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Giovedi 10 Novembre 2016 alle 09:45
Eravamo rimasti al suo appello: «Dobbiamo fare una banca veneta, se il progetto è serio gli imprenditori ci stanno». Ma in queste tre settimane
Luca Zaia ha visto succedere di tutto, compreso il passo indietro di Beniamino Anselmi dal vertice di Veneto Banca, meno che un passo avanti da parte di aspiranti partner imprenditoriali. Così ora che il
sindacato Fabi lo chiama in causa, come sostenitore della proposta di fusione tra Montebelluna e Vicenza, il governatore non ci sta. Zaia, perché?
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Giovedi 10 Novembre 2016 alle 09:40
Le parole di
Beniamino Anselmi riecheggiano ancora: «Ho fatto un passo indietro perché certe scelte preferisco non farle. Non stiamo parlando di barattoli ma di persone in carne e ossa. Se parlo di esuberi devo dire come li tratto». E le dichiarazioni dell’ormai ex presidente di
Veneto Banca, che ha deciso di rinunciare alla carica in disaccordo su tempi e soprattutto modi del progetto di fusione con la
Popolare di Vicenza, suscitano il plauso delle organizzazioni sindacali.
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Categorie: Banche
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 09:27
Gianni Mion, non è che ora si dimette pure lei? «(Risata, ndr.). Guardi, tengo sempre a mente quello che dicono in Texas: “C’è sempre qualcuno che ha una pistola più veloce della tuaâ€. Insomma nella vita bisogna sempre essere pronti a tutto». E così all’indomani delle dimissioni di
Beniamino Anselmi dalla guida di
Veneto Banca, il presidente della
Banca Popolare di Vicenza resta l’uomo che è: fulminante nelle battute, concentrato sul lavoro. «Sono dispiaciuto per questa decisione — confida — ma credo che l’importante sia che il dottor Anselmi rimanga nel Consiglio di amministrazione.
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Categorie: Banche
Lunedi 7 Novembre 2016 alle 09:18
Il presidente intende però restare nel Cda dell’istituto. Non condivide i tempi molto rapidi sulla fusione con Bpvi. Scrive Roberta Paolini su “Il Mattino di Padova†di oggi: “Oggi sarà il giorno della verità per la presidenza di
Beniamino Anselmi in
Veneto Banca. Il manager piacentino, secondo fonti vicine all’istituto di Montebelluna, avrebbe in animo di rimettere il suo mandato. La lettera con le sue dimissioni potrebbe arrivare già nella serata odierna a mercati chiusi. Anselmi avrebbe intenzione di restare nel consiglio di amministrazione, assumendo un ruolo nella trasformazione digitale che dovranno affrontare
Bpvi e Veneto Banca per arrivare alla fusione.
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Categorie: Banche
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:30
I due presidenti della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca e l’azionista unico delle due banche,
Alessandro Penati, numero uno del
Fondo Atlante, si incontrano oggi a Milano per fare il punto sulla possibile fusione tra le due realtà . Un incontro giudicato «esplorativo» da chi è a stretto contatto con il dossier, ma che potrebbe rappresentare a tutti gli effetti il calcio d’avvio della partita dell’aggregazione. L’appuntamento dovrebbe servire anzitutto a incardinare l’operazione di consolidamento e a concordarne la road map.In linea di massima, i prossimi due mesi potrebbero essere utilizzati per stilare due piani d’azione coerenti tra loro e sinergici. Anche perchè l’obiettivo finale, se tutto filasse liscio, sarebbe quello di poter mettere in cantiere la fusione nel 2017, forse già nel primo semestre.
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Categorie: Banche
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:22
Cosa succede al fondo Atlante? Forse è una crisi di crescita, acuita dalla melina pre-referendaria, che spinge molti investitori a star lontani dalle attività tricolori. Il titano nato in primavera per aiutare le banche italiane più fragili ha vissuto sei mesi intensi e ora ha il fiatone. Eppure l’opera non è terminata, anzi c’è il nuovo fronte della richiesta di intervento sui crediti deteriorati delle good bank in vendita. Giuseppe Guzzetti, di Atlante un padre nobile, ha suonato la carica alla 92° Giornata del risparmio: «Il contenuto numero di adesioni rischia di vanificare in larga misura lo scopo per cui Atlante è nato: non solo strumento per governare alcune emergenze, ma intervento per creare un vero mercato dei crediti deteriorati».
