Quotidiano | Categorie: Politica

Sinistre contro, ma con prove di dialogo

Di Guido Gasparin Giovedi 14 Febbraio 2013 alle 22:26 | 2 commenti

ArticleImage

Voto utile, Napolitano, Monti, scandalo in Finmeccanica e le divisioni all’interno della sinistra che un tempo si riconosceva compatta nel PCI: molti i temi su cui si è discusso giovedì 14 febbraio nel corso della seconda tavola rotonda organizzata da VicenzaPiù in vista delle prossime elezioni politiche.

Al Caffè Garibaldi di Vicenza, moderati dal direttore Giovanni Coviello, si sono confrontati gli esponenti di Rivoluzione Civile e di Sinistra Ecologia e Libertà: per RC, che corre da sola sostenendo il candidato premier Antonio Ingroia, erano presenti Roberto Soffritti (ex sindaco di Ferrara, componente della segreteria nazionale del Partito dei Comunisti Italiani e n° 3 nella lista per la Camera di Veneto 1, Liguria e Calabria), Giuliano Ezzelini Storti (segretario provinciale di Rifondazione Comunista, n° 10 nella lista Veneto 1 per la Camera) e Giorgio Langella (segretario regionale PdCI-FdS); per Sel, coalizzata con il PD e il Centro Democratico di Tabacci, Oscar Mancini (ex sindacalista Cgil, n. 6 nella lista per la Camera Veneto 1) e Davide Vittorelli (coordinatore di Vicenza del partito).

Ma andiamo con ordine, partendo dalla prima domanda posta dal direttore Coviello e ricordando che è stato pubblicato, come per ogni serata, il video completo diviso in più sezioni.

 

Il voto utile, invocato per sconfiggere Berlusconi, è una cosa positiva o negativa e per chi?

Mancini: E’ importante perché una vittoria larga del centrosinistra potrà produrre un’alleanza europea con la Francia di Hollande e in futuro, se dovessero imporsi i socialdemocratici, con la Germania. Per allontanare lo spettro di Berlusconi occorre vincere anche in Lombardia con Ambrosoli, quindi è importante votare l’alleanza di centrosinistra

Soffritti: L’obiettivo principale è fermare la deriva iniziata con il governo Monti. La vera sinistra deve innanzitutto tornare in Parlamento, per poi eventualmente aprire una discussione con il PD.

Ezzelini Storti: Penso che Vendola abbia fatto un errore strategico nell’allearsi con il PD. Noi chiediamo la coerenza politica. Sono curioso di vedere come si comporterà Sel dopo che il PD, ad elezioni concluse, avrà stretto l’accordo con Monti.

Vittorelli: Sel si comporta a livello nazionale come si è comportata negli enti locali, alleandosi con il PD e vincendo. L’anomalia, in un contesto europeo, sarebbe rimanere fuori da un’alleanza di centrosinistra. L’abbiamo proposta anche a Variati, ma lui ci ha risposto picche.

Langella: Il voto utile fu invocato anche da Veltroni, che fallì miseramente. Allora trionfò la destra e la sinistra fu espulsa dal Parlamento. Siamo divisi da Sel per via di un ostracismo: Ingroia ha chiesto di parlare con il PD dei contenuti, ma le porte del dialogo, non certo da parte nostra, erano già chiuse. Serve un ritorno ad una sinistra compatta, che possa dialogare con il PD da una posizione di forza.

 

La seconda questione posta sul tavolo è stato il rapporto tra il comunista di vecchia data Giorgio Napolitano, ora presidente della repubblica, e il premier Monti. Napolitano, ha ricordato il direttore di VicenzaPiù, appoggiò l'invasione sovietica dell'Ugheria nel 1956, fu "contestato" da una troupe di una tv tedesca, contro la quale reagì invocando l'intervento della polizia, per aver usufruito di un rimborso di 800 euro per un biglietto aereo costatone meno di 100 quando aveva incarichi in Europa, ma soprattutto ma messo in atto "un colpo di stato democratico" nominando premier Monti e assicurando che il professore, una volta assolto il suo compito, non sarebbe entrato in politica ...

Mancini: Non ero, né potevo essere, in Piazza contro l'intervento sovietico in Ungheria in quanto quei fatti accaddero nel 1956 e avendo allora otto anni non posso neppure ricordare le posizioni che allora furono assunte da Napolitano, che comunque mi sono note. Ma il 20 e21 agosto del 1968 ero in Piazza contro l'invasione sovietica della Cecoslovaccia che avvenne nel corso di quella tragica notte che soffocò la primavera di Praga. Del governo uscente penso tutto il male possibile, perché siamo tornati al capitalismo selvaggio e al liberismo più sfrenato, che creano disoccupazione e l’aggravamento delle condizioni delle masse popolari.

