Contratti telefonici: chiedete la trascrizione
Mercoledi 14 Ottobre 2009 alle 23:18ADICO
Contratti telefonici: è possibile richiedere la trascrizione della telefonata
D'ora in avanti e' obbligatorio per le aziende rendere disponibile la registrazione della telefonata che comporta l'attivazione di un servizio commerciale.
"E' ancora una volta il Garante della privacy a intervenire sulla disciplina dei contratti a distanza, quelli cioè che si concludono tra un consumatore e un fornitore senza la presenza fisica e attraverso tecniche quali la telefonia, Internet o la televisione" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
"Malgrado queste modalità di vendita sono disciplinate dal Codice del Consumo agli articoli dal 45 al 68" - fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO, - "ancora numerosi sono i consumatori che si rivolgono ai nostri Uffici lamentando pratiche poco leali e corrette di cui risultano poi vittime".
Pertanto qualora un consumatore contesti l'attivazione di un contratto da parte di un gestore telefonico ad una proposta commerciali, "ha il diritto di poter richiedere alla società la registrazione del colloquio telefonico che ha comportato l'attivazione del nuovo servizio;
nulla vale la trascrizione dei contenuti della conversazione" conclude Carlo Garofolini.
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il 47% non sa proteggersi su internet
Mercoledi 14 Ottobre 2009 alle 12:01ADICO
il 47% non sa come proteggere la propria identitÃ
Per chi naviga in internet il rischio più concreto è quello di incappare in una frode creditizia. Il metodo più utilizzato per spillare soldi a tradimento è il furto d'identità , che si realizza quando un hacker riesce ad ottenere abbastanza informazioni personali per compiere atti criminali, comprare un'auto nuova di zecca, ottenere prestazioni sanitarie che non gli spetterebbero. Tutto a nostro nome e con i nostri soldi.
La minaccia è più che concreta, visto che l'Italia è il secondo paese in Europa per furti d'identità subito dopo il Regno Unito (dati Eurobarometro). Nel 2006, i tentativi di frode creditizia sono stati 17.000 per un totale di 80 milioni di euro.
Facebook, MySpace, Badoo, LinkedIn, i social network più frequentati possono trasformarsi in miniere d'oro anche per gli hacker meno smaliziati.
"Siti così popolati - dice Carlo Garofolini, presidente dell' ADICO - sono le piattaforme preferite da chi è alla ricerca di un'identità da rubare. Il consiglio è quello di immettere meno dati possibile sul proprio profilo".
"Dal nome, il cognome, il luogo e la data di nascita è già possibile ricostruire un codice fiscale, perciò evitare tutte quelle applicazioni che permettono agli altri utenti di farci gli auguri nel giorno del nostro compleanno" conclude Carlo Garofolini.
Da una semplice indagine svolta dall'ADICO è emerso che "il 47% dei consumatori non ha idea di come proteggere la propria identità ".
In arrivo la borsa della spesa ecologica
Martedi 13 Ottobre 2009 alle 13:13ADICO
In arrivo la borsa della spesa biologica
Contro i danni provocati dai sacchetti di plastica per la spesa, che una volta gettati rimangono per decenni nell'ambiente, le "plastiche" di origine biologica possono essere una risposta, dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
SI tratta di un nuovo materiale, il BioTecnoMais, 100% biologico, biodegradabile, idrosolubile e assolutamente atossico, in quanto totalmente privo di derivati plastici.
"Un materiale che può essere distrutto velocemente in acqua che risolve il problema dei rifiuti e non solo, in quanto l'acqua di risulta sarà arricchita di amido vegetale, quindi anch'essa utile a più scopi, quali la concimazione di piante al nutrimento della pelle" fanno sapere dall'ADICO.
