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"Il Grande Imbroglio", la Banca Popolare di Vicenza al centro del dibattito sulle banche a Santa Corona. Righi "bastona" sul caso BPVi

Di Edoardo Andrein Martedi 5 Aprile 2016 alle 20:00 | 0 commenti

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Ai Chiostri di S. Corona martedì 5 aprile alle ore 18 il giornalista Stefano Righi de Il Corriere della Sera ha presentato il suo libro “Il Grande Imbroglio-Come le banche si prendono i nostri risparmi”. Un'analisi, discussione e approfondimento sulle vicende delle banche popolari venete e in particolare la Banca Popolare di Vicenza, tra fatti del passato ed eventi recenti. Ne hanno parlato l'autore insieme al direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello e l’ex magistrato di Cassazione avv. Tonino De Silvestri per un dibattito sul sistema bancario italiano. 

"Non è facile la situazione che si è abbattuta - esordisce Righi - è una ferita aperta, morale, non è più un problema economico, è diventato un problema sociale. Il grande imbroglio è composto da tanti piccoli brogli, come il conflitto d'interessi: perchè una banca vende prodotti propri? Io voglio il miglior servizio al prezzo più basso. L'impiegato della banca che non sapeva è la giustificazione usata anche dai vecchi componenti del cda che dicono di aver perso molti soldi, ma se non ti accorgi sei inadeguato".
Quindi Righi prova a dare una spiegazione del sistema che si è creato a Vicenza: 
"C'era un rapporto di fiducia, ma c'è ignoranza, la ricchezza economica si scontra con una conoscenza finanziaria inadeguata di saper come fare i soldi, una grande capacità economica ma pessima capacità finanziaria, tanti non sanno la differenza tra un assegno bancario e circolare. Si è verificato uno schema in stile catena di Sant'Antonio, è circolata la voce che si guadagnava con la banca della propria città... ma territorio è la parola magica per fregatura". 
Poi riferendosi al titolo del suo libro Righi spiega che: 
"I grandi imbrogli sono due: da una parte le obbligazioni subordinate, ma se la banca va per aria, i primi a pagare sono gli azionisti e poi gli obbligazionisti subordinati. Il secondo è tipicamente veneto, il valore delle azioni delle popolari: i 62,50 euro dell'agosto 2014 sono stati calcolati da un esperto pagato dalla banca... Il prezzo invece dovrebbe essere determinato dalla domanda e dall'offerta e non è mai successo con le azioni della BPVi". 
E infine un'osservazione sul sistema bancario nazionale: 
"Il primo richiamo della Consob che ci fosse qualcosa di poco chiaro è arrivato nel 2001, c'erano già persone e media che segnalavano questi fatti. La BPVi poco tempo fa voleva comprare Banca Etruria, un'operazione che non è andata a buon fine ma che con la quotazione in borsa avrebbe permesso di salvare entrambe con una situazione migliore di adesso probabilmente".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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