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 17:07
Su Lettera 43 a firma di Occhio di lince c'è un interessante articolo sulle due ex Popolari Venete che vi proponiamo di seguito e che ha un titolo illuminante: "Veneto Banca e BPVi, le difficili nozze riparatrici. La Bce spinge per la fusione Veneto Banca-BpVi. Ma non mancano gli ostacoli: esuberi, cessione dei Npl, ricerca di investitori". Ma fusione o non fusione, resta la questione che queste due banche sembrano non avere alcun futuro, né da sole né tantomeno assieme. Difficile, se non impossibile, appare, infatti, trovare qualcuno che ci voglia mettere dei quattrini magari a sconto con azioni emesse a 0,05 euro, metà del valore attuale di ognuna, perchè quello in effetti sarebbe il valore oggi. E magari non per ognuna di esse per l'accoppiata... se la BCE farà meglio i conti visto che per Danièle Nouy servirebbero almeno 2,5 mld di euro, ma per noi, immodestamente, ne mancano già altrettanti solo per la Banca Popolare di Vicenza.
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Categorie: Banche
Giovedi 20 Ottobre 2016 alle 09:56
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca? «Sono assolutamente laico. Ma per una fusione serve un lavoro preparatorio di due anni».
Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca, dice la sua al volo. Il tema resta la fusione rilanciata dal presidente della Regione,
Luca Zaia, dopo un incontro con il presidente di
Bpvi,
Gianni Mion. Che ha prefigurato, per la creazione di una banca territoriale che parta dalla fusione delle due ex popolari, un intervento nell’aumento di capitale che potrebbe aprirsi nel 2017, dopo che i due piani industriali avranno definito la via per rimettere i conti in equilibrio, traducendo in numeri obiettivi di business, esuberi ed esigenze di capitale dopo la vendita delle sofferenze.
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Categorie: Banche
Mercoledi 19 Ottobre 2016 alle 09:43
Da una parte gli uomini della Vigilanza europea, guidati da
Danièle Nouy. Dall’altra il numero uno di Atlante,
Alessandro Penati, azionista unico di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Sul tavolo, la road map per la ristrutturazione delle due ex banche popolari venete. A quanto risulta al Sole 24Ore, ieri mattina il vertice del fondo italiano salva-banche ha incontrato gli ispettori della
Bce. Un appuntamento, secondo quanto trapela da fonti vicine alle banche interessate, che sarebbe servito a Penati a condividere con la Vigilanza le linee guida in vista della messa in sicurezza dei due istituti. Ma che è stato utile per fare anche il punto sullo stato di salute delle due banche, e i miglioramenti registrati negli ultimi mesi sia sul fronte della pulizia di bilanci che sulla liquidità .
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 23:06
Di osservazioni da fare sulla relazione semestrale della Banca Popolare di Vicenza ce ne sarebbero da fare molte e ci scusiamo con chi ci legge se una, fondamentale per il futuro dell'Istituto ma anche per le possibilità dei soci traditi di rifardsi, la riportiamo più in dettaglio solo oggi, dopo averla, però, preannunciata altre volte. Ma il tempo è molto avaro con noi, che dividiamo il nostro lavoro quotidiano, per quanto riguarda la ex banca dei vicentini, rivelatasi molto più la cassa di alcuni di loro eperciò affezioniati alla gestione dell'ex presidente
Gianni Zonin, tra la ricostruzione del passato (di cui è ormai pietra miliare "
Vicenza. La città sbancata" di cui è in arrivo la seconda, arricchita edizione dopo che andata esaurita anche la seconda ristampa della prima edizione) e la segnalazione e la verifica dei passi compiuti dal nuovo Cda.
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