Accordo Fillea per lavoratori TriIntonaci
Cgil Vicenza  Â
La Fillea porta a casa l'accordo per i lavoratori della TriIntonaci
La FILLEA CGIL di Vicenza e provincia ha siglato oggi un accordo con il Consorzio Pizzarotti-Pilzinger-Berger per conto dei lavoratori della TriIntonaci di Noventa Vicentina: una ventina di operai edili che sono senza stipendio da otto mesi.
Oggi la segreteria della FILLEA CGIL dopo la firma ha distribuito gli anticipi di 500 euro ai lavoratori appena fuori dal cantiere in via Corbetta a Vicenza.
L'accordo prevede che ai lavoratori impiegati dalla ditta TriIntonaci nel subappalto concesso dal Consorzio Pizzarotti, arrivino in tasca gli stipendi arretrati in breve, appena saranno pronti i conteggi delle paghe.
"Siamo soddisfatti per l'accordo - ha affermato a caldo Toni Toniolo, segretario generale della FILLEA CGIL vicentina - perché questa firma evita il ricorso ad una vertenza che finirebbe nelle aule dei tribunali".
Dal consorzio impegnato nell'appalto per la costruzione della clinica della Caserma Ederle "abbiamo avuto - ha affermato Toniolo - quello che nella vertenza del teatro di viale Mazzini il comune dell'amministrazione Huellweck non ha mai voluto riconoscere!" Ovvero un accordo per evitare spese processuali inutili e tempi morti con padri di famiglia in attesa dello stipendio di mesi e mesi prima.
Per quanto riguarda la TriIntonaci (il cui titolare si è tolto la vita la settimana scorsa) la FILLEA CGIL sta cercando di capire la situazione esistente in altri cantieri dove era presente con altri subappalti la ditta di Noventa.
"Da segnalare - ha sottolineato Toniolo - che questi lavoratori che oggi hanno ricevuto un acconto di 500 euro e che presto verranno in possesso degli stipendi arretrati, in gran parte sono extracomunitari. E quindi - conclude il segretario della FILLEA CGIL - non solo sono disoccupati, ma verranno espulsi tra qualche mese per effetto della Bossi-Fini e non beneficeranno, come invece avviene per i lavoratori italiani senza lavoro, della disoccupazione tramite l'INPS!"
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
Nota ai giornalisti
Il segretario generale FILLEA CGIL Vicenza, Toni Toniolo, risponde ai giornalisti al numero mobile 348 5279576.
In allegato:
Una foto del momento della distribuzione degli assegni in via Corbetta (questa mattina).
Disponibili altri scarri fotografici su richiesta (Francesco Brasco , m. 329-2165828)
L'ufficio stampa
Cgil Vicenza
1° marzo flop per Roberto Ciambetti
Roberto Ciambetti     Â
Roberto Ciambetti su esito manifestazione antirazzismo a Vicenza
"Manifestazione flop, anche gli stranieri scappano da questa sinistra inconcludente"
"La scarsa partecipazione di stranieri alla manifestazione a Vicenza dimostra una serie di cose ma soprattutto dice che tanti lavoratori stranieri sono molto meno strumentalizzabili di quanto pensi una certa sinistra".
Roberto Ciambetti, capolista della lega Nord per le prossime elezioni regionali, ha commentato quest'oggi a Vicenza l'esito della protesta "che, almeno da noi, non aveva nulla a che vedere con la lotta al razzismo - ha detto Ciambetti -: c'è chi alimenta l'idea di un Veneto rozzo, xenofobo, razzista, quando in verità proprio qui si raggiungono i livelli più elevati di integrazione e di civile convivenza. Proprio la manifestazione odierna ha smentito clamorosamente chi vorrebbe speculare sul disagio degli stranieri, chi guarda agli extracomunitari per rimpinguare quei consensi che ha perso tra i cittadini. Insomma, anche il più sprovveduto tra gli extracomunitari scappa da questa sinistra inconcludente. Non c'era ragione di protestare, né c'è ragione di protestare quando un sindaco, e penso al caso di Montecchio Maggiore, vuol far rispettare la legalità e interviene quando degli stranieri non pagano bollette, lasciano conti in sospeso, creano disagi. Dobbiamo combattere quel manicheismo - ha continuato Ciambetti - che impera in molti salotti radical chic e in buona parte della sinistra per cui i buoni sono quelli che giustificano e permettono tutto e di più se di mezzo c'è un extracomunitario, mentre la parte del cattivo, dello xenofobo, del razzista tocca a chi vorrebbe far rispettare la legge. Paradossalmente, il flop della manifestazione odierna dà ragione ai ‘cattivi': l'extracomunitario onesto non ha motivi d'aver paura, non ha motivi per scendere in piazza e, casomai - ha concluso Ciambetti - condivide con noi tutti l'ansia per una crisi economica difficile e devastante ben sapendo che dalla crisi si esce solo con un grande sforzo collettivo".
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Bizzotto (LN): immigrati, sciopero insensato
On. Mara Bizzotto
"UNA MANIFESTAZIONE SENZA SENSO CHE NON AIUTA L'INTEGRAZIONE"
"Prima di tutto, vengono i doveri. Sinistra e sindacati pensano solo agli immigrati: a difendere i nostri lavoratori siamo rimasti solo noi della Lega"
anche la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia ed in altri Stati membri presentata dai gruppi di centrosinistra. Nel testo si denunciavano in particolare anomalie nel caso italiano e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europ
"Lo sciopero degli immigrati? Una manifestazione senza senso, che non aiuta la loro integrazione. Forse a questi immigrati non è ancora chiaro che chi viene nei nostri paesi, prima di rivendicare diritti, dovrebbe avere e rispettare dei doveri. L'immigrazione senza regole non è una risorsa, ma un problema per il nostro Paese e i nostri cittadini, soprattutto in questi tempi di crisi".
