Quotidiano | Categorie: Politica, Sindacati

La Indesit copia la Fiat

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 20 Giugno 2010 alle 07:25 | 1 commenti

ArticleImage

Irene Rui, Federazione della Sinistra, Prc, PdCI - La deregulation da inizio ‘900 degli industriali è iniziata. Prima la Fiat, poi la Indesit e avanti i prossimi.
La Indesit ha, infatti, presentato ai sindacati un piano d'investimento per i prossimi tre anni di 120 milioni. Nel piano si prevede la riorganizzazione produttiva con lo spostamento delle attività di Refrontolo-TV (il paese di Luca Zaia, n.d.r.) a Fabriano-AN e di quelle di Bergamo a Caserta, con conseguente chiusura dei due stabilimenti - 430 lavoratori a casa. 120 milioni di euro destinati all'innovazione del prodotto e del processo, diretti a focalizzare la produzione degli stabilimenti italiani su prodotti ad alto contenuto tecnologico.

La Indesit chiede inoltre come Marchionne, di avere mano libera su orari, pause - diminuzione delle pause da 30 a 20 minuti -, diminuzione dell'indennità di turnazione contrattata precedentemente.
La Federazione della Sinistra giudica inaccettabile e inammissibile tale logica padronale, che sta prendendo mano tra le multinazionali ora e che potrebbe diventare prassi anche nelle altre industrie italiane - vedi la Diesel. Considera inoltre non saggio che CISL e UIL abbiano firmato l'accordo di Pomigliano, un contratto che lede non solo i diritti dei lavoratori, ma costituisce anche un precedente per altre richieste simili, la Indesit ne è l'esempio.

Irene Rui
Federazione della Sinistra
Coordinamento PRC-PdCI di Vicenza


Commenti

Inviato Domenica 20 Giugno 2010 alle 14:03

STIAMO CON LA FIOM, PER LA DEMOCRAZIA
Come se ce ne fosse bisogno.
Marchionne parla dopo settimane di silenzio e si lascia andare a discorsi di pancia.
Sono due le frasi: lo sciopero di lunedì 14 giugno a Termini Imerese in concomitanza della partita dell'Italia nel campionato mondiale di calcio; il sindacato vuole ammazzare l'industria italiana.
In questa delicata circostanza l'uomo non dimostra una grande cultura, è grossolano, appare non in grado di analizzare situazioni e soggetti: è solo un bulldozer . Non mi stupirei se uno dei giochi a lui più graditi fosse quello di ruolo dove ha il posto dell'eterno vincente e dove non si discute, si mena.
Ma torniamo alle sue uscite di venerdì scorso.
La prima fa sorridere perchè lo sciopero fatto di mattina o di pomeriggio avrebbe auto a che fare, secondo il Kàpo, con la partita giocata di sera, dopocena.
La seconda è un reperto storico della serie ?i sindacati sono la rovina d'Italia!? sentito e scritto largamente all'inizio degli anni '70, Ma se egli può usare le frasi padronali di allora, perché la Fiom non può riprendere e difendere le conquiste sindacali, i diritti conquistati in quegli anni?
Come se ce ne fosse bisogno, dopo le minacce di chiudere se i lavoratori non diranno ?si?, dopo le lettere spedite individualmente operaio per operaio con la medesima intimidazione, dopo i capi (i cani mastini della Fiat) pronti a schedare chi non vota e forse a violare il segreto dell'urna, dopo l'appoggio della stampa borghese Corriere della Sera in testa, dopo la affermazione di firmare il presunto accordo solo dopo il referendum, dopo tutto ciò eccoti la manifestazione per il ?si? favorita, se non promossa, dalla Fiat, con i capi a controllare chi cìé e chi no.
I sindacati di corte hanno acconsentito, con l'inchino, per nulla perché il padrone vuole il rapporto diretto con i lavoratori: Marchionne non fa l'intesa con Cisl, Uil, Fismic, Ugl ma direttamente con i lavoratori, scavalcandoli platealmente!
A Pomigliano si é creato un clima di intimidazione, di antidemocrazia, di licenza nel violare la Costituzione con la presenza imminente di un padrone di ottocentesca memoria. Egli, abituato a prendersi tutto, di fronte al ?no? della Fiom ha capito che l'intesa non avrà lungo futuro. Allora, invece di riaprire le trattative -cosa inammissibile per la sua mentalità da ?asso pigliauttto?- ha fatto, a mio avviso, l'errore di voler aggirare la Fiom caricando tutto, troppo, sulla votazione per stravincere; anche sui sindacati che lo ossequiano.
Non sono sicuro che Marchionne avrà il plebiscito che pretende con arroganza (80% dei consensi). Però egli deve preoccuparsi di quello che verrà dopo perché il movimento sindacale e la coscienza della dignità del lavoro hanno un andamento carsico. Si ingrottano ma, dopo un percorso sotterraneo più o meno lungo, escono alla luce perché l'Uomo non può rinunciare per troppo tempio a sé stesso.
Allora i conflitti ed il confronto riprenderanno.
Con la sua posizione la Fiom rappresenta un riferimento, una lampada cui appoggiarsi in questa ?notte della democrazia?
Vicenza 19/VI/2010

Fulvio Rebesani
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network