L'Antitrust multa Sorgenia
Lunedi 26 Ottobre 2009 alle 09:44ADICOÂ
L'Antitrast multa Sorgenia per pratiche scorrette
Due multe per complessivi 350mila euro sono state decise dall'Antitrust nei confronti di Sorgenia, del gruppo Cir di Carlo De Benedetti, per pratiche commerciali scorrette. «Nei settori dell'energia elettrica e del gas - rileva l'Antitrust in una nota - sono state attivate forniture in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute dagli utenti. Ostacolato inoltre il diritto di recesso e sono state fornite informazioni ingannevoli».
L'istruttoria, avviata a seguito di numerose denunce arrivate anche al call center dell'Antitrust, ha accertato che «le due pratiche commerciali sarebbero state attuate attraverso l'attivazione di servizi di fornitura in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute come proprie dagli utenti».
Dalla documentazione raccolta dall'Autorità emerge che «in numerose occasioni, Sorgenia ha richiesto ai clienti il pagamento dei servizi di fornitura di energia o gas, pur avendo questi regolarmente esercitato il proprio diritto di recesso». Sempre secondo l'Antitrust, le pratiche commerciali di Sorgenia «sono particolarmente gravi perché hanno interessato un numero significativo di consumatori (in numero maggiore per l'energia elettrica, in misura più ridotta per la vendita di gas naturale) e sono state realizzate nella fase di liberalizzazione dei mercati in cui l'obbligo di completezza e chiarezza delle informazioni veicolate si presenta particolarmente stringente». Sorgenia, che si riserva di ricorrere contro la sanzione, afferma di aver mantenuto un atteggiamento di piena collaborazione nel corso del procedimento e ha manifestato la propria attenzione verso i clienti danneggiati attivandosi prontamente, una volta venuta a conoscenza delle pratiche scorrette, per riportarli con il precedente fornitore e garantire loro un'adeguata e soddisfacente compensazione.
In tempo di crisi si usa meno l'auto
Sabato 24 Ottobre 2009 alle 13:44Adico  Â
Da gennaio a settembre per effetto della crisi gli automobilisti italiani hanno ridotto del 3,5% i consumi di benzina e gasolio. Nello steso periodo, per effetto della diminuzione dei prezzi alla pompa, il calo della spesa per questi carburanti è sceso del 23% e rilevante è stato anche anche l'impatto sul gettito fiscale (-10%). E' quanto emerge da un'elaborazione condotta del Centro Studi Promotor (Csp) su dati del Ministero dello Sviluppo Economico (Ansa).
"Gli italiani usano l'auto un po' meno rispetto al passato per evitare di spendere troppo in questo periodo di crisi, ma i costi di gestione, come molti di noi ben sanno, rimangono elevati e i problemi sulle strade sono lampanti e sempre più gravi" denuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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Indagine ADICO sulle Rc auto
Sabato 24 Ottobre 2009 alle 08:00Adico   Â
Da un'indagine svolta dall'ADICO, risulta che il 67% dei consumatori non sfrutta affatto la concorrenzialità nel mondo dell'assicurazione Rc auto; oltre il 59% una volta stipulata una polizza assicurativa rimane fedele anche se non c'è più convenienza.
"L'unico rimedio per risparmiare sulla polizza è confrontare vari preventivi" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "tenendo conto non solo di quelli rilasciati dalle agenzie, ma anche di quelli on line".
Da un iniziativa di quattro ruote emerge che, analizzando l'offerta tariffaria per i sei profili più comuni in tutti i 107 capoluoghi di provincia italiani, l'importo medio è di 817 euro contro i 752 dell'edizione 2008, quindi con un aumento di 65 euro.
La tariffa più bassa in assoluto è quella chiesta da Genialloyd ad Aosta, con 175 euro per il profilo di un uomo di 40 anni che guida un'auto compatta 1.600 turbodiesel. All'opposto troviamo i 6.376 euro previsti da Zurich Connect a Caserta per un giovane di 24 anni con una monovolume 1.900 turbodiesel.
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L'importanza del posto fisso
Venerdi 23 Ottobre 2009 alle 14:08ADICO
L'importanza del posto fisso
"La dichiarazione del ministro dell'Economia, Tremonti di qualche giorno fa sull'importanza del posto fisso in Italia se si vuole un paese stabile ha scatenato discussione" ha scatenato le critiche di Confindustria, l'interesse dei sindacati e l'appoggio del premier, Berlusconi.
