Svago ridicolo di Domenico Zonin. Ma se gli piace...
Venerdi 2 Settembre 2016 alle 10:59 | 0 commenti
Di Maurizio Bertera da Il Giornale del 28 luglio 2013
Vino e auto sportive: le due grandi passioni di Domenico Zonin, vicentino, classe 1973. Ma con un cognome del genere e una storia familiare importante - è il maggiore dei tre figli di Gianni Zonin, leggenda del mondo vitivinicolo italiano - il vino è anche un lavoro che lo impegna senza sosta. Come vicepresidente di Casa Vinicola Zonin Spa - con delega alla supervisione tecnica e produttiva- segue le 10 tenute di famiglia, nove in sette regioni italiane e una in Virginia. Ecco che le quattro ruote diventano uno svago, intenso a volte, ma sempre all'insegna delle Porsche.
Sin da giovanissimo, sono sempre stato appassionato della casa tedesca - racconta Zonin - le considero vetture mie: eleganti, veloci e soprattutto affidabili. Ha presente il binomio donne-motori? Bene, visto che non di rado le prime sono problematiche, almeno il resto deve essere perfetto..».
Per il fine settimana in relax, l'imprenditore usa un Carrera 4S («comodissima e regala emozioni alla guida») mentre la parte agonistica è riservata alla Cayman. «Mi è sempre piaciuto girare in pista, così ho preso coraggio e mi sono buttato nella Cayman Cup, molto divertente, che ho lasciato per la Gt3, ancora più competitiva».
Un consiglio sugli itinerari enoturistici? «Due zone del cuore che meritano un tour. La prima è la Valpolicella: verdissima, con colline fantastiche e curate, cantine importanti e ristoranti di livello. La seconda è quella del Prosecco, varia e ampia, con una Strada del Vino tra le più belle. Volendo, da qui si può arrivare sino a Cortina. Mi piacciono perché mettono alla prova le qualità del mezzo e del pilota, mentre offrono splendide vedute ai passeggeri». Piloti che devono avere la testa sulle spalle e stare attenti all'alcol, tema ovviamente caro a Zonin. «Da produttore, non posso che difendere il piacere del vino: parte della nostra cultura ed elemento che migliora la vita. Va consumato in modo responsabile ma mai demonizzato. Basta avere buon senso e non avrai mai problemi». E tra le tenute di famiglia, quali consiglia? «Quella di Castello d'Albola nel comune di Radda in Chianti e quella di Feudo Principi di Butera, nei pressi di Licata. Si trovano in zone stupende e come in tutte le altre del gruppo sono organizzate per dare grande ospitalità agli appassionati di vino». E di automobili.
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