Archivio per tag: Il Corriere della Sera

Categorie: Banche

Nel fondo Atlante, "salvatore" di BPVi, non solo istituzioni italiane, ma anche la tedesca Allianz

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 07:53
ArticleImage Guardate la tabella in pagina, perché aiuta a capire cosa c’è e cosa manca. Riporta l’elenco dei 67 soggetti che hanno contribuito in Atlante, il fondo salva-banche da 4.249 milioni di euro. La lista spazia dagli 845 milioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit, al singolo milione versato dalla Popolare di Cividale o dalla Cassa di Ravenna. Nel complesso sono impegnate 67 istituzioni, eppure ne spicca una diversa dalle altre: Allianz. Ciò che rende unico questo assicuratore, più del suo contributo da 50 milioni, è il suo passaporto. Non è italiano. Non c’è un altro marchio estero in Atlante (al netto dei contributi di Generali attraverso le sue controllate europee), né è stato spiegato perché il gruppo tedesco resti il solo.

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Iorio, ottimista per il futuro di BPVi, vuole distanziare il suo operato da gestione Zonin e dice: "dovrebbe dimettersi da presidenza della Fondazione Roi"

Sabato 23 Aprile 2016 alle 09:26
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«Gianni Zonin? Dovrebbe dimettersi dalla presidenza della Fondazione Roi». Francesco Iorio non esita nel rispondere alla domanda sul grande e discusso azionista della Popolare di Vicenza, che è ancora guidata dall’ex numero uno della banca. Il tentativo dell’amministratore delegato del gruppo veneto, che ieri ha presentato il progetto di quotazione, attesa per il 3 maggio, è chiaro: vuole smarcare l’operato del suo management team dalla precedente gestione, operazione che fin qui non è riuscita al presidente Stefano Dolcetta, ieri assente.

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BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro

Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:45
ArticleImage Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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Categorie: Banche

BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro

Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:42
ArticleImage Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca.

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BPVi, se le azioni valessero 0,1 euro la banca avrebbe un capitale inferiore agli stipendi dei consiglieri

Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 09:33
ArticleImage Alla fine tutti i nodi arrivano «alla forchetta». I nodi di un recentissimo passato che pompava il valore delle azioni e il patrimonio. La «forchetta» che oggi invece mette i 119mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza di fronte alla desolante realtà di un’azienda che rischia di valere meno degli stipendi del suo vertice. Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015.

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Dopo vent'anni di vita spericolata BPVi e Veneto Banca lasciano un buco di 20 miliardi. E la soluzione è milanese con Fondo Atlante a diventare il riferimento per Vicenza

Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
ArticleImage "Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità, che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.

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BPVi e Veneto Banca: su Report una storia di azioni gonfiate e fiducia tradita

Domenica 10 Aprile 2016 alle 12:46
ArticleImage La crisi delle banche, culminata con il crac di Banca Marche, CariChieti, CariFerrara e Banca Etruria, travolge anche Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Eppure questi istituti sono sotto la lente d’ingrandimento di Bankitalia dal 2001 e finiscono commissariati. Il bubbone esplode nel 2014 quando gli ispettori inviati dalla Banca centrale europea (Bce) scoprono «un grande problema di crediti deteriorati». Ma come è avvenuto questo disastro sulla pelle dei risparmiatori lo ricostruisce la puntata di stasera di Report di Milena Gabanelli (in onda alle 21.45 su Rai3).

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Un pacco... bomba a VicenzaPiù? No, solo un regalo "sfottò" di Stefano Righi al direttore

Venerdi 8 Aprile 2016 alle 16:12
ArticleImage In occasione di Festival Città Impresa Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera esperto di economia e autore de "Il grande imbroglio", presentato il 5 aprile ai chiostri di Santa Corona, era a Vicenza anche in qualità di relatore per un incontro incentrato sul tema banche di credito cooperativo. Dopo i suoi impegni ufficiali Righi è passato in redazione per un saluto ai collaboratori di VicenzaPiù. Il direttore, Giovanni Coviello, si è, quindi, offerto di accompagnarlo a Padova, dove il collega, di origini proprio padovane e con moglie vicentina, avrebbe pernottato prima di tornare l'indomani a Vicenza per altri impegni lavorativi.

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Aumento capitale BPVi: in Borsa varrebbe 1,3 miliardi, meno dell'aumento stesso

Giovedi 7 Aprile 2016 alle 09:36
ArticleImage È in dirittura d’arrivo l’aumento di capitale da 1,5 miliardi della Popolare di Vicenza, nonostante le condizioni di mercato non facili in particolare per le banche. Unicredit, unico garante dell’operazione, avrebbe infine sciolto le riserve sul collocamento. Tecnicamente ciò è avvenuto con l’estensione della garanzia sull’inoptato dal 30 aprile a metà maggio. Il 18 aprile dovrebbe esserci l’avvio del collocamento, una volta ottenuto l’ok Consob al prospetto, con la quotazione il 3 maggio.

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"Il Grande Imbroglio", la Banca Popolare di Vicenza al centro del dibattito sulle banche a Santa Corona. Righi "bastona" sul caso BPVi

Martedi 5 Aprile 2016 alle 20:00
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Ai Chiostri di S. Corona martedì 5 aprile alle ore 18 il giornalista Stefano Righi de Il Corriere della Sera ha presentato il suo libro “Il Grande Imbroglio-Come le banche si prendono i nostri risparmi”. Un'analisi, discussione e approfondimento sulle vicende delle banche popolari venete e in particolare la Banca Popolare di Vicenza, tra fatti del passato ed eventi recenti. Ne hanno parlato l'autore insieme al direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello e l’ex magistrato di Cassazione avv. Tonino De Silvestri per un dibattito sul sistema bancario italiano. 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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