Un metro cubo di B.T.M. deriva da un'uguale quantita' (10 kg) di Amido di Cereali, Farina di Grano e Oli Vegetali miscelati secondo il brevetto elaborato dall'Universita' di Milano (Dipartimento Distam e Dipartimento di Chimica) su commissione di Aldo Torrini, 80 anni, padre fondatore della Euroecological Italia di Chiusi, nel cui stabilimento avviene tutta la lavorazione, usando macchine originariamente destinate alla produzione di pasta e alimenti, opportunamente modificate. In una sola ora di lavoro - sottolinea Torrini - si producono 20 metri cubi di B.T.M. sia allo stato di granulo sia modellato nei diversi prodotti già disponibili; abbinando il basso costo della materia prima al basso costo produttivo, si ottiene un risultato non solo totalmente biodegradabile ma anche economico e "quindi accessibile a grandi masse di potenziali clienti, perché l'ecologia non rimanga appannaggio di pochi privilegiati, ma sia alla portata di tutti" conclude Carlo Garofolini.
Viaggiare low cost: una giungla tariffaria
Martedi 13 Ottobre 2009 alle 13:11Â ADICO
"Viaggiare low cost in aereo significa imbattersi in una vera giungla tariffaria che ha come unico scopo quella di gonfiare il prezzo finale del biglietto" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Dagli 11 euro per un finestrino e i 40 per il sedile dell'uscita di sicurezza, per dire, sono un copyright della British Airways che dal 7 ottobre impone questo balzello a chiunque voglia scegliersi in anticipo il posto o desideri esser certo di sedersi accanto a moglie e figli. Ma è solo la punta dell'iceberg. La finanza creativa d'alta quota, con il traffico in calo del 7,5% nei primi otto mesi 2009, sta esplorando ogni giorno nuovi confini pur di spremere un po' di euro in più dai (pochi) passeggeri imbarcati.
"I biglietti aerei si trovano online a qualsiasi prezzo; ma una volta acquistati qualsiasi extra costa un occhio della testa", spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
A fare da apripista in questa inarrestabile escalation di sovrattasse sono stati gli americani. Primo obiettivo i bagagli: quasi tutte le compagnie Usa ormai chiedono 15 dollari per il primo collo imbarcato in stiva su una tratta domestica e 25 per il secondo.
Il vecchio continente, con un po' di riluttanza, sta per imboccare la stessa strada, con Iberia già pronta a imitare a breve i rivali a stelle e strisce.
Pochi italiani conoscono le fonti rinnovabili
Domenica 11 Ottobre 2009 alle 21:59ADICO
Solo il 30% degli italiani conoscono le fonti rinnovabili
Gli italiani continuano a non conoscere le fonti di energia rinnovabili. Puntare su sole, vento, acqua, biomasse e calore del sottosuolo è molto semplice sulla carta, ma sempre più complicato nella realtà . Infatti, nonostante queste fonti energetiche possono rappresentare una straordinaria occasione per ridurre la dipendenza dalle importazioni di greggio e un'ottima opportunità per rinnovare e recuperare edifici che consumano troppa energia, caldi d'estate e freddi d'inverno, poi la strada da seguire per la loro valorizzazione si interrompe a causa di un muro di ignoranza, ovvero di non conoscenza.
Così come emerge dalla ricerca "Enti locali e cittadini di fronte alle rinnovabili" condotta dall'Istituto Format per conto di Somedia e presentata al convegno "Energetica. Per un futuro sostenibile".
In particolare, analizzando il gradimento del livello di conoscenza si scopre che per nessuna fonte rinnovabile si arriva al 30% degli intervistati. Numeri alla mano, solo il 26,4% del campione intervistato afferma di conoscere "molto bene" l'energia solare fotovoltaica, il 17,1% l'energia solare termica, il 26,6% quella eolica, il 12,3% l'energia da biomasse, il 7,5% l'energia dalle onde del mare, il 10,8% la geotermia il 6,3% il mini-idroelettrico.
