Il ciclone Mastrotto sconvolge la Valchiampo
Venerdi 26 Agosto 2011 alle 19:05 | 0 commenti
L'eco dell'operazione Twin Trust condotta dalle fiamme gialle beriche sta gelando la politica della Valchiampo e quella vicentina in generale. Ben 1,3 miliardi di patrimoni non dichiarati al fisco nonché cento miliardi di evasione fiscale pesano come un macigno sul capo dei fratelli Bruno e Santo Mastrotto (nella foto). E la presenza di quest'ultimo nel cda di Acque del Chiampo sta già mettendo in subbuglio i partiti.
Il consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso (ex sindaco di Arzignano e consigliere municipale nella città del Grifo) parla di cifre «che fanno tremare le ossa» mentre il capogruppo del Pdl spiega che il partito sta valutando la situazione con molta attenzione. Tant'è che il primo nodo politico riguarda la presenza di Santo Mastrotto nel cda di Acque del Chiampo, cda che vede già il presidente Renzo Marcigaglia alla prese con indagini della Guardia di Finanza. Chi rimane invece in silenzio invece, almeno in merito alla posizione di Santo Mastrotto, è Giorgio Gentilin, primo cittadino di Arzignano in forza al Pdl. Lo stesso silenzio per di più si registra al vertice provinciale di Assindustria. Il tutto tra l'altro avviene in un contesto amplificato dai principali network italiani che hanno già descritto la notizia come una sorta di record nazionale. E intanto nei corridoi della politica romana già si parla dei vertici veneti del Pdl (Giancarlo Galan e Lia Sartori in primis), i quali «starebbero per mollare» non solo il Gruppo Mastrotto, ma il comparto della concia in generale.
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