Parco della Pace, associazioni pronte ad occupare: “non vogliamo Disneyland o Expo per Vicenza”
Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 17:58 | 2 commenti
Presidio davanti all'ingresso dell'aeroporto civile Dal Molin in viale Sant'Antonino a Vicenza (nella foto i cartelli e il tanko di cartone con un fiore nel cannone) per protestare contro la nuova proposta progettuale emersa sul Parco della Pace che secondo i rappresentanti di undici associazioni vicentine si discosta in modo sostanziale dalle linee del bando di progettazione. Come abbiamo anticipato metà associazioni del Tavolo della partecipazione sul Parco della Pace hanno deciso di auto sospendersi dopo le notizie uscite nei giorni scorsi sul quotidiano cartaceo locale.
“Le modifiche al progetto le abbiamo apprese per la prima volta dalla stampa - spiega Cinzia Bottene, portavoce delle associazioni unite nella protesta - Il Tavolo della partecipazione è stato istituito nel marzo 2013 tramite delibera consiliare ed è obbligatorio secondo regolamento raccogliere il suo parere: questo nuovo progetto non rispetta le linee guida del tavolo e non siamo stati informati, il nuovo team di progettisti non sa di cosa parla e dove si trova, vorrebbe portare una Disneyland o un Expo per Vicenzaâ€.
“Viene totalmente ignorato il tema della pace – attacca l'ex consigliera comunale - c'è un accesso diretto base-parco con entrata e uscita, vogliono aprire un Checkpoint Charlie per permettere una corsetta nel parco ai soldati: gli americani hanno sempre negato il dialogo, hanno fatto sempre quello che volevano, non vogliamo che quest'area diventi un luogo per esercitazioni, sarebbe un ulteriore schiaffo ai vicentiniâ€.
La domanda che campeggia su un cartello portato dai manifestanti recita "Parco per la pace o della pace?".
E diversi di loro dicono di essere pronti ad iniziare una nuova lotta per il Parco dopo quelle degli anni scorsi contro la nuova base militare statunitense:
“Siamo disposti a rioccupare questa areaâ€
Foirse lew associazione iniziano a realizzare come siano state prese per il voto da Variati che li ha pure accontentati cvon l'assessore Sala con una Casa della pace risorta, ma che, come per decenni nulla fa,rà, se non quello di mangiare un po' di soldi ai cittadini.
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