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Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, PdCI, Prc  -  Oggi dovrebbe aver luogo, a Paola, l'udienza preliminare del processo ai dirigenti della Marlane, della Lanerossi e della Marzotto. Il condizionale è d'obbligo visto che l'udienza è già stata rinviata due volte su richiesta degli avvocati della difesa.

Diamo la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime (decine di morti di cancro), alle decine di lavoratori che si sono ammalati di tumore, ai cittadini che hanno subito (e stanno subendo) un disatro ambientale dovuto alle presunte(?) discariche abusive nelle quali sono stati interrati i residui tossici e pericolosi delle lavorazioni (amianto, coloranti, fanghi ecc.). Siamo vicini a quanti da tanti, troppi, anni con ostinazione si battono contro il silenzio e lottano perché sia fatta giustizia. In particolare ringraziamo i rappresentanti dello Slai-Cobas della Marlane senza i quali, sicuramente, la strage della Marlane sarebbe stata archiviata e dimenticata.
Ci auguriamo che finalmente da oggi inizi un processo che abbia la giusta severità verso chi ha permesso che avvenisse quanto è successo nello stabilimento dia Praia a Mare. Non devono prevalere (come succede spesso in questi casi) ragioni diverse, quei cavilli burocratici, quelle prescrizioni varie che penalizzano esclusivamente i lavoratori.
Il caso della Marlane è emblematico di un modello di sviluppo e di un sistema produttivo che garantisce esclusivamente il guadagno e cancella di fatto i più elementari diritti dei lavoratori e dei cittadini tutti. Noi crediamo che sia necessario (oggi più che mai) progettare e costruire un nuovo un modello di sviluppo più giusto e solidale radicalmente diverso da quello che ci ha portato a quella crisi economica e morale che è sotto gli occhi di tutti. Noi continueremo a lottare per questo.
La lotta, alla Marlane e in tutto il paese, non deve finire.

Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra di Vicenza