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Amianto nelle fabbriche vicentine della Marzotto? Langella: in principio fu Praia ...

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Agosto 2012 alle 16:41 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Segretario regionale PdCI FdS  -  Abbiamo appreso che è stata aperta un'inchiesta per morti e malati di amianto negli stabilimenti della Marzotto. Secondo l'esposto di Medicina Democratica e Aiea negli stabilimenti di Valdagno, Schio e Piovene Rocchette si sarebbero verificati oltre 20 casi di lavoratori ammalati o deceduti. Ma, allora, qualcosa non andava neppure negli stabilimenti veneti e non solo alla Marlane (magari prima che fosse acquisita dalla Marzotto)? L'apertura dell'inchiesta farebbe sospettare di si.

Il problema è sempre il solito ed è una questione di priorità. Per il profitto si "trascurano" alcune regole che, anche se non fossero dettate dalla legge, permettono di lavorare in sicurezza. Le condizioni di lavoro, il diritto alla salute cancellato dalle malattie professionali e dalle morti che ne conseguono sono una priorità di qualsiasi programma progressista. Il progresso non è guadagnare sempre di più limitando diritti, salario e sicurezza, ma qualcosa che li fa crescere.
Compito nostro, di ogni cittadino che ha a cuore il vero progresso, è quello di lottare perché i diritti al lavoro e alla salute vengano garantiti. Appoggiamo l'iniziativa di Medicina Democratica e Aiea che con la loro denuncia hanno permesso l'apertura dell'inchiesta.
Auspichiamo che si giunga in tempi brevi alla definizione di cosa è realmente accaduto negli stabilimenti vicentini della Marzotto e delle eventuali responsabilità.
Chiediamo a tutti i cittadini di vigilare perché non si ripetano le lentezze processuali e i rinvii che stanno rallentando in maniera vergognosa il processo Marlane-Marzotto che si sta svolgendo in Calabria.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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