Categorie: Banche
Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 08:23
Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (
Abi)
Antonio Patuelli vuole la lista dei debitori insolventi. Indica in loro il vero cancro della crisi delle banche. La teoria dei banchieri truffati dai bei nomi dell’imprenditoria è risibile. Chi ha dato quei crediti farlocchi? I fatti suggeriscono che la vera malattia delle banche italiane si annida nei consigli d’amministrazione: pletorici, poco qualificati, strapagati, sordi, ciechi e muti. La diagnosi l’ha già fatta tre anni fa il capo della Vigilanza di
Bankitalia,
Carmelo Barbagallo: “Non sono rari i casi di espansione delle prerogative di amministratori delegati che, anche per effetto delle ampie deleghe conferite, tendono a relegare il consiglio di amministrazione a un ruolo di mera ratifica di decisioni già assunteâ€.
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Categorie: Banche
Martedi 10 Gennaio 2017 alle 08:25
Per rimborsare al 100% le azioni dei vecchi clienti-soci, in molti casi turlupinati dalle vecchie gestioni,
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca dovrebbero pagare circa 4 miliardi. Una somma che le due banche, già in difficoltà prima del riassetto, non hanno e non possono avere. Il
Fondo Atlante, alimentato dai fondi di istituti concorrenti, potrà forse immettere quanto servirà per il salvataggio delle due ex popolari venete. Ma certamente non potrà chiedere nuove risorse al resto del sistema bancario, ognuno con un proprio azionariato in difficoltà e indisponibile a tassarsi per dare soldi ad azionisti di banche concorrenti, per rimborsare integralmente i soci truffati in passato da Popolare Vicenza e Veneto Banca.
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Categorie: Banche
Giovedi 22 Dicembre 2016 alle 09:53
Ora si capisce di più perché due settimane fa la Bce è stata rigidissima nel non concedere neanche 20 giorni in più al
Montepaschi per portare avanti l’aumento di capitale sul mercato: la liquidità rischiava di assottigliarsi tanto da mettere a rischio la stessa «sopravvivenza» di Mps. I numeri lo dimostrano. Se solo il 14 dicembre la banca dichiarava che — in uno scenario teorico di forte stress — avrebbe avuto liquidità per 11 mesi, in appena due giorni la situazione è ulteriormente peggiorata: ora c’è liquidità sufficiente solo per quattro mesi.
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Categorie: Banche
Mercoledi 21 Dicembre 2016 alle 09:25
Il governo stringe i tempi per l’intervento statale nel sistema bancario. Oggi le Camere sono chiamate ad approvare – a maggioranza assoluta – la richiesta di poter sforare i saldi finanziari, come previsto dall’
articolo 81 della Costituzione sul
pareggio di bilancio. Vista la delicatezza, l’operazione non dovrebbe incontrare ostacoli. Sul piatto ci sono fino a 20 miliardi, in parte per garantire la liquidità e in parte per ricapitalizzare diversi istituti in difficoltà . Preceduto dalla chiamata alle armi per “una rete di sicurezza pubblica†del governatore di Banca d’Italia
Ignazio Visco, ieri il ministro dell’Economia
Pier Carlo Padoan è andato in audizione alle commissioni Bilancio per chiedere il via libera: alcune banche, ha detto, rischiano la “risoluzione†con “danni incalcolabiliâ€.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:19
di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto
Il decreto per mettere in sicurezza l'aumento di capitale di Mps paracadute anche per la ricapitalizzazione delle due ex popolari venete. È quanto emerge dalle indiscrezioni sulla norma che il governo si prepara a varare. Ma resta da vedere, nel caso di Bpvi e Veneto Banca, come verrebbero trattati i 250 milioni di bond subordinati in mano ai risparmiatori, dei 1.300 toccati da ipotetiche conversioni.
Il caso Montepaschi potrebbe stendere una rete di sicurezza anche per le ricapitalizzazioni delle ex popolari venete. Pur se non indolore, nel caso in cui Atlante non facesse da solo, visto che in ballo ci sono in particolare 250 milioni di euro di bond subordinati in mano ai risparmiatori retail, sul totale di 1,3 miliardi potenzialmente toccati.