Veniamo da anni nei quali la flessibilità dei contratti di lavoro era assurta a dogma intoccabile, così come prima lo era il posto fisso. Riforme successive del mercato del lavoro hanno agito su quel fronte. Non si è fatto altrettanto, però, per riformare il sistema degli ammortizzatori sociali. Si è agito a senso unico, esasperando la prima e mortificando i secondi. Il risultato è stato quello di creare un'intera generazione di precari, senza capacità di spesa. La flessibilità del mercato del lavoro è diventata una risposta alla spietata concorrenza di paesi che possono permettersi costi di manodopera inimmaginabili per noi. Salvo poi scoprire che senza un posto fisso non si progetta, non si compra casa, non ci si sposa e non si fanno figli".
Chi è in difficoltà può sospendere il mutuo
Giovedi 22 Ottobre 2009 alle 13:43ADICO
Chi è in difficoltà potrà sospendere il mutuo
Finalmente l'Abi ha approvato il cosiddetto "Piano famiglie", dando mandato a Corrado Faissola, presidente dell'Associazione delle banche italiane di avviare le azioni necessarie a coordinare ed estendere le misure già in atto a sostegno dei rapporti di credito con le famiglie in difficoltà a seguito della crisi.
"In questo contesto una buona notizia per chi si trova impegnato nel pagamento di un mutuo ma allo stesso tempo sta subendo le conseguenze della crisi" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell'ADICO precisano che "l'Abi ha deciso di offrire la possibilità di sospendere il rimborso del mutuo per un tempo di 12 mesi alle famiglie disagiate, come nel caso di quelle che hanno visto la perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o a termine del contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato".
Altra importante novità del pacchetto, aggiunge Carlo Garofolini è "che potranno accedere alla sospensione tutti coloro che hanno cessato l'attività di lavoro autonomo o se si è verificata la morte di uno dei componenti il nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia".
Un provvedimento che sarà operativo da gennaio 2010, le banche che aderiranno potranno mettere a disposizione sul territorio un ulteriore efficace strumento di sostegno per le famiglie, spiega in una nota l'Abi.
Al mercato prezzi più vantaggiosi
Lunedi 19 Ottobre 2009 alle 18:51ADICO
Comprare frutta e verdura al mercato conviene
Non è vero che comprare frutta e verdura nei grandi supermercati sia sempre vantaggioso; anzi ai mercati rionali i costi sono decisamente più vantaggiosi. "Lo dice nientemeno che l'Antitrust, in occasione dell'11mo Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con lo Studio Ambrosetti" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini..
"Limitatamente ai prodotti ortofrutticoli - ha spiegato Carla Rabitti Bedogni, dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato -, l'indagine conoscitiva ha evidenziato come la Grande distribuzione organizzata non riesca ad utilizzare, a meno di non trovare fornitori di dimensioni e caratteristiche adeguate, gli stessi criteri di marketing di acquisto che utilizza per gli altri prodotti".
Ne derivano - aggiunge Rabitti Bedogni - costi di approvvigionamento più elevati e, dunque, un'offerta relativamente meno economica rispetto ai mercati rionali. "L'accorciamento della catena derivante dalla distribuzione diretta del produttore, come i mercati degli agricoltori, rappresenta un'alternativa concreta", ha incalzato nella sua relazione.
Secondo l'ultima indagine conoscitiva dell'Antitrust i prezzi per l'ortofrutta - precisa la Coldiretti - moltiplicano di tre volte dalla produzione al consumo e i ricarichi variano dal 77 per cento nel caso di filiera cortissima (acquisto diretto dal produttore da parte del distributore al dettaglio) al 103 per cento nel caso di un intermediario, al 290 per cento nel caso di due intermediari, al 294 per cento per la filiera lunga (presenza di 3 o 4 intermediari tra produttore e distributore finale).
"Frutta e verdura si sa, costano sempre un occhio della testa, al supermercato come al mercato rionale, per non parlare poi dei prezzi da amatore del piccolo fruttivendolo sotto casa, la convenienza è ovviamente sulla quantità , e bisogna quindi organizzarsi per portarsi a casa chili e chili di roba" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
50 mila questionari per lo scudo fiscale
Domenica 18 Ottobre 2009 alle 20:50
In questi giorni l'Agenzia delle Entrate sta inviando ad oltre 50 mila italiani che hanno riportato la residenza in Italia nel corso degli ultimi 5, un questionario che permetterà al Fisco di accertare se il contribuente ha ancora immobili, beni o conti bancari all'estero, non dichiarati al rientro nel BelPaese.
