Presepe di Magrè: la creatività della natività con animali... impagliati
Domenica 24 Gennaio 2010 alle 14:40 | 1 commenti
Molti di voi avranno visto Seven, il bel film di D. Fincher (USA, 1995), in cui un assassino seriale uccide e ricompone i pezzi dei corpi delle vittime per esibirli in una rappresentazione dei sette peccati capitali. Può darsi che abbiate visto il suo modesto remake, Resurrection (R. Mulcahi, USA, 1999): qui l'assassino mette insieme pezzi di corpi per ricostruire il corpo di Cristo prima della Pasqua. Forse qualcuno avrò visto anche l'ottimo Manhunter (M. Mann, USA, 1986), in cui famiglie intere vengono sterminate e poi i corpi disposti a formare dei ‘teatrini'. Magari qualcuno avrà perfino letto Afrodite (1896), di Pierre Louys, in cui, dopo che la cortigiana Chrysis è stata giustiziata con la cicuta, lo scultore Demetrio ne dispone artisticamente il cadavere per scolpirlo. Li definireste dei ‘creativi', quei tipi? Ne dubito: c'è un limite davanti al quale ogni creatività si arresta, ed è appunto la morte. Tanto più se, a causare quella morte, siete stati voi.
Così non la pensa invece, S.D.C., che sul GdV del 20/1/10, definisce "creativi" i cacciatori della Federcaccia di Magrè, i quali, in occasione del ‘Santo' Natale hanno pensato bene di allestire un Presepe utilizzando animali impagliati.
È ragionevole pensare, prima di tutto, che quegli animali non siano andati a farsi impagliare da soli, perché stanchi di vivere, ma siano stati tirati giù dalle spese da qualche fucilata dei suddetti cacciatori.
Come si possa dunque, dopo averli ammazzati, esibirli come ‘arredamento', e oltretutto in un Presepe - struttura di per sé dedicata all'amore per tutti gli esseri senzienti, compresi gli animali (due dei quali scaldano col loro fiato Gesù) - è cosa che davvero trascende i limiti della comprensione. Sarà il Mistero del Natale. Altro mistero è, appunto, come si possa considerare ciò un gesto di "creatività " e non, ad essere gentili, un atto di spaventoso cattivo gusto.
Non solo. L'articolo ci riferisce che i "tanti bambini l'hanno osservato con occhi curiosi ed affascinati". Commovente, tanto che vien da chiedersi a questo punto se gli stessi bambini sarebbero stati altrettanto affascinati vedendo gli stessi animali scorazzare vivi ed arzilli in qualche riserva.
Probabilmente no, sembra pensare Aldo Tabucco, Presidente della Federcaccia di Magrè, che riferisce orgoglioso dell'evento e ci informa che "la Sezione ha già programmato di crearne uno più grande ed articolato per il prossimo Natale".
Dunque, attenti se quest'estate andrete a fare qualche passeggiata nei boschi dalle parti di Magrè: non vorrei mai che al Natale prossimo vi ritrovaste nel Presepe impagliati anche voi, vestiti da pastori.
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