I partigiani sinti troppo spesso dimenticati, ma non a Vicenza
“Val Leogra: terra di confine. Testimonianze storiche e linguistiche da riscoprire”: parola di… Angelo Saccardo
L'intervento sull'11 settembre di Elena Donazzan, intollerante con stranieri e Islam
Con un ritardo tecnico, di cui ci scusiamo, completiamo con quello, al solito intollerante con gli stranieri e l'Islam tout court, dell'assessore regionale alla formazione, Elena Donazzan, la pubblicazione in video degli interventi di domenica 11 settembre 2016 a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore in occasione del ricordo a quindici anni di distanza delle vittime dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. L'ultimo video era stato quello del discorso di Steve Marks, che aveva seguito il video con i 4 interventi di Mario Giulianati, presidente dell'Associazione Culturale 11 Settembre, che ha organizzato la commemorazione, della sindaca di Montecchio, Milena Cecchetto, del consigliere provinciale Renzo Segato e di Ubaldo Alifuoco, vicepresidente dell'associazione che ha svolto la relazione finale e che ci ha anche concesso un'intervista (clicca qui per rivederla, ndr).Â
Continua a leggereIl caso del centenario della nascita del padre, Maria Fida: "Presidente Mattarella, anch'io sono la figlia di Aldo Moro"
di Maria Fida Moro, da Il Fatto Quotidiano
Gentile Signor Presidente, oggi, 23 settembre 2016, è il centenario della nascita di mio padre Aldo Moro. Proprio il giorno giusto per indirizzarLe questa lettera aperta, scritta in chiave di dolore, che non chiede niente, ma si limita ad annotare dati di fatto, che accrescono una sofferenza già di per sé inaudita. Lei sa bene che Aldo Moro aveva quattro figli e che io sono la primogenita. Eravamo, lei ed io, parlamentari nella X legislatura e questo fatto di essere la figlia maggiore di mio padre era noto a tutti. Dopo di me, c'è la secondogenita e seguono i due fratelli minori, gli unici che Lei ha ricevuto al Quirinale dando loro la possibilità di prendere parte all'organizzazione delle celebrazione per il centenario della nascita di nostro padre (nella foto Ansa Aldo Moro con la figlia Maria Fida Moro).
Continua a leggerePolemiche anche di Donazzan con gli Usa per "Sì" al referendum e commemorazione a Villa Cordellina dei loro morti dell'11 settembre
Si polemizza da ieri se sia lecito o meno e, soprattutto, se sia rispettoso della libera formazione e successiva espressione della volontà dei popoli che l'Ambasciatore Usa in Italia, John Philips, e che l'agenzia internazionale di rating Fitch (che sia in Usa ci sembra irrilevante, perchè in Usa c'è anche l'Onu, tanto per dire) si siano pronunciati sul voto per loro migliore al prossimo referendum costituzionale (nella fattispecie le due "istituzioni" hanno "sponsorizzato" il Sì). In questa polemica abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra abitudine, di popolo, a non confrontarci col mondo e a plaudire alla libertà di opinione solo quando questa coincide con la nostra e noi lo diciamo forti del fatto che ci piacerebbe votare sì o no ma solo dopo aver discusso approfonditamente nel merito.
Continua a leggereL'intervista a Ubaldo Alifuoco a margine dell'11 settembre a Villa Cordellina: spunti per tante riflessioni col rammarico di una guerra che si allarga
"Un'occasione in ricordo delle vittime e di meditazione sul dramma del terrorismoâ€, così si è presentata a Villa Cordellina Lombardi la commemorazione a quindici anni di distanza dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York con Mario Giulianati, presidente dell'Associazione Culturale 11 Settembre, che ha aperto i lavori lasciando poi la parola, tra gli altri, a una equlibrata anche se decisa sindaca di Montecchio Milena Cecchetto, e a un'assessora regionale alla Formazione, Elena Donazzan, che bisticcia sempre di più con la cultura complesiva di una regione, che non sa rappresentare nella sua maggiornanza visto che nelle sue scuole e nelle sue terre ospita migliaia di stranieri onest e che eccede in una xenofobia che non sa tanto di una comprensibilissima umana "pietas" per le migliaia di vittime americane ma di un molto paesano lancio della sua campagna elettorale per le amministrative di Vicenza.
Continua a leggereCile, un altro e precedente 11 settembre: in quel giorno del 1973 tra socialismo e barbarie vinse la barbarie. Non possiamo dimenticare!
Oggi, 11 settembre 2016, voglio ricordare che in questo stesso giorno del 1973 un sanguinario colpo di stato fomentato, finanziato e appoggiato dagli Stati Uniti distrusse la democrazia in Cile. Quel giorno vinse la barbarie. Ricordo gli aerei che bombardavano il palazzo presidenziale di Santiago (qui la photo gallery coin la sequenza delle foto citate, ndr). Ricordo le esplosioni, il rumore dei jet. Le urla dei vivi, i silenzi dei morti. Ricordo il presidente socialista Salvador Allende, la fotografia che lo ritraeva mentre imbracciava un fucile mitragliatore pronto a difendere la democrazia del suo Paese. Simbolo di chi resiste alla protervia e alla brutalità del fascismo in ogni parte del mondo. Ricordo che lottò fino alla morte contro la violenza fascista scatenata dalle forze armate. Ricordo le sue ultime parole: "Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento."
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Anniversario morte Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, uccisi perchè italiani e anarchici
Il 23 agosto 1927 venivano assassinati sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown (USA) Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, due lavoratori italiani ingiustamente condannati alla pena capitale per l'omicidio di due persone durante una rapina. Reati che non avevano commesso. Ma Sacco e Vanzetti erano immigrati, anarchici, proletari ... "sporchi, brutti e cattivi" e, quindi, colpevoli comunque. Per questo il processo fu condotto con il solo scopo di condannarli a morte. Furono uccisi, sulla base di prove costruite, per dimostrare la supremazia della "civiltà bianca" statunitense e del modello di società capitalista.
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"Il treno della solidarietà", iniziativa di Medici per l'Africa Cuamm, è quasi pronto a partire
L'iniziativa, voluta da Medici per l'Africa Cuamm, Ferrovieri con l'Africa e Provincia di Vicenza, è sostenuta da tutte le amministrazioni comunali lungo lo storico percorso Vicenza-Schio. A bordo del treno ci saranno il Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza Achille Variati, l'Assessore Regionale Manuela Lanzarin, il direttore di Medici con l'Africa Cuamm don Dante Carraro, rappresentanti di istituzioni e associazioni locali, ma ci saranno soprattutto gli studenti delle scuole primarie dei comuni di Vicenza, Monticello Conte Otto, Dueville, Villaverla, Montecchio Precalcino, Thiene, Marano Vicentino, Schio. Continua a leggere