Video censurato della Marlane Marzotto, Langella: non si può cancellare la memoria di un dramma
Domenica 7 Maggio 2017 alle 11:11
Caro direttore, ho letto l'articolo sulla cancellazione del video sulla Marlane Marzotto. Direi che ogni notizia sulla Marlane Marzotto (così come quelle sulla sicurezza nel lavoro e del lavoro) è sparita o in via di sparizione dagli organi di informazione. Prima il muro di gomma, adesso il colpo di spugna. Eppure a Praia a Mare sono morte decine di lavoratrici e lavoratori, c'è stato inquinamento, le regole di sicurezza rendevano precaria la vita stessa di chi lavorava in quello stabilimento e di chi ci viveva vicino. Questa è la convinzione di chi ha seguito e segue (con estrema difficoltà vista l'inesistenza di notizie) la storia di quella fabbrica, anche se, forse, nulla si potrebbe dire visto che nessuno è stato giudicato colpevole di niente.
Continua a leggereInaccessibile o cancellato il video servizio di Crash su Rai 3 sulla Marlane Marzotto: "La fabbrica dei veleni"... censurata
Sabato 6 Maggio 2017 alle 20:15
Pubblicato il 30 dicembre 2011, aggiornato il 6 maggio 2017. «Mentre stamattina (30 dicembre 2011) sta per iniziare e, speriamo, per proseguire l'infinita prima udienza al Tribunale di Paola (Cs) del processo per gli oltre 100 morti della Marlane Marzotto, pubblichiamo qui il link alla trasmissione Crash di Rai 3, l'unica di fatto a livello nazionale che, sia pure in ore notturne, ha pubblicato un servizio approfondito sulla tragedia che ad oggi non trova non solo i responsabili ma neanche chi voglia sottoporsi al giusto esame di un tribunale». Così scrivevamo il 30 dicembre linkando all'unica trasmissione dedicata al livello nazionale al dramma della Marlane Marzotto. Ma quel link porta nel nulla dell'archivio (cancellato?) di Rai 3, per cui eccovi il video caricato e salvato su Youtube. Per non dimenticare anche quello che viene censurato!...
Continua a leggereCorVeneto: Popolare di Marostica, ex vertici a processo per l’acquisizione di Banca Treviso
Venerdi 11 Novembre 2016 alle 09:30
Banca Popolare di Marostica e bilanci che sarebbero stati «ritoccati» per tre anni, con l’iscrizione di valori sovrastimati, complice l’acquisizione di Banca di Treviso. Andranno a processo a gennaio gli ex vertici e l’istituto di credito stesso, nel frattempo acquisito dall’altoatesina Volksbank, per rispondere dell’accusa di false comunicazioni sociali relative ai bilanci 2011 e 2012 (già prescritte quelle 2010, quelle dell’anno successivo sono a rischio). Lo ha deciso ieri il giudice Roberto Venditti per i dodici indagati (undici persone fisiche più la banca).
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Il vicentino Paolo Scaroni favorito nella corsa al vertice dell'Ilva
Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 07:49
Lo Stato italiano non ha protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto dalle emissioni nocive dello stabilimento siderurgico Ilva. È l’accusa per la quale la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha messo formalmente sotto processo l’Italia ritenendo che vi siano i presupposti per aprire un procedimento contro Roma. In due distinti ricorsi presentati tra il 2013 e il 2015, i cittadini che vivono a Taranto e nei Comuni limitrofi, guidati da Lina Ambrogi Melle, ambientalista appena entrata nel Consiglio comunale ionico, si sono rivolti alla Corte europea per denunciare l’atteggiamento delle autorità statali, regionali e locali colpevoli di non aver adottato misure idonee a combattere l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque provocato dallo stabilimento siderurgico, ma anche di aver varato una serie di decreti cosiddetti “salva Ilva†con l’obiettivo di permettere alla fabbrica di continuare a produrre e quindi a inquinare addirittura sotto la gestione dello Stato. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo
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Il vicentino Paolo Scaroni favorito nella corsa al vertice dell'Ilva
Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 07:39
Lo Stato italiano non ha protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto dalle emissioni nocive dello stabilimento siderurgico Ilva. È l’accusa per la quale la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha messo formalmente sotto processo l’Italia ritenendo che vi siano i presupposti per aprire un procedimento contro Roma. In due distinti ricorsi presentati tra il 2013 e il 2015, i cittadini che vivono a Taranto e nei Comuni limitrofi, guidati da Lina Ambrogi Melle, ambientalista appena entrata nel Consiglio comunale ionico, si sono rivolti alla Corte europea per denunciare l’atteggiamento delle autorità statali, regionali e locali colpevoli di non aver adottato misure idonee a combattere l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque provocato dallo stabilimento siderurgico, ma anche di aver varato una serie di decreti cosiddetti “salva Ilva†con l’obiettivo di permettere alla fabbrica di continuare a produrre e quindi a inquinare addirittura sotto la gestione dello Stato.
