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Pochi italiani conoscono le fonti rinnovabili

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 11 Ottobre 2009 alle 21:59 | non commentabile

ADICO

Solo il 30% degli italiani conoscono le fonti rinnovabili

Gli italiani continuano a non conoscere le fonti di energia rinnovabili. Puntare su sole, vento, acqua, biomasse e calore del sottosuolo è molto semplice sulla carta, ma sempre più complicato nella realtà. Infatti, nonostante queste fonti energetiche possono rappresentare una straordinaria occasione per ridurre la dipendenza dalle importazioni di greggio e un'ottima opportunità per rinnovare e recuperare edifici che consumano troppa energia, caldi d'estate e freddi d'inverno, poi la strada da seguire per la loro valorizzazione si interrompe a causa di un muro di ignoranza, ovvero di non conoscenza.
Così come emerge dalla ricerca "Enti locali e cittadini di fronte alle rinnovabili" condotta dall'Istituto Format per conto di Somedia e presentata al convegno "Energetica. Per un futuro sostenibile".
In particolare, analizzando il gradimento del livello di conoscenza si scopre che per nessuna fonte rinnovabile si arriva al 30% degli intervistati. Numeri alla mano, solo il 26,4% del campione intervistato afferma di conoscere "molto bene" l'energia solare fotovoltaica, il 17,1% l'energia solare termica, il 26,6% quella eolica, il 12,3% l'energia da biomasse, il 7,5% l'energia dalle onde del mare, il 10,8% la geotermia il 6,3% il mini-idroelettrico.
"Mentre sul fronte dell'energia nucleare il senso comune è lampante: gli italiani non vogliono nemmeno prendere in considerazione l'idea di produrre energia con tecnologia nucleare" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla ricerca, emerge comunque un fattore positivo: gli italiani dimostrano di conoscere le reali potenzialità delle rinnovabili e del loro impatto ambientale. Nella classifica stilata in proposito, al primo posto si collocano solare e fotovoltaico (48,6%). Segue l'eolico (25,9%), il solare termico (17,3%), le biomasse (2,6%), le onde del mare (3,3%), la geotermia (1,3%) e il mini-idroelettrico (1%).
"Intanto corre l'Italia del fotovoltaico anche grazie ai nuovi incentivi applicati agli impianti con il meccanismo del "conto energia" che remunera tutta l'elettricità prodotta con una tariffa agevolata" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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