L'intervista a Ubaldo Alifuoco a margine dell'11 settembre a Villa Cordellina: spunti per tante riflessioni col rammarico di una guerra che si allarga
Martedi 13 Settembre 2016 alle 22:31 | 0 commenti
"Un'occasione in ricordo delle vittime e di meditazione sul dramma del terrorismoâ€, così si è presentata a Villa Cordellina Lombardi la commemorazione a quindici anni di distanza dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York con Mario Giulianati, presidente dell'Associazione Culturale 11 Settembre, che ha aperto i lavori lasciando poi la parola, tra gli altri, a una equlibrata anche se decisa sindaca di Montecchio Milena Cecchetto, e a un'assessora regionale alla Formazione, Elena Donazzan, che bisticcia sempre di più con la cultura complesiva di una regione, che non sa rappresentare nella sua maggiornanza visto che nelle sue scuole e nelle sue terre ospita migliaia di stranieri onest e che eccede in una xenofobia che non sa tanto di una comprensibilissima umana "pietas" per le migliaia di vittime americane ma di un molto paesano lancio della sua campagna elettorale per le amministrative di Vicenza.
Ma a riportare la "manifestazione" a una commemorazione intensa ma ragionata ci pensano prima un ben più "composto" comandante della guarnigione militare americana a Vicenza, Steve Marks, e poi alla relazione finale, composita e complessa, del vicepresidente dell'associazione Ubaldo Alifuoco, che nella sua pur ferma e univoca condanna del terrorismo, sa dare uno spessore diverso al pomeriggio.
Pubblicheremo da domani in video tutte le parti dell'incontro di domenica 11 settembre, perchè tutti coloro che non erano nell'affollatissima sala possano vedere, ascoltare e farsi una propria idea, senza filtri.
Stasera vi proponiamo, intanto, un'intervista esclusiva finale, articolata ma sintetica e tutta da vedere, a Ubaldo Alifuoco coll quale abbiamo provato ad esaminare il significato, gli ammonimenti e gli sviluppi di quel giorno terribile, ma ancora molto discusso di 15 anni fa, che se ha cambiato, come molti sostengono lil corso della storia non si può di certo dire che l'abbia fatto indirizzandola verso una maggiore comprensione fra i popoli per isolare, circoscrivere e annullare le "diverse" violenze che hanno fatto aumentare da allora i conflitti, portandoli sempre di più, dentro le nostre case e allontanando quella pace senza la quale le vittime di New York sarebbero morte invano.
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