Continua a leggereProcesso My Air.com, i sindacati: "Comportamenti improntati a farla franca"
Venerdi 5 Giugno 2015 alle 18:45
Si è svolta in Tribunale (Corte penale) a Vicenza per l'intera giornata di oggi la diciottesima udienza riguardante il processo My Air.com. Nel corso dell'udienza odierna si è proceduto all'esame di 9 testimoni della difesa di Luigi Agnolin: rappresentanti di Banche - Unicredit e Veneto Banca - Aeroporti, un ex dipendente e la figlia di Agnolin. I testimoni hanno riferito fatti e circostanze "che possiamo definire ininfluenti ai fini del processo", sottolinea la La Segreteria FILT CGIL Veneto e Vicenza, presenti in aula per esercitare il diritto costituzionale e legislativo di tutela degli interessi dei lavoratori e degli utenti della fallita compagnia aerea.
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Vicenza Calcio: processo penale per Iva non pagata. Il GdV: reato veniale, non aveva i soldi
Martedi 12 Maggio 2015 alle 23:32
«Dario e Sergio Cassingena, con Cristallini e Cunico (tutti membri del Cda del Vicenza calcio all'epoca dei fatti contestati, ndr), dovranno difendersi dall´accusa di evasione fiscale per non aver rispettato le scadenze tributarie»: questo è il sommario odierno dell'articolo, che, a firma Diego Neri, l'esperto cronista di giudiziaria de Il Giornale di Vicenza, sotto il titolo «Iva non pagata: dirigenti a processo», racconta già dall'occhiello che «L'Agenzia delle entrate ha scoperto che non erano stati versati quasi 2,3 milioni di euro relativi all´anno d'imposta 2011» (foto da Il Giornale di Vicenza).
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Stabilimento Marzotto, inchiesta anche a Vicenza per Schio
Sabato 20 Dicembre 2014 alle 10:41
Dopo la sentenza assolutoria di Pietro Marzotto & c. per i 107 morti della Marlane Marzotto di Praia a Mare, sentenza che segue quelle analoghe per la Eternit e per l'inquinamento Montedison, la collega Giulia Zanfino, la prima a "strappare" spazi, sia pure nottruni, su Crash di Rai 3 per un'inchiesta sulla fabbrica tessile del conte, che intorno a sè ora ha anche un territorio inquinato, ha prodotto per Repubblica Tv un servizio sullo stabilimento Marzotto di Schio su cui anche la magistratura di Vicenza ha dovuto aprire un'inchiesta.
Continua a leggereProcesso My Air: settima udienza al tribunale di Vicenza
Lunedi 10 Novembre 2014 alle 11:18
Riceviamo da Filt Cgil Veneto e Vicenza e pubblichiamo
Si è svolta in Tribunale ( Corte penale) a Vicenza per l'intera giornata di venerdì 7 novembre 2014 la settima udienza riguardante il processo My Air. Com. Nel corso della seduta sono stati esaminati il curatore di Mygo, rag. Sbalchiero, e la teste Carrara, preposta all'amministrazione contabile della società . Il tempo che scorre ( oltre 5 anni dalla crisi disastrosa del vettore aereo) rende sempre problematico il rinverdimento dei ricordi dei testi soprattutto quando si tratta di fatti e circostanze lontane.
Continua a leggereProcesso My Air, ammessi come parte civile al processo la Cgil, la Filt e i lavoratori
Venerdi 3 Maggio 2013 alle 20:35
Filt regionale, Cgil Vicenza - Si è tenuta oggi, venerdì 3 maggio 2013, la seconda udienza preliminare del processo ai 30 indagati My Air.com. La prima parte della udienza è stata concentrata sulla richiesta degli avvocati difensori degli imputati di opposizione alla costituzione di parte civile da parte della CGIL di Vicenza e della FILT CGIL Veneto e dei lavoratori dipendenti delle varie società del gruppo. Il Gip dopo la sospensione, per esaminare la richiesta, ha letto il provvedimento che ammette come parte civile al processo la CGIL di Vicenza, la FILT CGIL del Veneto, i lavoratori dipendenti.
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