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Parco della Pace, associazioni pronte ad occupare: “non vogliamo Disneyland o Expo per Vicenza”

Di Edoardo Andrein Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 17:58 | 2 commenti

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Presidio davanti all'ingresso dell'aeroporto civile Dal Molin in viale Sant'Antonino a Vicenza (nella foto i cartelli e il tanko di cartone con un fiore nel cannone) per protestare contro la nuova proposta progettuale emersa sul Parco della Pace che secondo i rappresentanti di undici associazioni vicentine si discosta in modo sostanziale dalle linee del bando di progettazione. Come abbiamo anticipato metà associazioni del Tavolo della partecipazione sul Parco della Pace hanno deciso di auto sospendersi dopo le notizie uscite nei giorni scorsi sul quotidiano cartaceo locale.

“Le modifiche al progetto le abbiamo apprese per la prima volta dalla stampa - spiega Cinzia Bottene, portavoce delle associazioni unite nella protesta - Il Tavolo della partecipazione è stato istituito nel marzo 2013 tramite delibera consiliare ed è obbligatorio secondo regolamento raccogliere il suo parere: questo nuovo progetto non rispetta le linee guida del tavolo e non siamo stati informati, il nuovo team di progettisti non sa di cosa parla e dove si trova, vorrebbe portare una Disneyland o un Expo per Vicenza”.

“Viene totalmente ignorato il tema della pace – attacca l'ex consigliera comunale - c'è un accesso diretto base-parco con entrata e uscita, vogliono aprire un Checkpoint Charlie per permettere una corsetta nel parco ai soldati: gli americani hanno sempre negato il dialogo, hanno fatto sempre quello che volevano, non vogliamo che quest'area diventi un luogo per esercitazioni, sarebbe un ulteriore schiaffo ai vicentini”.

La domanda che campeggia su un cartello portato dai manifestanti recita "Parco per la pace o della pace?".

E diversi di loro dicono di essere pronti ad iniziare una nuova lotta per il Parco dopo quelle degli anni scorsi contro la nuova base militare statunitense:

“Siamo disposti a rioccupare questa area”


Commenti

Inviato Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 22:42

Vada per Disneyland!
Inviato Giovedi 2 Giugno 2016 alle 07:59

Forswe sarebbe bene dire: requiescat in pace!...il parco.
Foirse lew associazione iniziano a realizzare come siano state prese per il voto da Variati che li ha pure accontentati cvon l'assessore Sala con una Casa della pace risorta, ma che, come per decenni nulla fa,rà, se non quello di mangiare un po' di soldi ai cittadini.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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