La Valdastico sud vista da Nanto
Sabato 28 Gennaio 2012 alle 23:46 | 0 commenti
Riceviamo da Irene Rui e pubblichiamo (le foto sono di Guido Zentile per VicenzaPiu.com)
Sala gremita con più di 100 persone che hanno partecipato a Nanto all'iniziativa promossa da Rifondazione Comunista "Valdastico Sud: cosa c'è sotto?" (qui il link alla serie di nostre note di ieri in tempo reale) Hanno partecipato come relatori Guido Zentile, responsabile provinciale, dipartimento ambiente, territorio e mobilità sostenibile - PRC-FdS; Marco Milioni, giornalista di VicenzaPiù; François Bruzzo del comitato intercomunale tutela territorio area berica; Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta.
Sono intervenuti dal pubblico, oltre alla cittadinanza e a rappresentanti dei comitati contro la Valdastico Sud berica, Marco Nosarini, archeologo che ha scoperto la patata bollente del materiale di sottofondo; Luciano Panato del comitato No centrale, Valentina Dovigo di Legambiente e i rappresentanti di Italia Nostra.
Ad aprire i lavori è stata la segretaria del Circolo PRC locale "Catterina Martello", Antonella Zarantonello, che ha espresso la solidarietà con il movimento NO TAV, e ai lavoratori che hanno scioperato ieri contro il governo Monti. Zarantonello, ha ricordato come è importante la tutela del territorio per la salute dei cittadini e come le sostanze ivi trovate sotto la Valdastico Sud siano un pericolo per la salute pubblica.
Immediatamente dopo sono intervenuti i relatori Guido Zentile che, nel dare dato anche lui la solidarietà al movimento NO TAV, ha precisato come gli avvenimenti della mattinata del 26 siano da vedersi come una intimidazione nei confronti di tutti i movimenti che lottano per la salvaguardia del proprio territorio e le grandi opere devastatrici, ma anche contro le politiche del governo presente. Zentile ha fatto anche un breve passaggio sulla "Giornata della Memoria", poi si è focalizzato sul tema spiegando il perché del titolo della serata: "Valdastico Sud cosa c'è sotto?". Non solo fanghi e rifiuti di fonderia tossici, ma anche una normativa ambientale inadeguata e non rispettata, una normativa sulla sicurezza del lavoro non rispettata, vincoli ambientali, paesaggistici e archeologici non rispettati. Connivenza mafiosa, affari di immobiliaristi e amministratori locali.
François Bruzzo ha posto il dito sulla piaga della presenza della camorra nel Veneto di cui si parla poco e su cui sono in corso indagini del pool antimafia, viste anche le ultime vicende sulla Valdastico Sud, quali scarti di fonderia riversati da camion anche di notte. Ha fatto il punto su come ci sia connivenza tra mafia e politica partendo dalla storia della "PIRUBI" (l'autostrada di Piccoli, Trento, Rumor, Vicenza e Bisaglia, Rovigo, ndr).fino alle ultime vicende, passando attraverso il percorso politico decisivo del 2002-2003 quando l'intervento della Dal Lago e il cambio della Commissione VIA ad opera del governo Berlusconi ha permesso l'approvazione di un progetto che fino dal 2002 era stato rigettato proprio per i vincoli ambientali e paesaggistici della zona, zona che sarebbe stata ricoperta dal grande serpentone.
Le indagini antimafia riguardano per il momento il tratto Torri di Quartesolo - Longare, dove tra l'altro sono stati trovati forti tracce di inquinamento da nichel, da cromo e altri materiali presenti nei residui di fonderia messo nel sottofondo stradale. Residui come risulta dai reperti trovati sul ciglio della strada ed esposti in sala.
Marco Milioni ha fatto notare come in sala non ci fossero i segretari dei vari partiti vicentini e gli amministratori, soprattutto quelli provinciali e comunali di Vicenza, che sono tra i responsabili della Brescia - Padova e della società Serenissima. Ha poi fatto un breve excursus sulle inchieste e sulle segnalazioni pervenute, non dagli amministratori che ne avrebbero avuto il titolo come tutelanti della salute dei cittadini, bensì da singoli privati. E poi come tutto "scoppia" grazie a Nosarini, un archeologo che nell'espletamento del proprio lavoro si imbatte nel materiale inquisito e oggetto di indagine e che con Medicina Democratica fa un esposto alla Procura della Repubblica.
Pietrangelo Pettenò sottolinea come non esista mafia senza politica e come le autostrade sono galline dalle uova d'ora come tutte le grandi infrastrutture, e si chiede come è possibile che siano state fatte delle varianti comunali alla Valdastico Sud (vedi Agugliaro - variante Unesco), senza che queste siano passate per gli organi competenti extra comunali. La Valdastico Sud è ormai a un costo di 1,17 miliardi di euro, il canale sotto la Liona verrà a costare 170 milioni di euro per 4 km e procurerà danni idrogeologici. Pone l'accento, poi, su come non sia possibile che Schneck, presidente della Provincia, della Serenissima e della Brescia - Padova non conosca la presenza della Locatelli (nota azienda coinvolta in vicende mafiose) come impresa appaltatrice dei lavori dalla Serenissima per il tratto vicentino della Valdastico Sud. Schneck se ne dovrebbe andare, ma probabilmente sarà il prossimo commissario della Brescia - Padova.
Nosarini interviene illustrando il materiale esposto e facendo il punto di come dal 2006 il Ministero dell'Ambiente e gli organi competenti sanno che il materiale di sottofondo non è consono ed è fortemente tossico, ma che a suo tempo sempre in quell'anno il Ministero stesso ha pensato di affrontare la questione innalzando i parametri. Solo che si possono alzare i parametri fin tanto che si vogliono ma quando il pH è 12 ci si trova di fronte ad una acidità simile alla soda caustica.
A conclusione della serata è intervenuta una delle rappresentanti dei NO TAV presenti in sala, che stanno facendo il tour per far conoscere la loro storia e per dire come non bisogna abbassare la guardia contro l'usurpazione del proprio territorio.
Conclude la serata Giuliano Ezzelini Storti, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, che ha sottolineato i punti focalizzati dai precedenti relatori, della collusione tra mafia e grandi affari politici e privati fino alla sicurezza del territorio, dei cittadini e dei lavoratori. Ha fatto una liason tra la Valdastico Sud e la Pedemontana, per insistere sulla necessità che queste opere vadano fermate. Anche perchè tutto ciò che è presente nel sottofondo della Valdastico Sud potrà essere trovato anche nella Pedemontana, motivo in più per bloccare queste opere inutili.
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