Fusione Ftv e Aim Mobilità, anche in Provincia il demiurgo è Variati
Giovedi 12 Novembre 2015 alle 00:51 | 0 commenti
Il demiurgo è «una figura filosofica e al tempo stesso mitologica, descritto la prima volta da Platone nel Timeo. Il termine greco da lui usato è dēmiurgòs, composto da dèmios, cioè "del popolo", ed èrgon, "lavoratore", quindi lavoratore pubblico o compositamente artigiano». È così che la web enciclopedia, Wikipedia, definisce il termine "demiurgo" che associamo nel titolo al presidente della Provincia, Achille Variati, capace di portare a casa ieri, mercoledì, da "lavoratore pubblico" a Palazzo Nievo la fusione di Ftv e Aim Mobilità , fatto, però, prevedibilissimo come decisione quando il sindaco di Vicenza, "proprietario" di Aim, ha assunto anche la guida della Provincia, proprietaria di Ftv.
Ma Variati demiurgo dell'operazione lo è stato soprattutto quando da "artigiano" ha costruito, forte anche del parere dell'advisor KPMG, un consenso generalizzato e convinto di tutti i consiglieri presenti meno l'oppositore ad oltranza Spigolon e l'astenuto Giacomin.
Se in consiglio comunale a Vicenza non avverrà nulla di diverso, anche se magari accompagnato da un po' di clamore in sala, e se anche i sindacati, dovranno prendere atto della scelta, che, assicura Variati, non costerà posti di lavoro, è la Treccani a completare la definizione che ci tocca fare di Variati il demiurgo, un personaggio, cioè, «di grande importanza storica, dotato di forti capacità creative e organizzative che gli consentono di dominare il suo tempo e dare vita a nuove realtà ».
Non siamo mai stati teneri con un sindaco che, dopo il periodo oscurantista di Enrico Hüllweck e della di lui moglie Lorella Bressanello (il cui lascito principale è stato quel mostro di Borgo Berga tardivamente assurto alle cronache giudiziarie), preferimmo, però, nel 2008 quando a competere con lui (e forse no, ce ne rimane il dubbio) era Lia Sartori, anche lei una demiurga sì, ma del sistema Galan Sartori...
Al sindaco ora presidente della Provincia, e dell'UPI, abbiamo spesso rimproverato durante il primo mandato degli anni 2000 alcune, molte decisioni, spesso da noi associate ad alcuni suoi collaboratori che ci sembravano esercitassero su di lui una grande influenza.
Noi, allora più di ora inesperti di politica, potremmo elencare a nostra parziale discolpa la numerosa compagnia che condivideva (alimentava) il nostro convincimento ma che era di certo più navigata di noi (ne sono prova alcune migrazioni nel tempo verso di lui...).
Oggi oltre a ridimensionare il ruolo dei presunti manovratori a quello più "politicamente cinico" di manovrati dal demiurgo (in politica il cinismo, esercitato con una qualche misura, è una qualità da leader) o, nella migliore delle ipotesi, a considerarli degli yes men di cui Variati ama o deve circondarsi, visto il suo diffidente decisionismo e la scarsità di materiale politico sul mercato, dobbiamo riconoscere al presidente sindaco una qualità di cui sono poveri (e i migliori ne sono consaoevoli) altri attori della politica vicentina: la capacità di avere una visione globale, condivisibile o meno, della direzione verso cui andare e dei modi, politici, con cui seguirla.
La fusione di Ftv con Aim Mobilità è, quindi, come Achille Variati dice nella video intervista a noi concessa, una decisione necessaria e ineluttabile se si vuol rimanere a galla nel mercato attuale, in questo caso quello del TPL, ma anche il successo della sua visione e della sua condotta: «il Consiglio provinciale composto da rappresentanti del territorio, i sindaci, che operano sul territorio e per il teritorio porta a decisioni condivise e pragmatiche, non inquinate da contrapposizioni ideologiche e strumentali. Se il sindaco Renzi, anche e soprattutto con i tagli, cancellerà le province dei sindaci farà un grande errore...».
Stasera, confessiamo,Variati ci ha convinto come aveva cominciato a fare quando ci ha raccontato la sua "visone" dell'Alta Capacità /Alta Velocità a Vicenza e per Vicenza.
Stasera ci ha convinto il demiurgo, domani è un altro giorno, si vedrà ...
Ma di questo passo e se, per rimanere nelle citazioni, di canzoni o di proverbi, non fioriranno nuove rose, a Vicenza bisognerà cominciare a chiedersi con civica preoccupazione chi potrà colmare la sua partenza per alri obiettivi.
Quali?
Lui lo sa, statene certi. Noi per ora possiamo solo immaginarli...
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