BPVi, al Festival della Politica il mea culpa di Achille Variati: "me ne sto facendo una colpa". Ma condanna l'ex presidente Gianni Zonin per incapacità e non per "dolo". Lo denunci per i danni subiti dal Comune!
Sabato 10 Settembre 2016 alle 22:40
Chi firma i bilanci della BPVi di Gianni Mion? Il dirigente che firmava quelli di Gianni Zonin e ora è indagato: Massimiliano Pellegrini. Consoli può inquinare le prove e Zonin no?
Sabato 10 Settembre 2016 alle 16:38
Tra i tanti episodi che attraversano la storia recente e, purtroppo, attuale della Banca Popolare di Vicenza, c'è né un altro che, a nostra memoria, nessun organo di informazione ha segnalato. Ci riferiamo alla figura del Dirigente Preposto che, nonostante il reato (uno dei tanti) che la Procura della Repubblica di Vicenza ha in esame (tra cui le false scritture contabili, come potete rivedere nell'intervista video esclusiiva al Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri che questa redazione ha pubblicato alcuni mesi fa) è lo stesso Dirigente che ha firmato i bilanci della Bpvi dell'era di Gianni Zonin, e continua a firmare i bilanci anche nella cosiddetta nuova era di Gianni Mion. Ancora più strana ci appare questa situazione, nel momento in cui il Dirigente in esame risulta iscritto nel registro degli indagati per il reato di cui vi abbiamo detto.
Continua a leggere
Banca Popolare di Vicenza, Quaestio Sgr e Marzotto Sim: tutte insieme a Milano. Ma le nostre "curiosità" su BPVi sono tante ancora...
Venerdi 9 Settembre 2016 alle 23:13
Vi assicuro che per una piccola, ma aggressiva, redazione come la nostra è veramente faticoso, anche se altrettanto, professionalmente, "eccitante", seguire la Banca Popolare di Vicenza ora di Gianni Mion anche se ci siamo allenati seguendo la... BPVi di Gianni Zonin da tempo, per l'esattezza dal 13 agosto 2010 come documenta "Vicenza. La città sbancata", una selezione di ben 342 pagine di nostri articoli pubblicati da quel giorno per raccontare la verità sulla banca e provare a tutelare i lettori che fossero soci o volessero diventarlo incantati dalle sirene di via Btg. Framarin (l'ormai ex Popolare) e di Via Fermi (la cabina di regia del quotidiano confindustriale locale). È faticoso perchè non facciamo in tempo a iniziare a sviluppare un tema che scopriamo che ci sono altri due argomenti interessanti, curiosi o scabrosi da approfondire.
Continua a leggere
Festa dei Oto, a Monte Berico Vescovi e Vescovo a confronto in tv: distanza tra i due, soprattutto sulle banche e BPVi... in cui anche la Curia ha perso oltre 3,5 milioni
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 22:10
Nel salone del Cenacolo del Tiepolo a Monte Berico è andato in onda (qui il video integrale) nella giornata di oggi 8 settembre, Festa della Madonna di Monte Berico o per i pagani la Festa dei Oto, un insolito faccia a faccia tra il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi e il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, moderato dal direttore di Tva Luca Ancetti. In piedi, con alle spalle il dipinto del famoso pittore veneto, Vescovi e il Vescovo si sono confrontati sugli argomenti proposti da Ancetti, uguali per entrambi come in un classico confronto tv all'americana. Tra economia e terremoto, Europa e accoglienza migranti, dai due esponenti del potere religioso e industriale vicentino è affiorata una certa distanza nelle rispettive dichiarazioni, soprattutto sul tema scottante delle due banche popolari venete.
Continua a leggere
Banca d'Italia per i suoi uffici da 300 mq a Vicenza nel palazzo di Giuseppe Zanetti paga un affitto record: 202.000 euro annui. Non può dire a chi e forse non sa che per catasto sono "beni comuni non censibili". Perchè?
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 14:29
«Banca d'Italia ridà a rate a Vicenza quanto ricevuto da BPVi per palazzo Repeta: affitto record dei suoi uffici per 202.000 euro annui. A Giuseppe Zanetti, vip Fiamm di Dolcetta?» così scrivevamo e "provocavamo" gli interessati sulla notizia che Bankitalia «stando al suo sito, paga per i suoi uffici, un appartamento in centro al primo piano della Galleria del Pozzo Rosso, al civico 13, dove ha concentrato i pochi dipendenti rimasti, 202.000 euro all'anno, la cifra più alta per uno qualunque degli uffici non di proprietà in cui opera». Volevamo saperne di più, scrivevamo poi, «sull'operatività della sede di "vigilanza", sulle dimensioni dell'ufficio e sui vicentini beneficiari del canone d'affitto» che ci chiedevamo se fosse in qualche modo «riparatorio» per il gentile e discusso acquisto per ben per 9,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Vicenza con Gianni Zonin presidente di Palazzo Repeta, la sede precedente di Banca d'Italia a Vicenza.
Continua a leggere
Il licenziamento di Ario Gervasutti: la storia vera che iniziamo a raccontarvi è il segno del degrado vero di Vicenza, quello dei vertici
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 00:33
Non siamo mai stati teneri con Ario Gervasutti, il direttore de Il Giornale di Vicenza repentinamente "licenziato" da Confindustria Vicenza, nè, tranne alcune occasioni in cui l'abbiamo scritto o detto in redazione, condiviamo la sua visione di Vicenza e le sua chiavi di lettura dei fenomeni sociali ed economici. Ma non è indegno averlo licenziato in tronco, come è diritto di ogni editore, anche "impuro", come l'associazione ora presieduta da Luciano Vescovi, nei confronti di ogni direttore di un qualunque giornale, ma è il segno del degrado totale dei vertici della società vicentina averlo fatto non dandogli neanche la possibilità di comunicarlo col classico saluto a chi lo ha letto per sei anni. Anche Roberto Zuccato, che a Palazzo Bonin Longare ha preceduto l'attuale presidente, della sua stessa "filiera" di potere, di cui nell'intermezzo ha assunto la guida Giuseppe Zigliotto e che tutta intera ha trascorsi non troppo da esibire oggi nei cda della BPVi o di Banca Nuova targati Gianni Zonin, mandò a casa lo "sgradito" direttore Giulio Antonacci.
