Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà , male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).
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Categorie: Banche
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13
A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità ?
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Sabato 12 Marzo 2016 alle 13:19
Ci fa piacere proporvi, nella nostra rassegna stampa pressochè quotidiana, l'articolo sulla prossima elezione del presidente di Confindustria Vicenza scritto dal collega Federico Nicoletti sul Corriere del Veneto che, titolandolo "Confindustria Vicenza, il caso Bpvi agita l'elezione del presidente", fa sue, aggiungendovi il suo contributo sulla lettera di alcuni industriali vicentini a Confindustria nazionale e non trattando il "dettaglio" sulle possibili ricadute politiche locali, le considerazioni del nostro direttore che erano titolate mercoledì scorso così: "Dopo il flop mangiasoldi di BPVi e delle 3 Z, per Confindustria Vicenza compromesso su Caron e Vescovi? Si profila un... Variati ter".
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Giovedi 10 Marzo 2016 alle 09:16
Oggi ultima giornata di consultazioni per i tre saggi, Adolfo Guzzini, Giorgio Marsiaj e Luca Moschini, in vista del rinnovo della presidenza di Confindustria. I tre saranno di nuovo in Assolombarda a Milano, prima per sentire la base imprenditoriale, poi, nel pomeriggio, alla fine dei colloqui, si vedranno con i candidati, in ordine alfabetico Vincenzo Boccia, Marco Bonometti, Aurelio Regina e Alberto Vacchi, per esaminare l'esito delle consultazioni (
nella foto da sinistra: Boccia, Bonometti, l'economista e direttore della Fondazione Nord Est Micelli, Regina e Vacchi, ndr).
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Mercoledi 9 Marzo 2016 alle 23:50
La clessidra è un orologio a sabbia (ma originariamente anche ad acqua) la cui forma caratteristica è quella di "
due ampolle (con sezione verticale a 8) comunicanti fra loro mediante un sottile orifizio attraverso cui fluisce la sabbia o l’acqua". All'inizio della misurazione del tempo l'ampolla superiore è piena di sabbia. Il pieno da sempre è simbolo di ricchezza e il vuoto di povertà . L'ampolla piena la immagino raccogliere la felice serenità della gente che lavora, risparmia e cresce leggendo e informandosi da tante fonti. Ci vuole tempo perchè l'ampolla si riempia ma appena riempita qualcuno si preoccupa ciclicamente e storicamente di svuotarla.
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Mercoledi 9 Marzo 2016 alle 00:41
Siamo stati tra i primi, se non i primi, a fare il nome di Diego Caron come candidato alternativo a Luciano Vescovi come nuovo presidente di Confindustria Vicenza al posto dello "scaduto" Giuseppe Zigliotto, già fuori dal Cda della Banca Popolare di Vicenza, ruolo che ricopriva dal 2003 con così grande "eticità " da essere oggi indagato insieme al suo mentore Gianni Zonin, lui che non ammise la nostra società editrice, Media Choice, all'iscrizione alla sua associazione per essere così poco rispettosa del codice etico di Confindustria Vicenza da avere l'impudenza di condannare le malefatte (di alcuni) degli imprenditori di Vicenza (e dei politici loro sodali).
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Martedi 8 Marzo 2016 alle 16:40
L'8 marzo ricorre la Festa della Donna, che più che come festa sarebbe giusto ricordare come la Giornata internazionale della donna per "
ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo" (
cfr Wikipedia). Una ricorrenza femminile, quindi, dedicata alle donne e occasione di confronti e riflessioni non solo sull'importanza della donna nella vita domestica e in quella di ogni giorno, ma in altri ambiti dove spesso è dimenticata e sottovalutata.
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Domenica 6 Marzo 2016 alle 22:58
La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "
battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron
.
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Domenica 6 Marzo 2016 alle 17:14
Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr),
l'avevamo segnalato ieri, subito, in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "
Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il
Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "
una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".
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Categorie: Banche
Giovedi 3 Marzo 2016 alle 23:23
Non è realistico ma pensate se nessuno andasse all'assemblea della Banca (im)Popolare di Vicenza... visto che la decisione è tra l'eutanasia e il suicidio. Perchè 118.000 soci, impoveriti dalle decisioni e dagli interessi di chi è uscito dai vertici della BPVi incassando spesso anche buonuscite milionarie, dovrebbero scaricare su se stessi la responsabilità di accettare un crollo da 62,50 euro a un euro o giù di lì? Non merita che altri si assumano questo peso per chi, con stipendi in crescita rispetto al 2014, ha proposto questo e solo questo.
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