Le pensioni saranno più basse di quanto si aspettano per sei lavoratori su dieci
Sabato 19 Marzo 2016 alle 15:58 
				
			
			
			Boeri, lei insiste sulla necessità di correggere con urgenza la riforma Fornero, per consentire ai lavoratori di andare in pensione qualche anno prima, sia pure con un assegno più basso. Perché?
«Se il governo ha intenzione di introdurre la flessibilità in uscita, vale la pena di farlo adesso - risponde il presidente dell'Inps, Tito Boeri -. Il brusco innalzamento dei requisiti stabilito con la legge Fornero ha bloccato nelle imprese una parte dei lavoratori che altrimenti sarebbero andati in pensione. Questo blocco ha avuto un effetto molto forte sulle assunzioni dei giovani. Lo abbiamo verificato controllando due campioni di imprese, il primo con lavoratori bloccati dalla riforma e il secondo no. Nel primo non c'era spazio per assumere. Si spiega anche così il tasso di disoccupazione giovanile del 40%» (leggi qui in Rassegna Stampa il resto dell'articolo)
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Sabato 19 Marzo 2016 alle 15:45 
				
			
			
			Boeri, lei insiste sulla necessità di correggere con urgenza la riforma Fornero, per consentire ai lavoratori di andare in pensione qualche anno prima, sia pure con un assegno più basso. Perché?
«Se il governo ha intenzione di introdurre la flessibilità in uscita, vale la pena di farlo adesso - risponde il presidente dell'Inps, Tito Boeri -. Il brusco innalzamento dei requisiti stabilito con la legge Fornero ha bloccato nelle imprese una parte dei lavoratori che altrimenti sarebbero andati in pensione. Questo blocco ha avuto un effetto molto forte sulle assunzioni dei giovani. Lo abbiamo verificato controllando due campioni di imprese, il primo con lavoratori bloccati dalla riforma e il secondo no. Nel primo non c'era spazio per assumere. Si spiega anche così il tasso di disoccupazione giovanile del 40%».
Continua a leggereBPVi, la trasformazione in Spa fa schizzare le obbligazioni a 87 centesimi
Martedi 8 Marzo 2016 alle 12:16 
				
			
			
			Vi proponiamo un estratto dell'articolo apparso su Corriere Economia a firma di Stefano Righi, autore del libro inchiesta "Il grande imbroglio" (delle banche, ndr) di recente apparso nelle librerie.
La decisione dei 117 mila soci della Banca Popolare di Vicenza, che sabato scorso hanno votato la trasformazione in società per azioni, l’aumento di capitale da 1,763 miliardi di euro e la contemporanea quotazione in Borsa, ha avuto ieri la piena approvazione dei mercati. Se il titolo della banca guidata da Francesco Iorio non è (ancora) quotato a Piazza Affari, lo sono invece alcune obbligazioni emesse dalla banca vicentina. In particolare alcune emissioni subordinate, che le regole europee avvicinano molto alle azioni, specie nel caso del temutissimo bail-in.
Continua a leggereAllarme Inps in Italia per i contributi evasi e per il patrimonio immobiliare abbandonato. Su VicenzaPiù l'inchiesta su viale Mazzini e...
Domenica 21 Febbraio 2016 alle 11:33 Chiarezza sulla montagna di crediti non riscossi e sul patrimonio immobiliare (di cui VicenzaPiù ha denunciato a luglio 2015 l'abbandono di quelli vicentini, soprattutto quelli nella foto in Viale Mazzini, ndr). La chiede il collegio dei sindaci dell'Inps nella relazione che accompagna il bilancio di previsione 2016 recentemente approvato dal Civ,il consiglio di indirizzo e vigilanza.
				
			
			
			Chiarezza sulla montagna di crediti non riscossi e sul patrimonio immobiliare (di cui VicenzaPiù ha denunciato a luglio 2015 l'abbandono di quelli vicentini, soprattutto quelli nella foto in Viale Mazzini, ndr). La chiede il collegio dei sindaci dell'Inps nella relazione che accompagna il bilancio di previsione 2016 recentemente approvato dal Civ,il consiglio di indirizzo e vigilanza.L'Inps scrive in bilancio ben 110 miliardi di residui attivi (al netto del fondo di svalutazione), 104 dei quali per crediti accertati ma non riscossi. Erano 95 miliardi nel 2015. In realtà , solo una piccola parte dell'evasione accumulatasi negli anni potrà essere recuperata: molti crediti sono vecchi e nel frattempo le aziende sono cessate.
Continua a leggereIn house: un sistema fuori mercato e alla base anche della crisi delle Popolari Venete
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 12:01 di Gigi Copiello, Da Il Corriere della Sera
				
			
			
