I condom diventano preservativi: a Vicenza è rivoluzione
Domenica 29 Luglio 2012 alle 20:53 | 0 commenti
Dicono che la politica italiana, e di conseguenza anche quella vicentina, sia vecchia e ferma con i vari Berlusconi e Monti ispirati il primo dalle belle fanciulle, il secondo dalle signore banche. Eppure, non sottovalutando che quasi tutti i partiti stanno cambiando ... nome, brilla il nuovo passando dal Movimento 5 Stelle, griffato Beppe Grillo (64 anni lo scorso 21 luglio) e "pilotato" da tal «Gianroberto Casaleggio, consulente Microsoft ...», per arrivare a Italia Futura.
Made in Luca Cordero, conte di Montezemolo, 65 anni il prossimo 11 agosto, una vita (in tutti i sensi) in Fiat, Maserati e Ferrari, l'Italia dei carini, come dice Crozza, vuol non solo far viaggiare più veloce l'Italia dei treni con la sua Ntv ma vuole anche fare le scarpe al mondo politico demodè con l'amico e socio Diego Della Valle, l'uomo in Tod's, marchigiano come il padre del tranciatore genovese. Giovani e innovatori, insomma, danno speranza a quest'Italia ma soprattutto a quella dei prossimi decenni.
E Vicenza non è da meno. Fino a pochi mesi fa era accusata dai rivoluzionari indigeni (quelli per intenderci che pensano di esserlo perché leggono i libri del Che o si inchinano alle memorie del Benito di turno perchè la piazza qui non è di moda) di essersi fermata, appunto, al "Ritorno al futuro" del pelide Achille. Con i suoi programmi pre elettorali sistematicamente Variati, a sua insaputa e solo perché è il cognome ad imporglielo. Eppure Vicenza, guardatevi intorno pigri berici, pullula di fermenti. Da quelli della giovane e carina montezemolina (scusate la rima) Elisa Beniero, la regina dei condizionatori di Grisignano che ha debuttato in Piazza dei Signori accompagnatavi dal per tutti buono Luca Faietti, il volto Tva addetto stampa del Pdl di Berlato. Fino alle nuove "provocazioni" dell'ex comandante Silvano Giometto, che col suo fido Andrea Pittarello, ex un po' di tanta buona vecchia destra, è arrivato a promuovere nel "suo piazzale" in Via IV Novembre la distribuzione gratuita di preservativi (che bello, comandante, poter chiamare così gli inquietanti condom dei tempi del proibizionismo) col nome accattivante della sua nuova formazione. "Tutti a casa stronzi!", penserete che l'avrà chiamata il vecchio leader del "No privilegi politici", antesignano sul Bacchiglione del Grillo a 5 Stelle. Ma no (della serie "quando il marketing bulgarino fa la differenza") preservativi e lettura di manifesti la offre "Vicenza rinasce" con tanto di sediola davanti per poterli meglio prendere e comprendere, magari con la inconscia speranza che, sì, qualche careghetta arriverà pure dopo tanto fare e ora che i movimenti e le liste civiche sono di moda. Così di moda perché, diciamolo chiaramente, sono indispensabili come, spesso inconsapevoli, presta volti per certi nomi altrimenti impresentabili anche per le urne del Botswana (non ce ne vogliano gli amici africani se nel frattempo lì hanno trovato quella democrazia che qui abbiamo smarrito).
E sì perché fanno fatica a mostrare il loro volto in tanti. I vari Berlato con decine di migliaia di doppiette vere a disposizione ma scopertesi senza munizioni contro "I padroni del Veneto" Galan e Sartori. E poi la sua ex amica "Vergine di Pove", Elena Donazzan, che è tra color che son sospese tra una candidatura parlamentare, improbabile ma per perdere l'assessorato pro Toniolo, e quella a sindaco, perdente tout court, e tra minacce e promesse della sua nuova corte regionale e nazionale da cui dipendono anche le sorti delle coorti locali, quelle guidate dall'ex vicesindaco Sorrentino e dal capogruppo Pdl Rucco. Quindi i Filippi con il "Sì sindaci", con un sì a cosa non si sa, perchè l'ex senatore della Lega, l'ex possibile compratore indonesiano del Vicenza Calcio, l'ex delfino di Stefani, l'ex fustigatore senza frustino della Manuela Dal Lago, l'ex sponsor di Ghiotto, è senza ... Maroni. Quindi i sempre redivivi Zocca: da Marco, l'ex assessore della Forza Italia che ritorna (anche lei come il ... futuro) e prototipo locale del montezemolino, il bello che si piace, e che, perciò, da grande vuole fare il sindaco, fino a quello doc, l'uomo delle tangenti, tanto per ricordare Alberto, il papà di Marco che, ohihoi, Il Giornale di Vicenza è tornato ad ospitare, così come fa sovente per pura coincidenza con un suo ex collega di merende, Giuliano Zoso. Se l'ex senatore è sprecato, siamo sinceri, nel ruolo di malinconico e nostalgico tessitore di tele altrui perché è di livello politico e culturale incommensurabilmente superiore (e questo dà anche la misura del decadimento politico vicentino) , quello che rattrista e preoccupa di più è che nella palude preelettorale gli alligatori che sempre vi sguazzano hanno le "caratteriche organolettiche" dei Diego Fontana di turno, che, appunto a turno e a seconda delle personali convenienze, consegnano le proprie prede premasticate, i voti delle loro associazioni e delle loro lobby dell'euro (nel senso dei soldi), ai Variati o agli Zocca, anche loro di turno. Perché se a Vicenza gli eletti possono anche cambiare, di nome anche se non di fatto (vero Premiata Galan & Sartori spa?), i manovratori di voti sono degli immortali Andreotti nel loro ruolo. Misero. E alla fine mortale, ma solo per i cittadini.
L'alternativa? O si cambia la città o è meglio cambiare città .
Noi lavoriamo per la prima opzione. Se Giometto ha finalmente cambiato i condom in preservativi, volete che i cittadini non riusciranno, volendolo, a cambiare la classe politica? Se non altro per non doverli usare solo a propria tutela.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.