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Di nuovo il Gay Pride a Vicenza? Deghenghi del Mis: "non meritano alcuno spazio"

Di Note ufficiali Lunedi 10 Dicembre 2018 alle 11:20 | 0 commenti

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“Ci uniamo al parere sfavorevole - scrive in una nota il portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza, Gian Luca Deghenghi - espresso da più parti alla possibilità di vedere in città un'altra parata dell’orgoglio omosessuale e transessuale. Riteniamo infondate ed osteggiano determinate richieste della componente sociale non eterosessuale, quali il ‘diritto’ di formare una famiglia riconosciuta o di accedere alla possibilità di adozione.

Se non si può impedire che omosessuali, transessuali ed altri componenti della cosiddetta galassia LGBT manifestino civilmente per le proprie rivendicazioni, altro discorso va fatto per i Gay Pride, all’interno dei quali, con premeditazione ed in maniera provocatoria, individui senza pudore si esibiscono in comportamenti di una volgarità oltraggiosa.

Nulla contro le manifestazioni civili, di qualsiasi matrice, dunque, ma certe grottesche parate non hanno senso e non meritano alcuno spazio.

Non crediamo che il negare, per motivi di decoro e decenza, il suolo pubblico a simili avvilenti spettacoli sia da considerarsi un comportamento oscurantista, “omofobo” o in qualche misura discriminatorio da parte delle istituzioni cittadine.

Auspichiamo dunque che la nostra città non sia costretta ad assistere, né il prossimo anno né mai, ad un simile disgustoso carnevale fuori tempo.

Inutile dire che uniamo la nostra voce a quella di quanti hanno già chiesto al sindaco Rucco di non permettere che Vicenza ospiti il Gay Pride e di non concedere, comunque, nessun tipo di patrocinio all’evento.

Leggi tutti gli articoli su: Famiglia, Gay Pride, Gian Luca Deghenghi, mis

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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