Langella:bravo Ciambetti, ma da lui anche indignazione per condizioni immigrati e Marlane!
Giovedi 14 Ottobre 2010 alle 08:38 | 0 commenti
Giorgio Langella, Federazione della sinistra, PdCI, Prc - E bravo Ciambetti a ricordare gli incidenti sul lavoro, le morti bianche, gli invalidi, le malattie professionali. E bene anche gioire per il salvataggio dei minatori cileni. Giusto anche ricordare le stragi di nostri lavoratori emigrati. Ma allora perché non indignarsi per le condizioni di lavoro alle quali spesso sono costretti i lavoratori immigrati (regolari o clandestini)?
Condizioni di insicurezza e sfruttamento. Perché non indignarsi delle pretese dei "nostri grandi" industriali di ridurre i diritti in nome della "produttività " assurta a rango di nuovo feticcio? Perché al governo di Roma (dove la lega è da tanto tempo) si tenta di tutto per bloccare la legge sulla sicurezza sul lavoro tanto che Tremonti afferma che è un lusso che non ci possiamo permettere?
E, infine, perché Ciambetti ignora la situazione indegna della Marlane di Praia a Mare e del processo che vede indagati i più bei nomi della nostra provincia? Le decine di morti di cancro, gli ammalati, l'ambiente rovinato da discariche abusive di scarti di lavorazione tossici non meritano, forse, la sua attenzione? Anche se Praia a Mare è in Calabria e non nella fantomatica "padania", siamo tutti coinvolti in quello che è successo nello stabilimento di proprietà prima della Lanerossi-ENI e poi della Marzotto. Tutti, anche e soprattutto chi si occupa di politica e ha sempre sottovalutato la delocalizzazione verso luoghi dove è più facile sfruttare chi lavora. Chieda a nome della Giunta Regionale Veneta che il processo abbia luogo. Faccia di tutto per convincere il suo alleato avv. Ghedini (difensore dell'indagato Favrin) a non trovare più scuse per rinviare un processo e una sentenza che sono solo un sacrosanto dovere verso le vittime e le loro famiglie.
Il processo Marlane deve essere fatto.
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