Per Gianni Zonin libero e Vincenzo Consoli ai domiciliari due pesi e due misure: un'opinione di Vicenzapiù? No, lo scrive anche L'Opinione
Venerdi 2 Settembre 2016 alle 22:27
"Banche, Consoli il capro espiatorio", così è titolato oggi un articolo di Federico Tassinari su L'Opinione. Che per Gianni Zonin libero (anche di donare i suoi beni) e Vincenzo Consoli ai domicilairi (e con i beni personali sottoposti a sequestro cautelare per 45 milioni di euro, questione su cui a breve pubblicheremo un'intervista video "tecnica" a un noto ex magistrato) ci siano due pesi e due misure da parte delle procure interessate, quella di Vicenza per l'ex dominus della Banca Popolare di Vicenza e quella di Roma per l'ex stratega della Veneto Banca non è, quindi, un dubbio che è venuto solo a noi. Di sicuro, come dice anche Tassinari, senza avere in mano le carte e senza conoscere nei dettagli le strategie dei due procuratori, è difficile avere certezze se non quella che è ad oggi incomprensibile la differenza dei provvedimenti presi a carico di Consoli e non di Zonin se le ipotesi di reato, come le procure ci dicono, sono le stesse per entrambi loro due oltre che per i "co-coinvolti".
Continua a leggereSvago ridicolo di Domenico Zonin. Ma se gli piace...
Venerdi 2 Settembre 2016 alle 10:59
Vino e auto sportive: le due grandi passioni di Domenico Zonin, vicentino, classe 1973. Ma con un cognome del genere e una storia familiare importante - è il maggiore dei tre figli di Gianni Zonin, leggenda del mondo vitivinicolo italiano - il vino è anche un lavoro che lo impegna senza sosta. Come vicepresidente di Casa Vinicola Zonin Spa - con delega alla supervisione tecnica e produttiva- segue le 10 tenute di famiglia, nove in sette regioni italiane e una in Virginia. Ecco che le quattro ruote diventano uno svago, intenso a volte, ma sempre all'insegna delle Porsche. Continua a leggere
Il tribunale di Venezia cambia orientamento e le baciate BPVi e Veneto Banca sono di sicuro legittime? Tonino De Silvestri: non è vero. Scrivete al direttore a [email protected]
Giovedi 1 Settembre 2016 alle 23:14
«Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]»: è questo il titolo che davamo ieri, 31 agosto, alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". E lì sottolineavamo che «proprio perchè noi la storia l'abbiamo scritta mentre si svolgeva oggi ci preoccupiamo non solo di completarla anche con le inchieste in corso e di seguire gli incerti sviluppi attuali della nuova gestione della BPVi, targata Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio, ma cerchiamo di trasferire da tempo i consigli che possano aiutarli ai soci traditi dalla Banca...». Non tutti i 118.000 i possessori di azioni della Banca Popolare di Vicenza (ma lo stesso vale per gli oltre 80.000 di Veneto Banca) possono avere pretese perchè, scrivevamo, «molto diverse sono le singole posizioni, alcune delle quali non difendibili o addirittura "privilegiate"».Â
Continua a leggereFondazione Roi, al Cda BPVi non si discuterà del futuro della Fondazione
Giovedi 1 Settembre 2016 alle 09:43
Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]
Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 23:20"Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza": è questo il titolo che diamo alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". Come diciamo nell'introduzione dell'intervista che ripubblichiamo oggi alle 23.20 dopo averla lanciata alle 12.38 a De Silvestri (e altre sono in cantiere), che lasciò la procura per le vicende legate a Zonin, VicenzaPiù ha raccontato fin dal 13 agosto 2010 (e raccolto ora nel libro "Vicenza. La città sbancata" che dall'ottimo 56° posto di luglio è arrivato addirittura al 34° nella classifica dei testi più venduti nella sezione Economia - Crisi e disastri finanziari disponibili a livello mondiale su Amazon) la storia del flop della Banca Popolare di Vicenza che non poteva vedere solo chi non voleva cogliere dati e segni premonitori.Â
Francesco, figlio di Gianni Zonin, continua a godere di Contrà Nervesa della Battaglia park free: Antonio Dalla Pozza ricordi quanto disse
Martedi 30 Agosto 2016 alle 22:32
Fondazione Roi del dopo Gianni Zonin non ha 25.000 € per arredi del Chiericati. Achille Variati e Jacopo Bulgarini d'Elci muti come BPVi sul cda invariato cercano sponsor ma rateizzano 500.000 € di debiti del Vicenza
Martedi 30 Agosto 2016 alle 21:02
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Dario Loison e i 22 milioni di euro di baciate rifilate dalla BPVi. Per la fu Popolare di Zonin arriva il "soccorso abbronzante": fa arrossire l'excusatio non petita del foglio locale
Sabato 27 Agosto 2016 alle 23:59
"Banche popolari: anatomia di un crollo" con Paolini, Corò, Agostini e Dario Loison. L'imprenditore dolciario: la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!
Venerdi 26 Agosto 2016 alle 23:30
Nuova BPVi in tribunale: "baciate" lecite. Il GdV nasconde il Cda dietro il Fondo Atlante e la tesi assolverebbe Gianni Zonin e tutto il "cucuzzaro". Antonino Cappelleri archivi e assegni i pm al problema di Variati: i profughi
Giovedi 25 Agosto 2016 alle 16:41Oggi il quotidiano locale riferisce della "giustificazione" in tribunale da parte dei nuovi vertici della Banca Popolare di Vicenza delle cosiddete "operazioni baciate" nascondendo, tanto per cambiare e per "abbellire" come in passato i vertici della Popolare, la scelta delle tesi legali a loro sostegno dietro la nuova proprietà , il Fondo Atlante, che più di una volta ha, invece, dichiarato ufficialmente e in documenti inequivocabili, che non è suo compito gestire la banca, le cui decisioni e operazioni sono di totale e completa responsabilità del Cda, quello sì nominato dal fondo. Premettiamo questa fondamentale precisazione (le tesi sono della nuova BPVi e non della proprietà , anche se questa di certo non se ne lagna) per raccontare ai lettori la verità , come fatto in "Vicenza. La città sbancata", che ha raccolto in 342 pagine a 9,99 euro e di cui è in corso la seconda ristampa i nostri articoli testimonianza sul caso BPVi pubblicati fin dal 13 agosto 2010.
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