Langella: Napolitano non gode della mia simpatia, perché quando è caduto Berlusconi c’era la possibilità di dare una svolta politica andando subito alle elezioni. La nomina a senatore a vita di Monti ha fatto nascere questo Governo, che noi osteggiamo.

Soffritti: Ricordo che nel PCI Napolitano era a capo della corrente migliorista che si opponeva a Berlinguer. Scegliendo Monti ha scelto i poteri forti dell’Europa, dimostrando di non essere incoerente, perché ha sempre agito in questo modo.

 

Confronto sulla stessa linea invece sul caso delle presunte tangenti in Finmeccanica giudicate come “utili” da Silvio Berlusconi in quanto “prassi internazionale” per stare in quel tipo di mercato

Soffritti: Non possiamo nasconderci che le assegnazioni di queste commesse seguano certe vie. Uno degli obiettivi principali è, quindi, l’introduzione nel codice penale del reato del falso in bilancio. A quel punto le aziende avrebbero l’obbligo della massima trasparenza nella stesura dei rendiconti economici e ogni cosa sarebbe più chiara.

Mancini: La corruzione è entrata nel sistema che una volta era quello delle partecipazioni statali. È un errore privatizzare tutti i settori e i risultati si vedono.

 

Ma perché Sel si trova da una parte e Rivoluzione Civile dall’altra, se poi i valori di fondo sono condivisi? E cosa non convince del Partito Democratico?

Mancini: Riteniamo che un vero cambiamento a prescindere dai numeri del PD non sia realizzabile. Anch’io avrei voluto che tutta la sinistra fosse entrata nella coalizione, ma ricordiamoci che è stata proprio Sel ad impedire l’alleanza del PD con Casini e con Monti. Tra Bersani e Monti, a mio parere, si sta aprendo un fossato che si allargherà sempre di più. Auspico una collaborazione con RC in Parlamento.

Ezzelini Storti: Il patto Italia Bene Comune stretto tra gli alleati del centrosinistra stabilisce che le decisioni saranno prese a maggioranza. Avendo il PD la maggioranza, non penso che Sel avrà le mani libere. Noi non vogliamo essere la sinistra residuale, ma una vera alternativa di governo, libera e senza vincoli. Ritengo poi che il PD sia un partito già spaccato al suo interno, vedi il grande consenso ottenuto da Renzi alle primarie.

Langella: Perché la coalizione di centrosinistra ha rifiutato il confronto con Ingroia e non ha accettato un dialogo sui contenuti? Semplicemente perché era già stato deciso che la cosiddetta sinistra massimalista dovesse rimanere fuori dall’alleanza.

Vittorelli: Il PD soffre ancora i postumi della fusione tra i DS e la Margherita, ma la componente popolare si sta via via assottigliando e altri esponenti si stanno spostando verso destra. Noi abbiamo il merito e l’obiettivo di spostare la coalizione verso sinistra.

Soffritti: IL PD è nato da una fusione a freddo dei gruppi dirigenti allo scopo di raggiungere obiettivi politici e in più, a complicare ulteriormente le cose, in Italia abbiamo il Vaticano.

 

Per la discussione in sala rimandiamo al video


Commenti

Oscar Mancini
Inviato Venerdi 15 Febbraio 2013 alle 00:09

Probabilmente la fretta nel redigere il resoconto con tempestività ha prodotto qualche confusione di data. Il 20 giugno del 1968 non ero, ne potevo essere, in Piazza contro l'intervento sovietico in Ungheria in quanto quei fatti accaddero nel 1956 e avendo allora otto anni non posso neppure ricordare le posizioni che allora furono assunte da Napolitano, che comunque mi sono note. Confermo invece che il 20/21 agosto del 1968 ero in Piazza contro l'invasione sovietica della Cecoslovaccia che avvenne nel corso di quella tragica notte che soffocò la primavera di Praga.
Inviato Venerdi 15 Febbraio 2013 alle 07:55

Ringraziamo l'attento Oscar Mancini e ci scusiamo della svista: non volevamo invecchiarlo di certo. Abbiamo provveduto, quindi, a modificare il testo grazie al "nostro lettore" Oscar...
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network