Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]
Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 23:20 | 0 commenti
"Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza": è questo il titolo che diamo alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". Come diciamo nell'introduzione dell'intervista che ripubblichiamo oggi alle 23.20 dopo averla lanciata alle 12.38 a De Silvestri (e altre sono in cantiere), che lasciò la procura per le vicende legate a Zonin, VicenzaPiù ha raccontato fin dal 13 agosto 2010 (e raccolto ora nel libro "Vicenza. La città sbancata" che dall'ottimo 56° posto di luglio è arrivato addirittura al 34° nella classifica dei testi più venduti nella sezione Economia - Crisi e disastri finanziari disponibili a livello mondiale su Amazon) la storia del flop della Banca Popolare di Vicenza che non poteva vedere solo chi non voleva cogliere dati e segni premonitori.Â
E proprio perchè noi la storia l'abbiamo scritta mentre si svolgeva oggi ci preoccupiamo non solo di completarla anche con le inchieste in corso e di seguire gli incerti sviluppi attuali della nuova gestione della BPVi, targata Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio, ma cerchiamo di trasferire da tempo i consigli che possano aiutarli ai soci traditi dalla Banca. Sono in tutto 118.000 i possessori di azioni, molto diverse sono le singole posizioni, alcune delle quali non difendibili o addirittura "privilegiate", ma i numeri dei beffati sono grandi: se solo di capitale il buco supera i 6 miliardi di euro (le azioni valevano virtualmente 62,50 euro e oggi, ancora illiquide, sono a libro a 10 centesimi!) e se il danno "indotto" è almento 4 volte il buco, sono, per esempio, ben 48.000 gli azionisti che, lo ha detto Banca d'Italia, i cui MiFID ("Markets in Financial Instruments Directive", i profili che consentono di essere valutati come "possibili investori") sono stati compliati in maniera irregolare.
Ma se già questi 48.000 possono ritenere di poter vantare pretese, è l'avvocato Tonino De Silvestri a illustrarci, con parole chiare e comprensibili ai più la scaletta delle possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza (ma anche da Veneto Banca e da altri istituti in cui si fossero verificati fatti analoghi) per le seguenti tipologie base:
1 - contratti conclusi fuori dalla banca
2 - difetto di sottoscrizione dei contratti
3 - operazioni baciate totali e parziali
4 - violazione dei doveri informativi
5 - scavalcati.
In 46 minuti potrete comprendere e inquadrare i singoli casi e, per eventuali domande o segnalazioni di casi, non esitate a inviarle a questo nuovo indirizzo [email protected], accessibile solo al direttore responsabile e ai collaboratori iscritti all'Ordine dei Giornalisti e, quindi, deontologicamente obbligati alla massima e totale riservatezza salvo autorizzazioni specifiche.
Ovviamente non saranno prese in considerazione segnalazioni di cui noi non possiamo verificare, per puro scopo di accertamento professionale, l'autore e le eventuali risposte se di interesse ampio verranno anche pubblicate oltre che inviate agli interessati, i primi componenti di quella Vicenza che noi vorremmo avesse più coraggio.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.