Mentre Pd e Dalla Rosa condannano i like "fascisti" ex assessore Pd di Variati, Antonio Dalla Pozza, trasloca faldoni su Tav e Zambon nel suo garage. Se in modo lecito perchè?
Giovedi 21 Giugno 2018 alle 22:41 | 2 commenti
Scrivevamo il 12 giugno scorso, due giorni dopo l'esito del voto che bocciava l'era di Achille Variati e dava a Francesco Rucco il compito arduo di non ripetere gli errori di Enrico Hüllweck, che Maurizio Franzina, capo di gabinetto dell'ex sindaco, "per non dare adito a critiche e dubbi lui ha svuotato il suo uffico, alla Paolo Gentiloni, ben prima del 10 giugno... Altri sembrerebbe che abbiano svuotato le loro stanze solo oggi". Aggiungevamo che "questa, per ora, è un'altra storia, forse molto ma molto delicata per non dire di peggio, se ci sarà da scriverne di peggio in base a quanto farà chi di dovere (il nuovo sindaco Francesco Rucco, i dirigenti del comune, la magistratura?)".
Cosa chiedevamo che facesse chi dovere? "Conoscere la destinazione e il perchè del trasferimento di delicati documenti" dal palazzo degli uffici comunali da parte di "presuntuosi o arroganti o, anche e peggio, imprudenti" esponenti di vertice della vecchia amministrazione visto che era "strano vedere qualcuno che fa uscire dalla sua ex sede assessorile furgonate di documenti in faldoni con etichette con i nomi di dossier tra i più importanti della giunta uscente: Tav, Zambon...".
Abbiamo appena visionato nuovamente e a mente fredda negli States, dove siamo, non lontani dalle tenute di una delle nostre altre Muse, Gianni Zonin, che hanno accompagnato Vicenza verso il "basso", le immagini fotografiche e video del trasloco di documenti e faldoni comunali, che ci avevano portato a rendere noto il fatto in modo chiaro "a chi di dovere" ma senza il nome del suo presunto "autore".
E, allora, terminate alcune verifiche sulla "bontà " di quelle immagini e della loro fonte, formuliamo la domanda anticipata il 12 giugno in modo più preciso sulla base del montaggio che, a scanso di errori altrui, abbiamo effettuato di persona senza manipolazioni di alcun tipo e che qui sottoponiamo all'attenzione pubblica e a "chi di dovere": "Cosa contengono e dove sono ora quei faldoni il cui trasloco è stato curato dall'ex assessore Antonio Marco Dalla Pozza con dipendenti comunali di Veloce tutti individuabili dal video? In sedi private, come il garage di casa dell'ex assessore Pd, come risulterebbe nella sequenza video? In magazzini comunali se la nostra fonte si è persa qualche fase del trasloco? Ma i documenti di quei faldoni non dovrebbero essere a disposizione dei successori di Dalla Pozza e degli assessori di Variati nei loro uffici appena si insedieranno? E, soprattutto, a che titolo e perché vengono asportati dal Comune documenti originali o, fa lo stesso, in copia?".
Le immagini in nostro possesso ci mostrano
- due maschi e una donna (questa di sicuro dipendente di Veloce in quanto ritratta in passato in occasione di una premiazione effettuata dall'assessore) che curano la sistemazione dei faldoni nel furgone (ci viene detto che i "viaggi" sarebbero stati due, ma le nostre immagini sono relative a un furgone pieno
- un guidatore con, a fianco, la suddetta dipendente della Veloce che si sono incontrati con Dalla Pozza alla guida della Punto della moglie vicino a ponte degli Angeli per poi partire seguendo l'ax assessore verso il garage di casa sua...
- il furgone del trasloco che rientra alla Veloce e lì viene posteggiato.
Ci piacerebe tanto sapere con certezza (da Dalla Pozza, dal nuovo sindaco, da quello precedente, dai dirigenti interessati del Comune, dai dipendenti di Veloce, organi di Giustizia... di aver preso un abbaglio), altrimenti per un po' di giorni (mesi? Anni?) il Pd, Otello Dalla Rosa e l'alfiere storico del centro sinistra Dalla Pozza dovranno distrarsi dalla loro lecita e condivisibile battaglia contro eventuali consiglieri per impegnarsi nel dettaglio di spiegare questa preoccupante vicenda col rischio di non chiarirla mai più.
Se i documenti nel frattempo fossero spariti dal garage o da chissà dove, tutti o in parte, insieme con i loro contenuti.
Dio non voglia.
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eh, "non mi dica che non la trova, guardi che risulta protocollata!".
Questa esemplificazione potrebbe essere un contenzioso ricorrente dopo la sottrazione degli atti pubblici avvenuta in questi giorni di cambio di amministrazione.