			di Gigi Copiello, Da Il Corriere della SeraSi scrive «in house», si legge «in casa». Casa nostra. E' il manifesto del Veneto. Mai scritto ma sempre praticato. Contro il mercato. Sul trasporto ferroviario la giunta regionale rinnova l'affidamento diretto a Trenitalia per altri otto anni. Il governatore Luca Zaia aveva giurato che sarebbe stata gara. Invece no. C'è un'attenuante - l'oggettiva difficoltà , per un qualsiasi competitor, di poter concorrere con Trenitalia - ma è finita così. Monopolio. E questo vale per tutto il trasporto veneto: assieme al ferro, è «in house» tutto il trasporto pubblico su gomma, ma pure le concessioni autostradali. Poi c'è tutto il mondo delle municipalizzate che resiste ai governi di Roma o Bruxelles, quando questi chiedono apertura al mercato. E ancora c'è il gran mondo delle grandi (e meno grandi) opere pubbliche: o c'è una «legge speciale» come per il Mose oppure ci son gare già vinte in partenza. Continua a leggere
Uno spettro si aggira a Nordest: la successione in azienda tra i temi del Festival Città Impresa
Domenica 22 Marzo 2015 alle 10:54 L'hanno evocato il primo giorno. Gli danno forma il secondo. Il fantasma che tutti vorrebbero esorcizzare, in terra d'imprenditoria nordestina, va sotto la voce «ricambio generazionale». Nelle aziende in cui si aggira - tante, grandi o piccole non fa differenza - hanno spesso paura anche solo a nominarlo: equivale a riconoscere che quel che si è costruito in una vita è orfano di eredi «coinvolti» quando va bene, non adeguati quando va male.			
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			L'hanno evocato il primo giorno. Gli danno forma il secondo. Il fantasma che tutti vorrebbero esorcizzare, in terra d'imprenditoria nordestina, va sotto la voce «ricambio generazionale». Nelle aziende in cui si aggira - tante, grandi o piccole non fa differenza - hanno spesso paura anche solo a nominarlo: equivale a riconoscere che quel che si è costruito in una vita è orfano di eredi «coinvolti» quando va bene, non adeguati quando va male.			
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			Moretti "donna con le palle": lo dice Pietro Marzotto e gioisce il PD nato dal popolo
Domenica 15 Marzo 2015 alle 23:16 «La Moretti è una donna con le palle, come Debora Serracchiani, e questo sarà molto importante nella campagna elettorale. Così come è importante, almeno per me, il fatto stesso che sia una donna. Abbiamo molto bisogno delle donne», così disse "Zaratustra" Pietro Marzotto a Il Corriere della Sera nell'articolo pubblicato oggi e che abbiamo riportato nella nostra rassegna stampa vista l'importanza storica e sociologica dell'endorsement per la candidata governatrice del Veneto, Alessandra Moretti.			
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			«La Moretti è una donna con le palle, come Debora Serracchiani, e questo sarà molto importante nella campagna elettorale. Così come è importante, almeno per me, il fatto stesso che sia una donna. Abbiamo molto bisogno delle donne», così disse "Zaratustra" Pietro Marzotto a Il Corriere della Sera nell'articolo pubblicato oggi e che abbiamo riportato nella nostra rassegna stampa vista l'importanza storica e sociologica dell'endorsement per la candidata governatrice del Veneto, Alessandra Moretti.			
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			Pietro Marzotto: bene per Moretti, Zaia perde senza Tosi
Domenica 15 Marzo 2015 alle 13:58 «Se sono contento che Flavio Tosi si sia candidato contro Luca Zaia? Altroché. Perché spero che stavolta non vinca la Lega». Pietro Marzotto è stato per molti anni il presidente del gruppo di famiglia, oltre che il vicepresidente di Confindustria. Non si può certo dire che sia vicino al centrodestra: a suo tempo, dato che la Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro non aveva espulso Silvio Berlusconi, si era autosospeso lui.

			
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			«Se sono contento che Flavio Tosi si sia candidato contro Luca Zaia? Altroché. Perché spero che stavolta non vinca la Lega». Pietro Marzotto è stato per molti anni il presidente del gruppo di famiglia, oltre che il vicepresidente di Confindustria. Non si può certo dire che sia vicino al centrodestra: a suo tempo, dato che la Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro non aveva espulso Silvio Berlusconi, si era autosospeso lui.

			
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			Vicenza, per il tunnel TAV/TAC è battaglia
Giovedi 8 Gennaio 2015 alle 09:30 di Francesca Basso*
				
			
			
			di Francesca Basso*«La Tav la puoi subire o la puoi pilotare» dice il sindaco di Vicenza Achille Variati (centrosinistra): «Da noi il progetto non è stato calato dall'alto. Con la Regione, le associazioni di categoria e le realtà del territorio - spiega - abbiamo presentato a Roma un nostro piano che permetterà a Vicenza di essere collegata al sistema ferroviario europeo dell'alta velocità e insieme di sviluppare il trasporto regionale».
Continua a leggereMezzogiorno di stress per le banche: BPVi si salva con 253 mln di bond convertiti in azioni
Domenica 26 Ottobre 2014 alle 12:00 «Mezzogiorno di fuoco per le banche in crisi. Oggi i verdetti della Bce Eurolandia col fiato sospeso», è così che titola La Repubblica con frasi diverse ma di uguale sostanza rispetto a quelle ad esempio de Il Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore e degli altri giornali nazionali. Per quanto riguarda la Banca Popolare di Vicenza, che insieme agli altri due Istituti veneti sotto "stress test" della Bce, il "veronese" Banco Popolare e la "montebellunese" Veneto Banca, Carlotta Scozzari sul quotidiano che fu di Scalfari anticipa quella che sarebbe la sua "sorte".			
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			«Mezzogiorno di fuoco per le banche in crisi. Oggi i verdetti della Bce Eurolandia col fiato sospeso», è così che titola La Repubblica con frasi diverse ma di uguale sostanza rispetto a quelle ad esempio de Il Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore e degli altri giornali nazionali. Per quanto riguarda la Banca Popolare di Vicenza, che insieme agli altri due Istituti veneti sotto "stress test" della Bce, il "veronese" Banco Popolare e la "montebellunese" Veneto Banca, Carlotta Scozzari sul quotidiano che fu di Scalfari anticipa quella che sarebbe la sua "sorte".			
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