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BPVi, la trasformazione in Spa fa schizzare le obbligazioni a 87 centesimi

Di Rassegna Stampa Martedi 8 Marzo 2016 alle 12:16 | 0 commenti

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Vi proponiamo un estratto dell'articolo apparso su Corriere Economia a firma di Stefano Righi, autore del libro inchiesta "Il grande imbroglio" (delle banche, ndr) di recente apparso nelle librerie.

La decisione dei 117 mila soci della Banca Popolare di Vicenza, che sabato scorso hanno votato la trasformazione in società per azioni, l’aumento di capitale da 1,763 miliardi di euro e la contemporanea quotazione in Borsa, ha avuto ieri la piena approvazione dei mercati. Se il titolo della banca guidata da Francesco Iorio non è (ancora) quotato a Piazza Affari, lo sono invece alcune obbligazioni emesse dalla banca vicentina. In particolare alcune emissioni subordinate, che le regole europee avvicinano molto alle azioni, specie nel caso del temutissimo bail-in.

Bene, il mercato ha subito premiato i bond-holder, con un forte aumento del prezzo dei titoli. Su tutte è il caso di citare l’emissione subordinata al 4,6% di rendimento con scadenza 15 dicembre 2017. Il titolo, nelle settimane precedenti l’assemblea, quindi nel massimo della incertezza, è stato fortemente penalizzato e più volte sospeso per eccesso di ribasso, arrivando ad essere scambiato attorno ai 70 centesimi del valore nominale il 21 febbraio scorso. Ieri, la svolta. Fatta chiarezza sul futuro della ex popolare, l’obbligazione della Popolare di Vicenza è schizzata in alto, guadagnando anche l’11% a 87 centesimi, prima di venir sospesa per eccesso di rialzo e di concludere la giornata con ampi guadagni. Il mercato, insomma, premia la svolta e vede nel percorso della Popolare di Vicenza, per quanto macchiato da gravi perdite in conto capitale e su cui grava l’indagine della magistratura, una possibile via di uscita per i 117 mila soci coinvolti.
Di Stefano Righi, da Corriere della Sera.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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