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Un Laghetto di cemento, da VicenzaPiù n. 211

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 10 Aprile 2011 alle 11:53 | 0 commenti

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600 ( seicento!) nuovi appartamenti, duemila ( 2.000!) persone in più. Nessuno lo sa, nessuno ne parla. Neanche il parroco? Eppure c'è lo stesso cemento della Ederle 2!

Gli abitanti di Laghetto, si sa, da anni non dormono sonni tranquillissimi. Da tempo infatti incombe su di loro un fantasma, il PP10. Lo sanno tutti cos'è , in quartiere. Solo che pensavano, quel fantasma, di averlo almeno temporaneamente scacciato (qui la Photo gallery VicenzaPiù). I vicentini nel 2008 hanno eletto sindaco Achille Variati, un'amministrazione di sinistra, composta di molti di quegli onest'uomini che avevano sacramentato contro Hüllweck, il cementificatore.

E poi all'Ipab, uno dei proprietari di terreni di quell'area, al posto di Meridio è andato nientemeno che Giovanni Rolando, ex Pci, ex pidiessino, ex diessino, ora variatiano di ferro, uno che ha pasteggiato a pane e gazebi, uno che ha guidato marce, volantinato, predicato notte e giorno per la pace, per il verde, contro il traffico, la guerra e il cemento. E per i diritti dei cittadini, che vanno informati sempre e comunque. La trasparenza prima di ogni altra cosa. E infatti la Giunta Variati, coerente con le promesse elettorali, ritirò la famigerata delibera di Hüllweck e Zocca. Non se ne farà niente, assicurò Lazzari, l'assessora all'urbanistica. Non è giusto, sentenziò. Hanno avuto il Dal Molin, avranno la Tangenziale Nord, non possiamo caricare gli abitanti del Laghetto con un nuovo massiccio insediamento abitativo. Al massimo, tanto per gradire, una manciata di alloggi di edilizia economica e popolare, così, tanto per non perdere i soldi della Regione. "No - disse Ciro Asproso a nome del Comitato di Laghetto - Neanche questo vogliamo. Si usino le case sfitte e invendute. No all'ulteriore dissipazione del territorio, si al ricupero del patrimonio edilizio esistente". E invece, udite udite! Alla faccia di Asproso e dei suoi Comitati, si sta preparando qualcosa di grosso. Nessuno ne parla. Nessuno sa niente. Certo, i consiglieri comunali di maggioranza non possono non sapere. Gli assessori ancor meno. I capigruppo poi. Formisano e Appoggi è normale, è ovvio che sappiano. Tutti muti, tutti silenti. Alla faccia della trasparenza. Il primo che parla non sarà ricandidato. Udite, udite! Nei prossimi giorni è prevista la firma di un accordo tra l'amministrazione comunale e i proprietari delle aree di Laghetto, sì, proprio quelle del famigerato PP10. Il fantasma ritorna, e questa volta sì che fa paura. Perché adesso non ci sono più quelli di sinistra che possono fermarlo. No, sono loro che decidono. Sono loro che firmano! Si parla di qualcosa come 225.000 (duecentoventicinquemila!) metri quadrati, un'area che da via Sant'Antonino arriva a via Lago di Como e via dei laghi. Si potrà costruire qualcosa come 600 ( seicento!) nuovi appartamenti, circa la metà di tutte le abitazioni già esistenti a Laghetto. Duemila ( 2.000!) persone in più, se tutto va bene e non si esagererà. Se poi arriveranno famiglie numerose, crescete, crescete... Sì, sì, per carità, ci sono anche i cosiddetti aspetti positivi. E' previsto un supermercato da 1.800 mq. In sostituzione di quello esistente. Si darà una sistematina al bocciodromo. Ci sarà una residenza sanitaria assistita aperta a tutta la città e quindi il quartiere avrà nuova vita e nuovi frequentatori. Ci saranno anche tre case famiglia la cui destinazione è facilmente immaginabile. E strade e marciapiedi e lampioni e tutto quello che esige la costruzione di un nuovo grande quartiere. Tutte cose belle, ammirevoli, di cui gli attuali abitanti del Laghetto andranno giustamente orgogliosi, specie quando avranno accolto fra le loro fila una nuova famiglia ogni due vecchie. Ma se le cose stanno così, perché non se ne parla? Perché i cittadini non devono sapere quale sarà il futuro del proprio quartiere? Il sindaco Variati voleva, giustamente, che fossero i vicentini a decidere se doveva essere costruita la base americana al Dal Molin. Perché adesso non interpella almeno i suoi concittadini di Laghetto su questi nuovi mastodontici progetti che li riguardano e che sono della stessa dimensione della Ederle 2? Suppergiù. Altre due domande ci poniamo. E' possibile che il cattolico Variati, il devoto Achille non ne abbia parlato con il Parroco? E se il Parroco sa, è possibile che non ne parli a nessuno? C'è inoltre, Giovanni Rolando, l'intrepido difensore degli umili e degli oppressi, l'accusatore pubblico di Hüllweck il cementificatore. Possibile che accetti di concedere i terreni dell'Ipab così, senza fiatare, di nascosto, come un carbonaro, proprio lui che nei gazebi chiedeva democrazia, ancora democrazia e trasparenza? Noi non sappiamo rispondere a queste domande. Si faccia avanti chi sa rispondere. Per parte nostra promettiamo: nel prossimo numero porremo altre domande e daremo qualche risposta. E magari, se ci riusciremo, andremo a vedere chi c'è dietro questa bella operazione ....


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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