Archivio per tag: Diego della valle
Categorie: Economia&Aziende
"Noi che credevamo nella BPVi" boccia il "volemosebene" dei sindacati bancari, Guzzetti respinge quello di Padoan per il mld per BPVi e Veneto Banca. Mion per una volta faccia Zonin: usi il suo ruolo nel... Gazzettino
Sabato 27 Maggio 2017 alle 17:29
«In queste ore prendiamo atto di un atteggiamento sindacale alla "volemosebbene". Molti rappresentanti sindacali della Banca Popolare di Vicenza, finalmente, si sono resi conto che siamo tutti nella stessa sventurata barca. Peccato che questo accada solo molto dopo aver fatto votare la SPA a migliaia di dipendenti-azionisti che oggi, in assemblea soci, non valgono più nulla. Questi ravvedimenti tardivi e, speriamo, non strumentali, non cancellano le responsabilità storiche in questa vicenda»: questo accenno, diremmo giustamente, polemico da parte di "Noi che credevamo nella BPVi" nei confronti del messaggio romanesco del "volemosebene" lanciato ora dai bancari della BPVi, ma anche di Veneto Banca, accompagna un altro messaggio, tutt'altro che da "volemose bene", quello di Giuseppe Guzzetti, che vi proponiamo in chiusura di queste riflessioni riportando l'articolo odierno su Il Mattino di Padova.
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Categorie: trasporti
Italo "scrive" a VicenzaPiù: per il trasporto ferroviario veneto vorremmo fare ... di "più"
Lunedi 9 Settembre 2013 alle 22:43Dopo l'articolo di Martina Lucchin dal titolo "Maltrattata da Trenitalia e snobbata da Italo: Vicenza è sempre più isolata" che evidenziava come anche «il treno ad alta velocità nato nel 2012 dall'iniziativa di un crogiolo di industriali italiani guidati dal "ferrarista" Luca Cordero di Montezemolo (nella foto) e da Diego Della Valle, l'uomo Tods, ferma a Venezia e Padova ma non a Vicenza...» riceviamo e pubblichiamo volentieri una lettera indirizzataci dalla Direzione rapporti media di Ntv, la società di Italo.
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Categorie: trasporti
Maltrattata da Trenitalia e snobbata da Italo: Vicenza è sempre più isolata
Martedi 3 Settembre 2013 alle 18:52
“Vicenza ha già perso il treno per Roma, non vorrei che perdesse anche quello per Milanoâ€. Esordisce così l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza, durante l’incontro tenutosi a fine luglio nella sede della provincia tra gli amministratori locali, i responsabili di Trenitalia e l’assessore regionale ai trasporti Remo Sernagiotto. Il tema in questione riguardava il tanto discusso orario cadenzato che stravolgerà dalla fine dell’anno il sistema ferroviario regionale.
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Categorie: Politica
I condom diventano preservativi: a Vicenza è rivoluzione
Domenica 29 Luglio 2012 alle 20:53
Dicono che la politica italiana, e di conseguenza anche quella vicentina, sia vecchia e ferma con i vari Berlusconi e Monti ispirati il primo dalle belle fanciulle, il secondo dalle signore banche. Eppure, non sottovalutando che quasi tutti i partiti stanno cambiando ... nome, brilla il nuovo passando dal Movimento 5 Stelle, griffato Beppe Grillo (64 anni lo scorso 21 luglio) e "pilotato" da tal «Gianroberto Casaleggio, consulente Microsoft ...», per arrivare a Italia Futura.
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"DiArio quotidiano" su tessere Pdl: 20 cacciatori in procura. Ellero: "Ma va là..."