"Obiettivo delle raccomandate e' invogliare chi fosse ancora titubante ad aderire allo scudo fiscale" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini che aggiunge:"nel caso in cui venisse appurato che un contribuente riporta sul questionario una risposta falsa, per lui verrebbe a scattare infatti il divieto di aderire alla sanatoria e l'obbligo di pagare sanzioni pari al doppio della somma dovuta".
L'elenco di questi nominativi e' stato compilato grazie alla collaborazione tra l'Associazione Italiani residenti all'estero (Aire) e il Fisco, con un controllo incrociato dei dati.
Nella raccomandata inviata, il Fisco ha anche inserito un promemoria sulle modalità del rientro dei capitali detenuti all'estero. E', quindi, sottolineato che la possibilità di aderire allo scudo fiscale scade il 15 dicembre 2009. Un termine ultimo per il pagamento del 5% che molti considerano troppo ravvicinato vista la complessità dell'operazione, "ma che e' necessaria allo Stato per riempire le casse pubbliche" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Le stime per lo scudo, in effetti, sono ottimistiche: si parte da una base minima di un rientro di capitali per circa 100 miliardi di euro, fino ad arrivare ad un tetto massimo, forse esagerato, di 300 miliardi di euro.
Una manovra che, tuttavia, pone qualche dubbio per il direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni che lancia l'allarme sulle conseguenze dello scudo fiscale: "può avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro". E chiede interventi in funzione anticrisi a favore di famiglie e imprese: "E' necessaria la definizione immediata di interventi strutturali che assicurino nel medio termine il contenimento della spesa e del debito pubblico", mantenendo "nell'immediato il sostegno alle famiglie e alle imprese".
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Comitato vittime del tram
Domenica 18 Ottobre 2009 alle 14:42ADICO
Un comitato per raccogliere "le vittime della rotaia del tram". Guido Cecchinato è il figlio di Benito, l'uomo di 76 anni che il 23 settembre verso le 11 del mattino, si è incastrato con la ruota della sua bici elettrica all'interno della feritoia della rotaia, in zona Carpenedo, di fronte alla Coop, finendo a terra. Ieri mattina il figlio si è presentato dal legale dell'Adico Patrizia Tagliapietra, che seguirà la sua pratica e sporgerà denuncia al Comune chiedendo risarcimento danni. L'uomo nella caduta, si è completamente rotto il setto nasale, attualmente non riesce a piegare un piede oltre ad essere pieno di escoriazioni non ancora guarite. Per rimettersi ci vorrà ancora del tempo, il decorso non sarà breve. Il figlio è deciso ad andare fino in fondo, per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Ieri ha consegnato i primi referti medici all'avvocato. "La mia intenzione - spiega - è quella di creare un comitato che raggruppi chi ha avuto gli stessi problemi a causa della rotaia, per non disperdere le cause. Unendosi, si può certamente avere più forza e voce in capitolo. Anche perché - prosegue - le incongruenze sono molte. Pmv dice di aver distribuito e stampato 60mila volantini, ma non è certo un deterrente sufficiente. Così come non bastano i cartelli che segnalano il pericolo". Prosegue: "Lo spazio tra la rotaia e il marciapiede o la fermata rialzata, in alcuni tratti è davvero minimale e le biciclette lungo il tragitto sono costrette ad attraversare la piattaforma, esponendosi al rischio di cadere e farsi male" Chiarisce:"Il maggior gap inoltre, è la mancanza di pista ciclabile lungo via San Donà e non solo. Come farà la gente che gira in bici? L'intento non è certo quello di contrastare il tram, che oramai è un dato di fatto, ma mettere le persone in sicurezza, questo sì. E solo chi realizza il tram può sapere come fare". A breve sarà aperto un blog e non appena formato ufficialmente, il nuovo comitato andrà in piazza con un banchetto, per far sapere che chi è caduto, ha qualcuno a cui rivolgersi. La struttura logistica sarà fornita dall'Adico. "Stanti i fatti - spiega il presidente Carlo Garofolini - le cadute sono destinate ad aumentare, ecco perché far fronte contro il Comune unendo le forze. La mancanza di piste ciclabili adeguate in alcune strade è una grossa lacuna, senza contare che il problema si presenta anche per i ciclomotori: nonostante le ruote siano più grosse, perdere il controllo del motorino o dello scooter è facilissimo, specialmente con il suolo bagnato". La denuncia al Comune arriverà a breve e si aggiungerà a quelle già esistenti. Le prime cadute, sono avvenute in via Triestina. In via San Donà un ragazzino di 14 anni è rimasto gravemente ferito, qualche giorno fa una signora per scansare un mezzo degli operai che lavoravano al marciapiede, è volata dalla bici.
