Viaggiare low cost: una giungla tariffaria
Martedi 13 Ottobre 2009 alle 13:11 | non commentabile
 ADICO
"Viaggiare low cost in aereo significa imbattersi in una vera giungla tariffaria che ha come unico scopo quella di gonfiare il prezzo finale del biglietto" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Dagli 11 euro per un finestrino e i 40 per il sedile dell'uscita di sicurezza, per dire, sono un copyright della British Airways che dal 7 ottobre impone questo balzello a chiunque voglia scegliersi in anticipo il posto o desideri esser certo di sedersi accanto a moglie e figli. Ma è solo la punta dell'iceberg. La finanza creativa d'alta quota, con il traffico in calo del 7,5% nei primi otto mesi 2009, sta esplorando ogni giorno nuovi confini pur di spremere un po' di euro in più dai (pochi) passeggeri imbarcati.
"I biglietti aerei si trovano online a qualsiasi prezzo; ma una volta acquistati qualsiasi extra costa un occhio della testa", spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
A fare da apripista in questa inarrestabile escalation di sovrattasse sono stati gli americani. Primo obiettivo i bagagli: quasi tutte le compagnie Usa ormai chiedono 15 dollari per il primo collo imbarcato in stiva su una tratta domestica e 25 per il secondo.
Il vecchio continente, con un po' di riluttanza, sta per imboccare la stessa strada, con Iberia già pronta a imitare a breve i rivali a stelle e strisce.