Rassegna stampa | Categorie: Banche

BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro

Di Rassegna Stampa Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:42 | 0 commenti

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Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca.

Inoltre, otto dei 18 membri del cda «fanno parte del suddetto organo sociale da data anteriore al 2014 e metà dei consiglieri di amministrazione in carica alla data del prospetto sono tra i destinatari dei rilievi formulati dalle Autorità».
Poi, ci sono le richieste giudiziali che ammontano a circa 650 milioni di euro. I reclami dalla clientela sono «4.572, per un petitum complessivo di circa 1.004,56 milioni», a cui si aggiungono reclami del Fisco e dell’Antitrust.
Una situazione pesante, con il 15% di Cattolica assicurazioni in pegno, cui si affiancano i riscontri del mercato: nei primi mesi dell’anno i risultati sono al di sotto degli obiettivi. Il collocamento dei titoli della ex popolare è così diventato un’operazione di salvataggio sistemico. È il fondo Atlante — che ha chiesto l’esenzione dall’obbligo di Opa — il garante di ultima istanza, dopo che Unicredit si è sfilato dagli impegni di ottobre, rimanendo coordinatore dell’offerta globale e joint bookrunner istituzionale con Bnp Paribas, Deutsche Bank Ag, Jp Morgan e Mediobanca. Finiranno sul mercato 15 miliardi di azioni da 10 centesimi, che annacqueranno la struttura proprietaria. Un’azione necessaria per marcare una discontinuità con la gestione Zonin-Sorato, che il board guidato da Stefano Dolcetta non è a evidenziare.
L’amministratore delegato Francesco Iorio si trova così ad arginare una situazione delicata, ed è costretto ad ammettere, come risulta dal prospetto, che non vi sono certezze circa la realizzabilità del piano industriale 2015-2020.
Di Stefano Righi, da Il Corriere della Sera


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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