"Mentre sul fronte dell'energia nucleare il senso comune è lampante: gli italiani non vogliono nemmeno prendere in considerazione l'idea di produrre energia con tecnologia nucleare" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla ricerca, emerge comunque un fattore positivo: gli italiani dimostrano di conoscere le reali potenzialità delle rinnovabili e del loro impatto ambientale. Nella classifica stilata in proposito, al primo posto si collocano solare e fotovoltaico (48,6%). Segue l'eolico (25,9%), il solare termico (17,3%), le biomasse (2,6%), le onde del mare (3,3%), la geotermia (1,3%) e il mini-idroelettrico (1%).
"Intanto corre l'Italia del fotovoltaico anche grazie ai nuovi incentivi applicati agli impianti con il meccanismo del "conto energia" che remunera tutta l'elettricità prodotta con una tariffa agevolata" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
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Continua a leggereAnche lo Stato sogna con Win for life
Sabato 10 Ottobre 2009 alle 16:35
Avere una rendita vitalizia cospicua ed esentasse è un desiderio di tutti, una fantasia che ora si trasforma in realtà grazie al gioco "Win for Life" (Vinci per la vita).
Per giocare è sufficiente scegliere 10 numeri sui 20 presenti sulla schedina, al costo di 1 euro. Il sistema assegnerà al giocatore anche un Numerone, una sorta di superjolly che, se indovinato insieme ai 10 numeri pronosticati correttamente, permetterà di accedere al pagamento della rendita, che si aggiungerà al premio previsto per chi realizza il 10.
Si potrà giocare 7 giorni su 7 e le estrazioni avvengono ogni ora, dalle 8 alle 20, proprio per permettere a ciascuno di scegliere il momento giusto della giornata per provare a vincere. Sarà possibile assistere in diretta alle estrazioni sui siti internet www.sisal.it e www.giochinumerici.info.
E per i vincitori la vita cambia: 4mila al mese spalmati su vent'anni, vale a dire 960 mila euro netti, non indicizzati al costo della vita ma trasmissibili agli eredi. Inoltre, ci saranno altre quattro categorie di vincita, 10 mila euro a chi indovina i 10 numeri senza il numerone, 100mila euro a chi ne indovina 9, 10 euro per 8 numeri e 2 euro per 7.
In poco più di una settimana sono stati distribuiti complessivamente venti rendite ventennali: tredici da 4mila euro al mese, quattro da 2mila euro e tre da 1.333 euro l'una. È, infatti, possibile che nello stesso orario si dividano il premio uno, due o più giocatori.
Un incasso record anche e soprattutto per la Sisal e lo Stato: la raccolta nella prima settimana è andata ben oltre i 52 milioni di euro. E, anche se 12 milioni di euro andranno alla ricostruzione in Abruzzo, la società concessionaria dello Stato per la gestione di giochi, concorsi a pronostico e scommesse e i Monopoli si fregano le mani: hanno incassato 33,9 milioni di euro in montepremi.
"Quello dei giochi è un business che non conosce crisi. Nel primo semestre dell'anno, i giocatori dei prodotti Sisal sono cresciuti del 50%, in pratica di circa 6 milioni spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Emilio Petrone, amministratore delegato del gruppo ha dichiarato che "i dati del primo semestre hanno garantito un giro di affari di 3,9 miliardi di euro e una crescita del 32,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; hanno risentito positivamente non solo del Superenalotto, ma anche del poker online che lo scorso anno non era stato autorizzato".
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Gli italiani usano meno l'auto
Sabato 10 Ottobre 2009 alle 12:23
Per gli italiani l'auto rimane un bene dai costi molto alti con incidenze economiche sempre più rilevanti nei bilanci familiari.
E nel mezzo della crisi si registrano nuovi aumenti di alcuni costi di gestione, soprattutto legati al parcheggio (+50%) e alle multe (+57%).
