Pietro Marzotto: bene per Moretti, Zaia perde senza Tosi
Domenica 15 Marzo 2015 alle 13:58 | 1 commenti
«Se sono contento che Flavio Tosi si sia candidato contro Luca Zaia? Altroché. Perché spero che stavolta non vinca la Lega». Pietro Marzotto è stato per molti anni il presidente del gruppo di famiglia, oltre che il vicepresidente di Confindustria. Non si può certo dire che sia vicino al centrodestra: a suo tempo, dato che la Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro non aveva espulso Silvio Berlusconi, si era autosospeso lui.


Perché spera che la Lega non vinca?

 «Personalmente, a me la Lega non ha mai entusiasmato. Nemmeno quando era la Liga veneta di Rocchetta, federalista e non indipendentista come è stata più tardi. Ma in generale, spero in un cambiamento».

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Luca Zaia non è un amministratore e un presidente che si è fatto apprezzare?

 «Zaia è uno bravo. Un buon comunicatore, fino a qui lontano in modo apprezzabile da certi eccessi. Non troppo lanciato su certi temi che tanto piacciono alla Lega. Però, fatti i conti, non mi pare che in questi anni in Veneto si sia poi fatto molto».


Anche Tosi è un apprezzato amministratore. Lei, tra i due, non ha preferenze?


«Ma no... È vero, mi dicono che anche Tosi a Verona abbia fatto bene, soprattutto nel suo primo mandato. Anche se io, su questo, non posso esprimere un giudizio».


Che effetto le fa la svolta «nazionale» di Salvini?


«Penso che Salvini abbia fatto la mossa giusta. La Lega fa benissimo a cercare di diventare un partito italiano e non soltanto del Nord. Del resto, sarebbe stato molto difficile per loro continuare a fare il sindacato soltanto di alcuni territori. Però, mi pare anche che Salvini si sia spinto troppo a destra. Si è messo sulla strada di un populismo che non è mai appartenuto, almeno in questi termini, alla Lega di Umberto Bossi».


Ma ritiene che la Lega di Salvini e Zaia continuerà a piacere ai veneti?


«Il Veneto è di destra. I suoi elettori sono di destra. Esiste in loro un profondo senso di conservazione che, in molti casi, non vuole capire la necessità del cambiamento. Detto questo, il clima è molto diverso da quello del passato. Per dire: Berlusconi ha deluso e credo che perderà tantissimi voti».


Però, la Lega appare in grande crescita. Questo non basterà a compensare?


«È vero, la Lega è in rimonta. Per questo, dal mio punto di vista, il fatto di Tosi che sfida Zaia è un avvenimento importante per ridistribuire i voti».


Ma secondo lei finirà con il dare la vittoria alla sfidante del Pd, Alessandra Moretti?


«La Moretti è una donna con le palle, come Debora Serracchiani, e questo sarà molto importante nella campagna elettorale. Così come è importante, almeno per me, il fatto stesso che sia una donna. Abbiamo molto bisogno delle donne».
di M.Cre., da Il Corriere della Sera
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