Marchesini Group si appresta a chiudere il 2018 con un fatturato in forte ascesa: +12% rispetto al 2017, quando il consolidato di Gruppo era arrivato a sfiorare la soglia dei 300 milioni di euro. Le previsioni di crescita sono corroborate da due nuove acquisizioni e vanno di pari passo con l’espansione della forza lavoro. Tra le sedi produttive italiane e gli uffici esteri il Gruppo conta oggi 2.000 collaboratori. Nell’anno in chiusura ci sono state 165 nuove assunzioni in tutta Italia - 82 solo nella sede centrale di Pianoro - perlopiù diplomati provenienti da scuole tecniche e laureati in ingegneriaâ€.
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Raccontiamo questa breve attuale, storia - scrive Massimo Pantano, sindacalista Fim-Cisl Schio - Un lavoratore dipendente, che chiameremo Mario, lavora da 16 anni presso un artigiano E.M.. E’ un bravo lavoratore, 48 anni, sposato con una donna che ama e che è il suo sostegno, un figlio piccolo. Un giorno sua moglie muore, dopo una breve ma devastante malattia. Mario resta solo con il figlio piccolo. E’ confuso. Non sa darsi pace.Â
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“Ci uniamo al parere sfavorevole - scrive in una nota il portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza, Gian Luca Deghenghi - espresso da più parti alla possibilità di vedere in città un'altra parata dell’orgoglio omosessuale e transessuale. Riteniamo infondate ed osteggiano determinate richieste della componente sociale non eterosessuale, quali il ‘diritto’ di formare una famiglia riconosciuta o di accedere alla possibilità di adozione.
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Lo dico con tutta la pena possibile: Luigi Di Maio, non ha saputo resistere alla smania di protagonismo... Al tempo in cui Beppe Grillo volle ritirarsi dalla "piazza", fu ricostituito in fretta e furia il vertice del Movimento: furono fatte elezioni, cambiati gli statuti, composte le liste - gli attivisti 5 stelle furono costretti a cambiare pelle dal giorno alla notte. Ogni posizione soggettivamente ideologica fu compressa nella cruda realpolitik imposta da Di Maio e dai suoi amici. Ormai solo un pugno di fedelissimi si preparava a dare la scalata al M5S e al governo dell'Italia.
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Dopo anni dall'impossibilità di monetizzare le proprie azioni, da domani al senato si entra nel merito della formulazione reale e tuttora ignota dell'articolo 38 del capo III della Legge di Bilancio (nella nostra foto esclusiva l'ultima riunione al Mef con Villarosa e un saluto di Salvini) scritto per il ristoro delle vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, delle quattro banche risolte e di chi altro vi fosse ricompreso. Questo avviene dopo l'approvazione il 27 dicembre 2017 da parte di tutti i parlamentari della legge 205, dopo la mancata unione totale delle associazioni che avevano contribuito ad idearla e l'avevano spinta non limitandosi a protestare e dopo il conseguente spazio di contestazione lasciato al Coordinamento Banche di don Enrico Torta e a Noi che credevamo nella BPVi.Â
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Della famiglia si prende coscienza solo quando la sua situazione diventa problematica. La famiglia in Italia è in crisi per il decremento demografico cioè la "crescita zero" che sta allarmando gli osservatori più attenti. Poi la fuga dal matrimonio, la riduzione delle celebrazioni nuziali, l'aumento e la crescente precocità delle crisi coniugali, gli aborti. Solo dal 1994 le Nazioni Unite hanno istituito periodiche Giornate Mondiali della Famiglia. Qui occorre fermarsi, riflettere ed agire, è necessario impegnarsi con progetti concreti e fattibili sul piano della legislazione, delle politiche sociali, dell'impegno educativo a salvaguardia dei figli minori.
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Il Club for UNESCO di Vicenza, festeggia i 70 della Dichiarazione dei Diritti Umani (1948 -2018) con un regista, un giornalista e un sociologo. Palazzo Leoni Montanari, Venerdì 14 Dicembre 2018, Contra' Santa Corona 25, Vicenza, ore 14.45. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Alessandro Garilli presenta il cortometraggio Io sono Rosa Parks, vincitore del premio G2 nella sezione MigrArti alla 5ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, e il trailer del film "La Seconda Via. Dal diritto alla cittadinanza al diritto alla pace". E' giovane regista con un grande riscontro internazionale, per la prima volta a Vicenza.
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Ribadiamo che in Italia i diritti civili non sono negati a nessuno - esordisce nella nota che pubblichiamo Eleonora Garzia (nella foto con Sergio Berlato), Portavoce del Circolo Cittadino di Vicenza di Fratelli d'Italia -. Per questo motivo Fratelli d'Italia ha da sempre ritenuto inadeguati nella forma e non condivisibile nei contenuti manifestazioni come il gay pride. Nel rispetto delle regole, ognuno è libero di manifestare come meglio crede i propri intendimenti, e, contemporaneamente, ognuno è libero di manifestare il proprio dissenso, senza venire tacciato di omofobia, magari da parte di quelle associazioni del mondo lgbt che promuovono pratiche come l'utero in affitto e l'accesso all'istituto dell'adozione per coppie omosessuali.Â
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Pubblicato il 6 dicembre alle 15.16, aggiornato con audio volanti che chiedevano soccorso alla sala operativa il 9 dicembre alle 15.20. Nella nottata di sabato sera - era scritto in una nota della Questura di Vicenza - personale delle Volanti interveniva presso un esercizio pubblico situato nel centro storico per una segnalazione inerente il furto di un cellulare ai danni di un cliente. Mentre di seguito è pubblicata la suddetta nota, qui siamo in grado di farvi ascoltare, a riprova della serietà della situazione da cui gli agenti sono usciti, per fortuna e capacità , incolumi, le fasi concitate delle chiamate alla sala operativa della Questura di Vicenza della seconda auto della Mobile accerchiata tra Contrà Pescherie Vecchie e piazza delle Poste da una ventina di persone e presa a calci e pugni.
Il Circolo di Fratelli d'ItaliaTorri di Quartesolo, come molti altri sul territorio nazionale, era presente venerdì mattina scorso (7 dicembre) davanti al municipio quartesolano per raccogliere firme della cittadinanza locale contro il Global Compact documento targato ONU. "Ennesimo guazzabuglio - dichiara il coordinatore di Torri per Fdi Stefano Scalabrino - basterebbe ricordare che nel 2016 quando si ipotizzò la stesura del Global Compact, tra i primi a firmare c'era Matteo Renzi per capire che si tratta di un pastrocchio assoluto".Â
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