Caserma Ederle, stop alle assunzioni dopo la lettera di Trump
Giovedi 2 Febbraio 2017 alle 12:13
L'attivismo del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump si ripercuote anche su Vicenza e i dipendenti della Caserma Ederle e della base Dal Din. Come raccontato da Il Giornale di Vicenza, Trump ha di fatto bloccato tutte le assunzioni di personale non militare con un provvedimento urgente. L'ordine è stato firmato alla Casa Bianca lo scorso 23 gennaio, pochi giorni dopo, al'interno della Ederle c'era chi prendeva atto dele decisioni del Presidente. I posti di lavoro già esistenti non sono a rischio, ma non è mai un buon segno quando un'azienda blocca le assunzioni, anche se si tratta del governo della più importante nazione del mondo. Ecco perchè tra i 900 dipendenti c'è una certa apprensione rispetto al futuro. Trump, in fondo, ha più volte dichiarato di voler rivedere l'impegno americano verso la Nato e le missioni all'estero.Â
Continua a leggereTrump, Sergio Berlato: l’Italia e l’Europa seguano il suo esempio
Martedi 24 Gennaio 2017 alle 16:31
"Mentre le proteste "spintanee" dei progressisti di mezzo mondo - commenta in una nota che pubblichiamo Sergio Berlato, Coordinatore regionale per il Veneto di Fratelli d'Italia-AN - finanziate e organizzate dagli speculatori dell’alta finanza, continuano ad occupare ampio spazio nei mezzi di informazione, il Presidente Trump, democraticamente eletto dal popolo americano, dagli impegni assunti in campagna elettorale passa coerentemente ai fatti, dimostrando un netto cambio di rotta rispetto ai suoi predecessori. Tutti coloro che, come noi, si schierano apertamente in difesa della propria identità nazionale, non possono che esprimere viva soddisfazione per le decisioni assunte dal presidente americano nei primi giorni del suo mandato".
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L'autismo non è Rayn man. E se il figlio di Trump ne fosse affetto?
Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 17:00
Escalation di casi di autismo o capacità di diagnosticarlo? Un dato è certo, negli ultimi dieci anni sono aumentati i casi di disabilità , che rientrano in quello definito spetto autistico. Nella sola Vicenza e provincia, si è passati negli ultimi anni , alla triplicazione dei bambini in carico alle Neuropsichiatrie delle Ulss, che fanno i salti mortali per la riabilitazione che non è ancora al passo con i tempi. Perchè dinanzi alla possibilità di usufruire di terapie comportamentali con metodi scientifici capaci di insegnare autonomie, comunicazioni e integrazione dei piccoli, che tendono ad isolarsi, le strutture sanitarie sembrano rimanere all'età della pietra.
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Il Veneto, le sanzioni alla Russia e l’Europa ai tempi di mr. Trump
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 13:37
Roberto Ciambetti, presidente Consiglio regionale Veneto Anche nell’inglese americanizzato di mr Trump, “appeasement†, stando all’Enciclopedia Britannica, significa “politica estera di pacificazione attraverso negoziati tesi a prevenire un conflitto con una nazione trattata ingiustamenteâ€: facile vedere dietro questa definizione di nazione la Russia di Putin e una possibile inversione di rotta rispetto alla politica estera di Obama, che si è disinteressato alquanto dell’Europa. Senza un nuovo e pacifico rapporto Usa e Russia non si troverà un accordo sul caso ucraino e soprattutto, ma non solo, sul fronte medio orientale e sulla Siria. La svolta per Trump è necessaria anche verso i paesi wahabiti, principali finanziatori dell’Isis e di Hillary Clinton, il che non dispiacerà alla Russia.
Continua a leggereDalla Clinton una lezione di democrazia... anche per Vicenza
Venerdi 11 Novembre 2016 alle 11:37
In ogni città e paesino d’Italia, Vicenza compresa, impazzano le valutazione negative nei confronti del Presidente degli Stati Uniti appena eletto, Donald Trump. Dalla sconfitta Hillary Clinton, che deve aver molto masticato amaro, avendo venduto la pelle dell’orso prima di averlo catturato, ci viene però una grande lezione di democrazia, che gli italiani, notoriamente bravi politologi soprattutto tra gli intellettuali e gli aderenti al Partito Democratico vicentino, farebbero bene a cogliere e fare propria, ricordandosi della particolare situazione italiana dove “alla napolitanaâ€Â non governa un eletto dal popolo a maggioranza, ma un designato dalle “faccende†di Palazzo, che trattano gli elettori come una variabile indipendente rispetto al loro potere e, ahimè, ciò spesso non solo a sinistra.