Lunedi 9 Gennaio 2012 alle 23:22
GdV di oggi, 9 gennaio 2012: "... Non nasconde l'ironia, Pierantonio Zanettin, coordinatore provinciale del Pdl chiamato in causa dall'eurodeputato Sergio Berlato per la questione delle tessere false. Soprattutto in una settimana per il Pdl vicentino, quella che inizia oggi, non proprio tranquilla. Visto che si apre con la sfilata in Procura delle persone che si sono trovate iscritte al partito di Berlusconi senza saperlo: per ora un campione di 20 cacciatori finiti a loro insaputa nelle liste dei simpatizzanti Pdl. Un campione che però potrebbe diventare molto più numeroso. Un'indagine inevitabile dopo l'esposto anonimo...". VicenzaPiù.com del 7 gennaio, intervista di Marco Milioni a Renato Ellero, ex senatore e avvocato: "Sui media si parla di un interessamento del caso anche da parte della procura di Vicenza. Lei che dice in merito? Ellero: «Mi auguro per il buon nome della magistratura che si tratti solo di ricostruzioni giornalistiche».
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Diego Della Valle, fenomenologia di mister Tod's
Domenica 23 Ottobre 2011 alle 17:35
Una versione aggiornata del berlusconismo, meno rozza e volgare, ma altrettanto populista. Identiche le intenzioni, cambia solo il linguaggio. Ma nessuno parla dei suoi operai licenziati
di Angelo Ferracuti
Qualche giorno fa l'imprenditore Diego Della Valle ha acquistato pagine intere di grandi quotidiani nazionali per scrivere una lettera a deputati e senatori italiani, "Politici ora basta", puntando l'indice contro il degrado della specie parlamentare. Molti si sono chiesti se non si trattava per caso di una nuova "discesa in campo", l'ennesima comparsata da mago del marketing o altro. Continua a leggere
di Angelo Ferracuti
Qualche giorno fa l'imprenditore Diego Della Valle ha acquistato pagine intere di grandi quotidiani nazionali per scrivere una lettera a deputati e senatori italiani, "Politici ora basta", puntando l'indice contro il degrado della specie parlamentare. Molti si sono chiesti se non si trattava per caso di una nuova "discesa in campo", l'ennesima comparsata da mago del marketing o altro. Continua a leggere
Categorie: Politica
Le esternazioni di Della Valle: chieda visto per l'Australia, là il salto lo fanno solo i canguri!
Venerdi 7 Ottobre 2011 alle 10:17
Che Della Valle (che chiameremo nel seguito D.V.) avesse comprato quegli spazi per spirito costruttivo nazionale lo poteva credere solo lo scemo del villaggio. Nel nostro foro interno lo avevamo capito che quest'uomo, abilissimo nel fare quattrini, imprenditore di successo, partecipe del salotto buono (solo in Italia si arriva in quel sito facendo scarpe, magari a Formosa), aveva una intenzione nascosta ma non ne avevamo la prova.
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Categorie: Informazione, Banche
Amenduni: a Trieste Geronzi senza Generali. Qui Dal Lago senza giornale: parola di Giulio
Giovedi 7 Aprile 2011 alle 00:34
La famiglia Amenduni ha vissuto ieri, mercoledì, un'altra giornata di gloria nella grande finanza, in cui ha pesato, e non poco, nelle dimissioni odierne, una vera Caporetto, di Cesare Geronzi da presidente delle Generali. E questo grazie all'oltre 4% della compagnia triestina, al centro degli equilibri economico finanziari dell'Italia, posseduto direttamente o custodito nella cassaforte della partecipata Ferak, in cui gli Amenduni sono soci di riferimento insieme alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, che vuol dire partecipazioni di peso nel gruppo Intesa San Paolo e nella Unicredit.
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Amenduni sgambetta Geronzi?
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 20:45
La famiglia Amenduni è nota ai più a Vicenza per il gruppo Valbruna, ma è ben più potente per le sue attività immobiliari non certo locali e perché in possesso di varie partecipazioni importanti tra cui quelle nella BpVi. Ma la potenza reale della famiglia (nella foto VicenzaPiù il fondatore Nicola con la giornalista di Tva Elisa Santucci in occasione di una manifestazione di beneficenza, n.d.r.) si materializza nella sua partecipazione di riferimento (con un "maestoso" 4% complessivo) nelle Generali, direttamente e tramite la Ferak . E in questo ruolo gli Amenduni stanno interpretando un ruolo centrale nella complessa partita che si sta giocando nella compagnia triestina.
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