Continua a leggere
Matteo Renzi a Padellaro da Vespa: su BPVi i giornali non hanno parlato. Giorgio Langella: «vero per il GdV, falso per VicenzaPiù. Mandategli "Vicenza. La città sbancata"»
Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 22:13
Caro Direttore, ieri a Porta a Porta davanti a Bruno Vespa ci sono state (come viene riportato in rete) "scintille tra Matteo Renzi e Antonio Padellaro sulle banche" ed è stata tirata in ballo la Banca Popolare di Vicenza. Ebbene, Renzi ha tentato di mettere soprattutto sotto accusa i giornalisti, tutti. Il mondo della politica, ha detto Renzi, ha fatto l'impiccione, specialmente quello territoriale, ma i giornalisti hanno dormito su BPVI. Al solito Renzi ha in parte ragione ma non spiega mai tutta la realtà , quella vera. Tace sempre "dettagli" che lui riterrà insignificanti ma che possono essere illuminanti. Non specifica mai le cose, spara nel mucchio. Se si prende il caso della BPVI, la cosa appare chiara. E' vero che i politici territoriali hanno fatto gli impiccioni con le banche popolari, ma non dice chi. Non dice che, tra quelli che lui chiama "impiccioni" si possono annoverare evidentemente anche esponenti del PD come Alessandra Moretti, fotografata con Gianni Zonin durante la campagna elettorale delle europee in uno stand del Partito di Renzi.
Continua a leggere
La nuova BPVi di Mion e la vecchia di Zonin hanno in comune i nomi dei due Gianni e la censura, oltre ai 118.000 soci "traditi". Dal Cda probitoci arriva "la" notizia: Consoli punito per ostacolo alla fusione delle venete
Martedi 6 Settembre 2016 alle 20:37
Come reazione alla nostra determinazione nell'informare completamente e senza veli i lettori la "nuova" Banca Popolare di Vicenza di Gianni Mion, Salvatore Bragantini, Francesco Iorio & c. ci esclude dalle sue conferenze stampa, imitando in ciò Confindustria Vicenza e peggiorando addirittura, se possibile, il comportamento della "vecchia" BPVi di Gianni Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto & c. Ma, dopo aver segnalato questo comportamento con un esposto ufficiale all'Ordine dei Giornalisti del Veneto, al Sindacato dei Giornalisti del Veneto e a OSSIGENO per l'Informazione (OSservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate, l'Osservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate, di certo non ci fermiamo di fronte a questa evidente censura, che anzi ci spinge a fare di più (chi opera bene non nasconde...).
Continua a leggere
Il sequestro cautelare a Vincenzo Consoli va di sicuro allo Stato? Tonino De Silvestri: non è vero
Martedi 6 Settembre 2016 alle 11:53
Dopo «Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione», video scaricatissimo con i consigli del noto avvocato vicentino, e dopo «Il tribunale di Venezia cambia orientamento e le baciate BPVi e Veneto Banca sono di sicuro legittime? Tonino De Silvestri: non è vero», con l'aiuto del pm che a Vicenza mise sotto inchiesta Gianni Zonin, trovando fortissime resistenze a procedere, oggi sfatiamo un altro luogo comune che il giornale locale vuol far pasasre, a meno che siano convinti di quello scrivono i colleghi della testata confindustriale, ora senza la vecchia testa di Ario Gervasutti sostituita da quella, di sicuro meno costosa, del neo direttore ad interim Marino Smiderle, vecchio frequentatore (e dipendente) di Via Btg. Framarin.
Continua a leggereTanto tuonò che piovve: al foglio locale serve una "ispezione" del centro destra per beccare le telecamere "cieche" dei vigili e un parere dell'esperto per accorgersi che la crisi a Vicenza dipende dalla BPVi. Ma anche no
Domenica 4 Settembre 2016 alle 13:06
Oggi, mentre il sole ferragostano non accenna diminuire di lux, la luce si è finalmente accesa anche nella redazione del Giornale di Vescovi, il GdV, già "Vedetta fascista" perchè chi comanda ha sempre ragione... Per giorni e giorni i suoi cronisti hanno propinato ai loro, residui, lettori dei fantastici "copia e incolla" delle dichiarazioni ("stiamo cercando nelle immagini video delle telecamere Herm Bone, il vandalo del Cristo di S. Lorenzo") dei portavoce tecnici e politici della Polizia Locale di Vicenza. A dirigerla tecnicamente e magistralmente (verso il collasso della sua residua credibilità ) c'è tal comandante Cristiano Rosini, uno che si diletta soprattuto in scorribande non autorizzate (e non sanzionate dall'ammisitrazione di Achille Variati) in Ztl, in parchegi invasivi del camper del cognato (non sanzionati se non in un inconcepibile ritardo) e in mancati controlli di cosa ci girino a fare per il Park Rocchetta alcuni suoi sottoposti (un buffettino e via ai trasportatoti di cassette varie con le auto di servizio sempre più usate a Vicenza dai dipendenti pubblici per servizi... personali, vedasi lo shopping gastronomico dell'autista sempre di Variati...).
Continua a leggere

