Video censurato della Marlane Marzotto, Langella: non si può cancellare la memoria di un dramma
Domenica 7 Maggio 2017 alle 11:11 | 0 commenti
Caro direttore, ho letto l'articolo sulla cancellazione del video sulla Marlane Marzotto. Direi che ogni notizia sulla Marlane Marzotto (così come quelle sulla sicurezza nel lavoro e del lavoro) è sparita o in via di sparizione dagli organi di informazione. Prima il muro di gomma, adesso il colpo di spugna. Eppure a Praia a Mare sono morte decine di lavoratrici e lavoratori, c'è stato inquinamento, le regole di sicurezza rendevano precaria la vita stessa di chi lavorava in quello stabilimento e di chi ci viveva vicino. Questa è la convinzione di chi ha seguito e segue (con estrema difficoltà vista l'inesistenza di notizie) la storia di quella fabbrica, anche se, forse, nulla si potrebbe dire visto che nessuno è stato giudicato colpevole di niente.
In pratica alla Marlane non è successo niente e questo niente viene "garantito" dal silenzio degli organi di informazione (tranne qualcuno come VicenzaPiù) e delle organizzazioni politiche (tranne qualcuno come il PCI).
Ringrazio, quindi, VicenzaPiù per mantenere viva la questione Marlane-Marzotto. Ormai siamo in pochi a fare questo. Altri sono più attenti (e intenti) alle questioni interne a questo o quel partito, alle correnti, al fatto di come è vestito il tale o l'altro tizio. Alle grida che avvengono nelle varie trasmissioni televisive. In questo periodo per dimostrare chi ha l'arma più efficace per farsi giustizia da sè.
Bisogna comunque avere memoria, coltivarla, insistere per ottenere verità e giustizia (vera) per quanto è successo alla Marlane Marzotto.
Giorgio Langella
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