Continua a leggereEuroparlamento, italiani i più pagati
Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 17:43ADICO
Gli europarlamentari italiani i più pagati d'Europa
Gli europarlamentari italiani sono i politici più pagati d'Europa con stipendi medi da favola: oltre ventimila euro al mese.
Stipendi certificati da una ricerca promossa dal massmediologo Klaus Davi che ha calcolato lo stipendio medio mensile nell'ultimo anno, prendendo in esame i dati pubblicati di siti ufficiali dei parlamenti e governi dei principali Stati membri dell'Ue.
"Ecco i numeri e i dati che faranno parlare di scandali, lasciando irritati non poco i cittadini che intanto continuano a leggere su quotidiani e libri d'inchiesta di come, invece, i politici italiani con uno scranno europeo continuino a disertare le sedute e non conoscano le lingue" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini
Va comunque detto che questa cospicua busta paga viene contesa dai colleghi inglesi che guadagnano un poco di più: 20.760 euro lordi mensili, contro i 20.600 euro percepiti dagli italiani. Ma, calcolando il costo della vita molto più bassa in Italia che nel Regno Unito, il primato ritorna nel BelPaese. Seguono poi francesi che, grazie alle somme corrisposte per il pagamento degli assistenti, raggiungono una busta paga di 20.416 euro. Un importo, quest'ultimo, addirittura doppio rispetto ai rappresentati tedeschi, quarti in classifica con 10.729 euro. Sopra gli 8.000 euro percepiti mensilmente: irlandesi, olandesi e austriaci (rispettivamente con 8.615, 8.060 e 8.023 euro), seguiti da belgi (6.625 euro), spagnoli (4.945 euro) e finlandesi (4.350 euro). Fanalino di coda dell'Unione sono i membri del governo portoghese e quello lituano con 3.707 euro e 3.139 euro.
Da oggi al via l'Arbitrio bancario
Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 13:25ADICO
Da oggi al via l'"Arbitrio bancario"
Da oggi l'Arbitro bancario finanziario (Abf) prendera' il posto dell'Ombudsman dell'Associazione bancaria italiana e si occupera' delle controversie che riguardano le operazioni fino a 100.000 euro per le attivita' bancarie, come i conti correnti, i mutui, i confidi, i prestiti personali, le carte di credito (anche revolving) o la cessione del quinto; "una rivoluzione a tutto vantaggio dei clienti" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
"In base a questo regolamento le controversie possono essere presentate da tutti i clienti di banche e intermediari finanziari, senza l'assistenza di un avvocato, per questioni relative a operazioni o comportamenti avvenuti a partire dal 1° gennaio 2007" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO. Escluse, quindi, quelle che sono state già sottoposte all'autorità giudiziaria.
"Il ricorso non può più essere proposto se sono trascorsi oltre 12 mesi dalla presentazione del reclamo alla banca" - continua Carlo Garofolini - ."restano fuori anche le questioni riguardanti servizi e attività d'investimento (azioni, obbligazioni, derivati), che sono di competenza del sistema di conciliazione e arbitrato della Consob.
Per ultimo "ricordarsi che prima di rivolgersi all'Arbitro, il cliente deve tentare di risolvere il problema con l'istituto di credito, presentando un reclamo; dopodiché la banca ha 30 giorni per rispondere, e se questo non succede o la risposta e' insoddisfacente il cliente puo' allora ricorrere all'Abf attraverso il sito www.arbitrobancariofinanziario.it o nelle filiali di Bankitalia versando un contributo spese di 20 euro, che sarà poi rimborsato dalla banca se il ricorso e' accolto".
Altra grande novità riguarda la composizione dell'organismo. Se l'Ombudsman era composto da membri nominati dalle banche stesse, d'ora in poi il presidente del nuovo organismo, composto in tutto da cinque persone, sara' scelto invece dalla Banca d'Italia che avra' anche il compito di nominare altri due componenti.
Gli altri partecipanti saranno invece designati rispettivamente uno dagli intermediari e uno dalle associazioni di tutela dei consumatori. Il presidente restera' in carica cinque anni, rinnovabili per una sola volta, gli altri solo tre.
Saranno, infine, tre i collegi giudicanti: Milano, Roma e Napoli, competenti per i ricorsi presentati dai clienti con domicili, rispettivamente, nelle Regioni del Nord, Centro e Sud Italia.