"Costi che hanno spinto verso nuove forme di mobilità diverse dall'auto a vantaggio anche del trasporto pubblico locale che rimane però incapace di rispondere alle aspettative dei cittadini" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Nel biennio 2007-2009, i costi di "gestione" dell'auto si sono ridotti da 3.339 a 3.306 euro annui (-0,9%). Ma visto che su questo dato influisce il minor uso, se ripartiamo la spesa annua per giorni di effettivo utilizzo e per chilometri percorsi "perveniamo ad un costo giornaliero di 13 euro in leggero rialzo rispetto al 2007 (12,3 euro) e ad un costo per chilometro identico a quello del 2007 (0,21 euro), sottolinea il rapporto Rapporto Automobile 2009 realizzato dall'ACI in collaborazione con Censis Servizi.
Da un'indagine dell'ADICO, "emerge che i consumatori, per contenere i maggiori costi di gestione dell'auto, nel 2008 hanno percorso mediamente 2 mila km in meno rispetto l'anno precedente".
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ADICO contro la privatizzazione dell'acqua
Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 17:46ADICO
ADICO contro la privatizzazione dell'acqua
Dal 2012, grazie alla legge 133/08 "recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività , la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" approvata ad agosto dal Parlamento la gestione del servizio idrico integrato in Italia sarà privatizzato. Da diritto acquisito, l'acqua diventa merce, prodotto commerciale soggetto alle regole del mercato.
"Un sistema idrico gestito da privati porta vantaggi solo ai soci privati; con scelte poco trasparenti in merito a piani industriali, bilanci e tariffe, con conseguenti aumenti delle bollette", dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini; che aggiunge:"non è un caso che il Comune di Parigi ha deciso la ripubblicizzazione dei servizi idrici; infatti dal 1 gennaio 2010 un Ente di diritto pubblico, nel cui comitato di gestione siederanno anche i rappresentanti dei lavoratori e degli utenti, gestirà l'intero ciclo dell'acqua della capitale francese".
"Ritengo incredibile una gestione dell'acqua messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti; è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese" dichiarano dalla segreteria dell'ADICO; "l'acqua è un bene supremo che nei prossimi anni rischierà sempre più scarseggiare, sia per i cambiamenti climatici, sia per l'incremento demografico".
Cassa integrazione: + 437%
Martedi 6 Ottobre 2009 alle 13:17ADICO
Cassa integrazione: a settembre + 437% in un anno
Nel mese di settembre il numero di ore di cassa integrazione autorizzate aumenta sia nei confronti del settembre 2008 (+437,05%), sia nei confronti del mese di agosto 2009 (+95,30%).
Lo comunica l'Inps aggiungendo che a livello congiunturale la cassa integrazione registra l'incremento più basso degli ultimi cinque anni.
Nel dettaglio, il mese di settembre ha fatto registrare richieste per 104,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 19,5 milioni del settembre 2008: poco più di 69 milioni di ore per la cassa ordinaria (cigo), 19,5 milioni di ore per la cassa straordinaria (cigs), e 16,2 milioni di ore per la cigs in deroga, che rappresenta il fattore di crescita più dinamico di tutto il sistema.
"Sono percentuali rilevanti, che prospettano una riduzione di spesa da parte delle famiglie di oltre 25 miliardi di Euro" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
"Le famiglie saranno costrette per risparmiare ridurre in primis i consumi, con conseguenze gravi sull'economia del nostro Paese", dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Il decoder: un ulteriore costo per i cittadini
Lunedi 5 Ottobre 2009 alle 15:00ADICO
Il decoder: un ulteriore costo per i cittadini
"Il passaggio al digitale terrestre rappresenta un costo notevole per i cittadini, letteralmente obbligati a comprare un decoder o un nuovo televisore in grado di ricevere la nuova tipologia di segnale" denunciano dalla segreteria ADICO.
Il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini propone che "il decoder per la visione dei canali in chiaro sul digitale terrestre, dovrebbe essere concesso gratuitamente a tutte le famiglie che sono in regola con il pagamento del canone della RAI".
Tra i contribuenti riteniamo siano soprattutto gli anziani a subire le maggiori ripercussioni, dato che è un sistema molto complicato, che non tutti sono in grado di comprendere.