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Achille Variati sul voto Usa a Donald Trump parla di "vaffa alle élite": dopo tanti look il sindaco di Vicenza ora imita Beppe Grillo
Giovedi 10 Novembre 2016 alle 19:27
Sorprendono le dichiarazioni del primo cittadino berico apparse stamane su Il Giornale di Vicenza in un articolo intervista a firma di Gian Marco Mancassola. Achille Variati, incalzato dal giornalista che gli chiede un'analisi del voto americano, dichiara che "è stato un grande 'vaffa' alle élite, uno schiaffo a chi pensa di poter guidare una nazione restando lontano dalle persone". Sembra che Variati abbia preso in prestito le parole di Beppe Grillo, che ieri aveva declinato il "vaffa" sino all'ultima vocale, parlando di apocalisse dell'informazione. Nella stessa intervista, Variati ha insistito dicendo "che si tratti della Casa Bianca o di un piccolo Comune: guai a pensare di potersi permettere di perdere il contatto con i cittadini. E' un messaggio che vale anche per chi verrà dopo di me".
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Trump, scintille tra Finco e Puppato. Il capogruppo Lega: “allergica alla democrazia”. La senatrice Pd: “sei un voyeur”
Giovedi 10 Novembre 2016 alle 17:33
L'elezione del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha acceso una polemica tra Nicola Finco, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, e la senatrice veneta del Partito Democratico, Laura Puppato. “Dal suo profilo facebook, dopo l’elezione di Trump, parla di giorno nefasto†fa notare Finco, che aggiunge: a dir poco vergognose. Forse si dimentica che sta parlando di un Presidente eletto democraticamente dal popolo. Cosa dovremmo dire noi che non eleggiamo un Governo dal lontano 2013? Evidentemente gli esponenti democratici sono allergici alla democraziaâ€.
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Donald Trump, commercio e imprese: i punti di vista del Veneto
Giovedi 10 Novembre 2016 alle 09:34
«Ricordate: non importa cosa accada, il sole domani sorgerà ». All’indomani del voto americano, la frase di Barack Obama si presta bene anche a descrivere lo stato d’animo di chi, in Veneto, è chiamato a leggere le ripercussioni che l’elezione di Donald Trump potrebbe avere sulla nostra economia. Non è affare di poco conto: le imprese venete ogni anno esportano beni per 4,6 miliardi di euro verso gli Stati Uniti, che sono diventati il nostro terzo partner commerciale dopo Germania e Francia. E vista la forte impronta protezionista che il tycoon americano ha annunciato in campagna elettorale, in tanti si chiedono se le misure che si prepara ad attuare potranno incidere (in negativo) anche sul giro d’affari delle aziende del Nordest.
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Donald Trump nuovo presidente Usa. I vicentini sapevano chi avrebbero votato...in America, ma non al referendum costituzionale
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 21:10
La notizia della vittoria di Donald Trump ha sconvolto i più, in Italia nonché a Vicenza… a guardare le espressioni di alcuni nostri intervistati di questa mattina. Ha sconvolto anche le previsioni di ieri sera fatte scherzando in redazione, in cui si dava quasi per scontata la vittoria ad Hillary Clinton. A noi italiani pare un dejavù di quando tutti schifavano Berlusconi e poi vinceva sempre le elezioni. Eh sì, perché a mandare al governo il ricco sciupafemmine siamo stati prima noi, che vanto! Speriamo per gli americani non con gli stessi risultati italiani (che, però, a questo punto dovremo rivedere alla luce della storia diversa da quella della cronaca, visti i passi dei suoi successori, ndr). Continua a leggere
Donald Trump, la Casa Bianca si dipinge di “verde”
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 20:01
Ha vinto a sorpresa Donald Trump. Nonostante il pareggio tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti d'America in termini percentuali a quota 48% e con soli 200mila voti di differenza, il numero di grandi elettori ha decretato la vittoria per l'uomo della televisione, l'imprenditore di successo, evasore fiscale, dalla battuta facile e spigliato, con una giovane moglie pin-up e una visione delle donne sull'onda del bunga-bunga. La copia made in Usa di Silvio Berlusconi è riuscito ad imporsi a sorpresa come nel 1994 l'ex Cavaliere: in pochi mesi è piombato dal nulla senza esperienza politica a guidare gli Usa. E come Berlusconi anche Trump ha strillato ai brogli poco prima dell'apertura delle urne, denunciando che avrebbe fatto ricorso. Ora lo farà lo stesso, vista anche l'incredulità mondiale per il risultato?Â
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