Quotidiano | Categorie: Nessuna categoria

il 47% non sa proteggersi su internet

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Ottobre 2009 alle 12:01 | non commentabile

ADICO

il 47% non sa come proteggere la propria identità

Per chi naviga in internet il rischio più concreto è quello di incappare in una frode creditizia. Il metodo più utilizzato per spillare soldi a tradimento è il furto d'identità, che si realizza quando un hacker riesce ad ottenere abbastanza informazioni personali per compiere atti criminali, comprare un'auto nuova di zecca, ottenere prestazioni sanitarie che non gli spetterebbero. Tutto a nostro nome e con i nostri soldi.
La minaccia è più che concreta, visto che l'Italia è il secondo paese in Europa per furti d'identità subito dopo il Regno Unito (dati Eurobarometro). Nel 2006, i tentativi di frode creditizia sono stati 17.000 per un totale di 80 milioni di euro.
Facebook, MySpace, Badoo, LinkedIn, i social network più frequentati possono trasformarsi in miniere d'oro anche per gli hacker meno smaliziati.
"Siti così popolati - dice Carlo Garofolini, presidente dell' ADICO - sono le piattaforme preferite da chi è alla ricerca di un'identità da rubare. Il consiglio è quello di immettere meno dati possibile sul proprio profilo".
"Dal nome, il cognome, il luogo e la data di nascita è già possibile ricostruire un codice fiscale, perciò evitare tutte quelle applicazioni che permettono agli altri utenti di farci gli auguri nel giorno del nostro compleanno" conclude Carlo Garofolini.
Da una semplice indagine svolta dall'ADICO è emerso che "il 47% dei consumatori non ha idea di come proteggere la propria identità".

Leggi tutti gli articoli su: Adico, Internet, privacy





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network