide e ricompone i pezzi dei corpi delle vittime per esibirli in una rappresentazione dei sette peccati capitali. Può darsi che abbiate visto il suo modesto remake, Resurrection (R. Mulcahi, USA, 1999): qui l'assassino mette insieme pezzi di corpi per ricostruire il corpo di Cristo prima della Pasqua. Forse qualcuno avrò visto anche l'ottimo Manhunter (M. Mann, USA, 1986), in cui famiglie intere vengono sterminate e poi i corpi disposti a formare dei ‘teatrini'. Magari qualcuno avrà perfino letto Afrodite (1896), di Pierre Louys, in cui, dopo che la cortigiana Chrysis è stata giustiziata con la cicuta, lo scultore Demetrio ne dispone artisticamente il cadavere per scolpirlo. Li definireste dei ‘creativi', quei tipi? Ne dubito: c'è un limite davanti al quale ogni creatività si arresta, ed è appunto la morte. Tanto più se, a causare quella morte, siete stati voi.

Continua a leggere
Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

Lettera al GdV su collaboratori Gazzettino

Sabato 23 Gennaio 2010 alle 12:21
Giorgio Langella    

 

Riceviamo da Giorgio Langella una lettera ‘aperta' al GdV sulla situazione dei colleghi de Il Gazzettino e la pubblichiamo ringraziandolo per aver evidenziato che VicenzaPiù (soprattutto nella sua testata online) ha dato la richiesta visibilità al problema e associandoci nel chiedere un dibattito sulla libertà di stampa e di informazione

 

Il GazzettinoAl direttore de "Il Giornale di Vicenza"

Vicenza, 22 gennaio 2010

Egregio Direttore,

come Lei certamente sa, lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20 gennaio alcuni collaboratori del Gazzettino di Vicenza hanno scioperato per il diritto ad essere trattati con dignità.
Ma cosa chiedono questi otto lavoratori? Molto poco. Vorrebbero ottenere un trattamento economico dignitoso (oggi stentano a raggiungere compensi di 300-400 euro al mese!) e vedere riconosciuta la propria professionalità. Chiedono di incontrare la dirigenza del loro giornale per dialogare, per capire quale potrà essere il loro futuro.
Sono normali rivendicazioni di normali diritti. Ma, i lavoratori scesi in sciopero, hanno anche chiesto solidarietà e un minimo di visibilità. La solidarietà è stata loro data da esponenti provinciali, regionali e nazionali di diversi partiti politici (dai comunisti alla lega), da sindacati, da qualche giornalista (a titolo personale).

VicenzaPiù n. 179 da oggi in edicolaLa visibilità, invece, è stata loro negata. Nulla è trapelato nei giornali locali che, tranne VicenzaPiù, sono rimasti del tutto indifferenti alla loro giusta protesta.
Di conseguenza, questi lavoratori, sono diventati protagonisti invisibili di uno sciopero invisibile perché nascosto all'opinione pubblica.

Nulla è stato scritto nel Suo giornale (tranne una riga "persa" in un articolo del 20 gennaio 2010 che trattava la nomina del nuovo presidente dell'Associazione vicentina della stampa).

Nulla è stato riportato, nel Suo giornale, delle prese di posizione solidali ai lavoratori del Gazzettino che sono state inviate anche al Suo giornale con la chiara intenzione di dare un minimo di visibilità allo sciopero.

Nulla.

Il Giornale di VicenzaNon ci sembra un modo giusto di fare informazione. Ci sembra, invece, che il silenzio, da parte del Suo giornale e di tutta la stampa vicentina, su questa vicenda sia emblematico di una maniera conformista di fare informazione. Un silenzio che, di fatto, occulta le notizie "scomode"; quelle notizie che evidenzierebbero un malessere diffuso nel mondo del lavoro (dalle fabbriche agli uffici, alle redazioni dei giornali) dovuto alle condizioni di precarietà (disoccupazione crescente, retribuzioni misere, mobilità e cassa integrazione che non garantiscono una vita decente, insicurezza) che i lavoratori vivono e che sta diventando la caratteristica principale della "società del benessere" italiana.
Ci sembra che la libertà di informazione subisca duri colpi non solo quando esiste una palese censura, ma anche quando si tacciono le notizie. Forse il non poter leggere, ormai troppo spesso, notizie sulle condizioni di lavoro che stiamo subendo, ci porta a errori di valutazione, ma, crediamo che sarebbe utile, comunque, approfondire lo stato di salute dell'informazione vicentina e nazionale.
Concludiamo chiedendo a Lei di farsi promotore sulle pagine del Suo giornale di un dibattito pubblico, aperto, libero, schietto e, se necessario, anche duro su una questione che riteniamo fondamentale per la democrazia: la libertà e la trasparenza dell'informazione.

Distinti saluti

Giorgio Langella
Federazione della Sinistra - coordinamento PdCI-PRC
Vicenza

Continua a leggere
Categorie: Informazione, Sindacati

Giulio Antonacci eletto presidente dell'Avs

Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 12:41

Redazione di VicenzaPiù   

In occasione dell'assemblea dei giornalisti convocata per eleggere i delegati all'assemblea regionale del sindacato Fnsi, l'Associazione vicentina della stampa (Avs), emanazione provinciale del sindacato giornalisti, ha rinnovato ieri i suoi vertici eleggendo a suo presidente Giulio Antonacci, l'ex direttore de Il Giornale di Vicenza, sostituito il 22 dicembre da Ario Gervasutti.
Il direttivo è formato dai giornalisti Andrea Libondi, Elisa Santucci, Stefano Girlanda, Alessandra Ortolan, Paola Masera e Gian Maria Maselli, dai Revisori dei conti Marino Smiderle, Gianfranco Candiollo e Luigi Centomo e dai Probiviri Tiziano Bullato (presidente uscente dell'Avs), Marco Sessa e Gilberto Padovan.

L'assemblea sindacale ha avuto come ospite il segretario veneto del sindacato giornalisti Daniele Carlon e ha espresso solidarietà ai collaboratori vicentini del quotidiano "Il Gazzettino", in sciopero in questi giorni per i compensi ridottissimi a causa delle ristrutturazioni in corso, che hanno visto chiudere anche la redazione cittadina.

Continua a leggere
Categorie: Politica, Informazione

Variati ha ricevuto Gervasutti (GdV)

Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 17:43

Comune di Vicenza

Il sindaco riceve a Palazzo Trissino il nuovo direttore del Giornale di Vicenza, Ario Gervasutti

Ario Gervasutti con il sindaco VariatiArio Gervasutti, nuovo direttore del Giornale di Vicenza, è stato ricevuto questa mattina dal sindaco di Vicenza Achille Variati a Palazzo Trissino.

Si è trattato di un incontro in occasione del quale il sindaco ha avuto modo di approfondire la conoscenza con il giornalista che è stato chiamato a dirigere la testata vicentina. Variati ha augurato a Gervasutti un buon lavoro al timone di un organo di informazione particolarmente radicato nel territorio locale.

 

Continua a leggere
Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

C'è chi fa festa e chi ti fa la festa

Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 17:21

Premessa (lunga) dell'editore

VicenzaPiù n. 176Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.

Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.

Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.

Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.

Continua a leggere
<| |>





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network