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Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 09:14
Fabrizio Viola è il nuovo amministratore delegato della
Banca Popolare di Vicenza. La nomina è arrivata ieri, nel tardo pomeriggio, nel corso del consiglio di amministrazione dell’istituto, tenutosi a Milano. Viola, ex amministratore delegato, fino al settembre scorso, di Monte dei Paschi di Siena, è stato cooptato al posto del dimissionario
Francesco Iorio. Contestualmente, a poche ore di distanza e a qualche centinaio di chilometri, il cda di
Veneto Banca ha deciso a Montebelluna di cooptare lo stesso Fabrizio Viola all’interno del board, al posto di
Beniamino Anselmi, dimessosi dalla carica di presidente poche settimane fa, e di affidargli la carica di presidente del Comitato Strategico.
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Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 11:08
Aggiornamento alle 11.59 Oggi Francesco Iorio ha lasciato la carica di Ad e dg della
Banca Popolare di Vicenza, in cui si era distinto, oltre che per un ingaggio alla
Higuain da pre crisi juventina, per piani e contropiani mai andati a buon fine, e avrebbe accettato la sfida immane di salvare quel che resta della fu Popolare vicentina
Fabrizio Viola, che in passato era stato ai vertici della
BPVi da cui era uscito, così come fece
Luciano Colombini, uno degli altri nomi fatti come successore dell'ex ad Ubi, rifiutando i metodi di G
ianni Zonin.
Avevamo anticipato il 24 novembre questa ipotesi riprendendo quanto scritto da
Stefano Righi il 21 su
Il Corriere economia facendo riferimento alla persistente ritrosia di Iorio a farsi da parte dopo che Beniamino Anselmi, dopo essersi dimesso da presidente del Cda di Veneto Banca non condividendo la volontà del
Fondo Atlante di voler fondere le due ex Popolari venete, aveva lasciato anche le cariche di Consigliere di Veneto Banca, della controllata Banca Apulia e del partecipato consorzio SEC Servizi.
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Venerdi 2 Dicembre 2016 alle 09:25
Di Katy Mandurino, da Il Sole 24 OreDicembre sarà un mese decisivo per la
Banca Popolare di Vicenza. Da un lato si delineerà con contorni certi il fronte della fusione con
Veneto Banca, dall’altro entrerà nel vivo la questione del taglio dei costi. Se la scorsa settimana, con una lettera alle organizzazioni sindacali, la banca ha formalmente quantificato in 700 gli esuberi necessari per perseguire gli obiettivi di risanamento dell’istituto, ieri è stato il presidente della BpVi
Gianni Mion a rincarare la dose: il numero di 700 è sottodimensionato, questi esuberi non bastano. «È una soluzione che rientra all’interno del fondo di solidarietà e quindi si cercherà di agevolare questa soluzione - ha spiegato Mion -, però il problema degli esuberi è noto e non è limitato a questi 700».
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Martedi 29 Novembre 2016 alle 10:00
La febbre referendaria provoca capogiri.
Rachel Sanderson, corrispondente da Milano del
Financial Times, spiega dalle colonne dell’autorevole quotidiano britannico che, se vincesse il No, otto banche italiane rischierebbero il fallimento. Nessuna reazione dalle otto banche destinatarie della nomination:
Monte dei Paschi,
Popolare di Vicenza,
Veneto Banca,
Carige,
Etruria,
Banca Marche,
Cassa Ferrara e
Cassa Chieti. Strano. Se uno scrive che sono a rischio di fallimento riceve minacce di azioni legali, basta scrivere che potrebbero fallire se vince il No e la rabbia si placa. Il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, non ha commentato e ha lasciato la parola al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per sentirsi più tranquillo†(ha detto così).
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Mercoledi 23 Novembre 2016 alle 09:36
Sulla necessità di un nuovo aumento di capitale per
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca c’è poco da discutere: è un passaggio «ovvio, lo abbiamo sempre detto», ha confermato ieri il numero uno di
Atlante,
Alessandro Penati, azionista principale delle due banche venete. Forse è anche in questa prospettiva che nel frattempo Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca pensano a mettere fieno in cascina in vista dell’operazione di rimborso ai soci danneggiati dal forte depauperamento del valore delle azioni. E a quanto risulta al Sole 24Ore, l’operazione rischia di rivelarsi più onerosa del previsto: i due istituti sarebbero pronti ad accantonare circa 600 milioni di euro per dare un ristoro agli
azionisti pressochè azzerati.
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