Cna Vicenza oggi a Roma, le dichiarazioni della presidente Cinzia Fabris
Martedi 18 Febbraio 2014 alle 16:16Il mondo dell'impresa si mobilita compatto: artigiani e commercianti vicentini a Roma
Venerdi 7 Febbraio 2014 alle 16:36Tares e Imu: l'ingorgo fiscale che blocca artigiani e imprese vicentine
Venerdi 20 Dicembre 2013 alle 14:48Imprenditoria giovanile e femminile, un incontro sui bandi
Lunedi 21 Gennaio 2013 alle 17:15Giro d'Italia delle donne che fanno impresa, martedì fa tappa di Vicenza
Domenica 20 Novembre 2011 alle 11:59Convegno Cna su Made in Italy
Lunedi 19 Aprile 2010 alle 19:06Cna Vicenza - La moda italiana ha ancora molto da dire. Quella veneta, vero centro della produzione tessile made in Italy di alto livello, in maniera particolare.
Il presidente nazionale di CNA Federmoda Luca Rinfreschi nel corso del convegno sul Made in Italy organizzato da CNA Vicenza e CNA Veneto, al Lanificio Conte di Schio, ha evidenziato quali siano le grandi opportunità che finalmente una legislazione che tuteli la realizzazione in Italia della maggioranza dei cicli di lavorazione apra per le imprese nostrane.
Continua a leggereTutela del Made in Italy
Venerdi 16 Aprile 2010 alle 13:45Cna Vicenza - Tutela made in Italy: cosa cambia con la legge Reguzzoni aspettando il si dell'Europa. Se ne parlerà sabato 17 aprile ad un convegno di CNA Vicenza e CNA Veneto.
Ad un mese di distanza dall'approvazione della Legge sul Made in Italy, si torna a discutere su come il recepimento di una normativa stringente sull'etichettatura di origine impatterà sul mondo del tessile abbigliamento. Ne parleranno domani, sabato 17 aprile a Schio, al Lanificio Conte i rappresentanti delle istituzioni e del mondo delle imprese.
CNA: niente deroghe su norme made in Italy
Giovedi 24 Settembre 2009 alle 18:30CNA Vicenza
Fabris, Federmoda CNA Vicenza: «Nessuna deroga sulla normativa made in Italy. Le piccole imprese sarebbero penalizzate».
Cinzia Fabris, presidente di Federmoda di Cna Vicenza riprende i temi lanciati con forza dalla Cna Nazionale. Al centro del suo ragionamento c'è la tutela del made in Italy. Dopo oltre quattro anni di attesa la normativa sta finalmente prendendo forma. «Il rischio - spiega la Fabris - è tuttavia che i piccoli vengano penalizzati dall'allargamento delle maglie delle normativa in favore di imprese di più ampie dimensioni. Non è infatti un segreto che molti brand che si fregiano di essere i rappresentanti del fatto in Italia portino qui solo una parte del processo produttivo». «Non devono esserci deroghe - continua la Fabris - se prodotto made in Italy deve essere, la qualità della nostra manifattura deve essere garantita, come pure la tracciabilità dell'intera filiera produttiva. Va bene usare materie prime che arrivano dall'estero, se queste sono il meglio sul mercato, ma l'italianità intesa come lavorazione va preservata. È il nostro maggior valore. L'unico che ci distingue dal resto del mondo. Non si spiegherebbe, diversamente, perché grandi marchi stranieri vengano qui a produrre per potersi poi fregiare del marchio made in Italy».
L'appello della Fabris fa eco alla lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola dalle aziende venete del comparto moda in tema di tutela del Made in Italy. «Con le nuove disposizioni il Parlamento ha espresso un forte segnale politico a sostegno del Made in Italy e a favore della trasparenza nei confronti del consumatore. Per il nostro sistema produttivo - si legge nella petizione che Cna Federmoda sta promuovendo anche a livello nazionale - l'annunciato congelamento della norma rappresenterebbe un passo indietro, un ulteriore aggravio della crisi». A frenare la piena applicazione delle severe sanzioni previste dalla nuova legge (entrata in vigore il 15 agosto scorso) per i prodotti che omettono una chiara indicazione di provenienza, sono intervenute, nelle scorse settimane, le pressioni dei grandi marchi. "La nuova legge è a rischio - spiega Franco Brunello, bellunese neo eletto vice-presidente nazionale di Federmoda - ma siamo pronti a lottare per difendere il nostro sistema produttivo basato sulla qualità : da una parte combattendo le contraffazioni e le distorsioni del mercato, dall'altra valorizzando l'elevata qualità e il know-how delle nostre aziende. E noi artigiani non siamo più soli, come dimostrano le dichiarazioni del presidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto». «Siamo molto soddisfatti del fatto che i piccoli medi industriali del Veneto capiscano l'importanza di questa battaglia» conclude la presidente di Cna Federmoda Veneto Rosanna Toniazzo.
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