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Non cali il silenzio su oltre 100 morti sul lavoro: processo Marlane Marzotto dal 24

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Giugno 2011 alle 22:35 | 0 commenti

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Giorgio Langella, PdCI, FdS - Il 24 giugno si terrà al tribunale di Paola la prima vera udienza del processo "Marlane-Marzotto" (guarda qui il video). Come spesso abbiamo scritto questo è un processo che non ha il dovuto risalto. I capi di imputazione sono gravissimi: omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro ambientale. Di questi reati sono accusati a vario titolo i massimi dirigenti della Marlane, della Lanerossi e della Marzotto. Ben oltre 100 sono gli operai deceduti o che sono ammalati di cancro.

Una strage vera e propria come tante altre che avvengono nel nostro paese dove gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali sono considerate "inevitabili fatalità". In quello che è successo alla Marlane di Praia a Mare, ma anche alla Tricom di Tezze sul Brenta (a proposito, sabato 25 giugno ci sarà a Bassano una manifestazione di protesta per la scandalosa recente sentenza che ha assolto tutti gli imputati perché "il fatto non sussiste" decretando che la morte degli operai fu dovuta al vizio del fumo), la "fatalità" non c'entra nulla. C'entra invece la spasmodica ricerca del guadagno non importa come. È per questo che la sicurezza sul lavoro viene considerata un ostacolo e un costo da tagliare. Tanto quella che si rischia è la vita di chi lavora e questo poco importa a chi ha come unico obiettivo il profitto.
Gli avvocati di parte civile del processo Marlane hanno chiesto di trasformare l'imputazione di omicidio colposo in omicidio volontario, così come è successo nel processo Thyssen di Torino. Hanno ragione. Anche per evitare che tutto vada in prescrizione.

Noi diamo tutta la solidarietà a chi ha continuato a lottare per avere giustizia e continua a farlo. Ci stringiamo in un virtuale abbraccio ai lavoratori della Marlane e alle loro famiglie. Non si può restare indifferenti. Chiediamo a tutti i democratici vicentini di abbattere la coltre di silenzio che copre queste stragi e di lottare perché giustizia alfine venga fatta. Per i lavoratori della Marlane come per quelli della Tricom e di tutti i luoghi di lavoro dove viene calpestato il diritto costituzionale di un lavoro dignitoso, giustamente retribuito e sicuro.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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