Queste le parole dell'Europarlamentare vicentina della Lega Nord, Mara Bizzotto, molto critica nei confronti del primo sciopero degli immigrati organizzato oggi in Italia.
"Si tratta di un'iniziativa che strumentalizza politicamente gli immigrati, appoggiata da quei movimenti, partiti e sindacati che, in questi anni, hanno aperto indiscriminatamente le porte a tutti, favorendo un'immigrazione selvaggia che, di sicuro, ha fatto il male sia dei nostri paesi sia degli stessi immigrati" dichiara l'onorevole Bizzotto.
"Ad ogni modo, la sinistra e i sindacati, sostenendo lo sciopero di oggi, dimostrano ancora una volta di avere a cuore soltanto gli immigrati -conclude Mara Bizzotto- A difendere la nostra gente, le nostre aziende, i nostri lavoratori e i nostri disoccupati, siamo rimasti solo noi della Lega Nord".
Continua a leggereIrene, una padovana precaria, e un Buongiorno straniero
Irene è una giovane di 28 anni, lavoratrice precaria come tantissimi altri giovani, fortissimamente legata ai valori della Costituzione e all'ANPI.
Ci è stata fatta giungere questa sua lettera che pubblichiamo (questo 1° marzo, che sia quello della manifestazione degli immigrati o quello del Capodanno Veneto) come testimonianza umana, prima che politica
Venerdì, giorno libero.
Ma piove, ho da correggere un pacco di compiti, fare i piatti e stendere qualcosa in bagno.
Suonano. Non aspetto nessuno.
Un "Buongiorno" straniero si fa sentire al citofono.
Come sempre, sempre (fuori dal supermercato, al semaforo, agli angoli delle strade...) prendo qualche moneta o qualcosa da mangiare e la porto giù.
So che è inutile, troppo poco ma devo mettere a tacere, dare una briciola pur minima per sfamare anche la mia coscienza, che grida.
Sgancio i 2 euro nella mano nera e tesa di là dal cancello, faccio in fretta, piove e mi giro per tornare su.
Ma quella mano ha una voce, parla, mi dice: "Ho il permesso, ma non ho lavoro".
Allora devo fermarmi, quegli spiccioli non bastano, a me per prima.
Verso il 1° marzo: la lotta si estende
Prc Padova Â
Anche la Rsu delle Fonderie Zen (Albignasego, Padova) ha proclamato lo sciopero nella Giornata di lunedì primo marzo.
Rifondazione comunista invita le compagne e i compagni presenti nei luoghi di lavoro a chiedere alle proprie Rsu l'indizione dello sciopero il primo marzo (come le Rsu Dab, Zen e le molte realtà produttive in tutta Italia) nella giornata nazionale di lotta dei lavoratori migranti.
Invitiamo tutte/i a partecipare alle mobilitazioni già previste di fronte alla Prefettura di Padova e a quelle - presidi e Picchetti - che il partito organizzerà di fronte alle fabbriche del padovano.
1° marzo: il Circolo Nessuno Escluso c'é
Circolo Nessuno Escluso di Vicenza Â
Spett.le Redazione,
riporto il Comunicato Stampa del Circolo Nessuno Escluso che aderisce alla giornata "un giorno senza di noi" di Lunedì 1 marzo p.v.
Con preghiera di pubblicazione.
Grazie
Matteo Quero
Il Circolo Nessuno Escluso di Vicenza aderisce alla manifestazione nazionale "Un giorno senza di noi"
Il Circolo Nessuno Escluso di Vicenza aderisce alla giornata "Un giorno senza di noi" del primo marzo lanciata a livello nazionale per sensibilizzare la popolazione sulla condizione dei cittadini stranieri.
L'adesione del Circolo Nessuno Escluso di Vicenza si inserisce nel programma di iniziative dell'associazione che dedicherà il mese di marzo all'approfondimento dei temi legati all'integrazione dei cittadini stranieri e alle buone pratiche per favorire la pacifica convivenza.
I promotori della manifestazione "Un giorno senza di noi" intendono far comprendere che gli stranieri sono una componente imprescindibile del tessuto sociale e lavorativo del nostro Paese.
Per farlo capire anche a chi pensa che i problemi dell'Italia possano essere risolti cacciando gli stranieri, hanno chiesto che il primo marzo gli stranieri non siano nei luoghi di lavoro ma nelle strade e nelle piazze.
Noi del Circolo Nessuno Escluso di Vicenza aderiamo perché crediamo che a prescindere dalla nazionalità qualunque residente in Italia che lavora, paga le tasse e i contributi e rispetta le regole deve godere degli stessi diritti degli italiani (ciò non accade in molti Comuni, ad esempio Montecchio Maggiore, dove le ordinanze hanno caratteristiche discriminatorie nei confronti degli
stranieri).
A uguali doveri devono corrispondere uguali diritti.
Crediamo che anche chi non é in regola con il permesso di soggiorno deve avere garantiti i diritti fondamentali in quanto essere umano (ad esempio il diritto alla salute che l'attuale governo ha tentato di annullare con una proposta di legge leghista che chiedeva di trasformare medici e infermieri in poliziotti e spie a caccia di stranieri non regolari).
Crediamo sia un errore la scelta di alcune amministrazioni (fra cui la Provincia di Vicenza) che hanno tagliato i progetti per l'integrazione in tempi di crisi. Una scelta deleteria per il futuro della convivenza. Se ad esempio viene organizzato un corso di italiano per stranieri é immaginabile che lo straniero che li frequenta avrà più facilità a comprendere e rispettare le nostre leggi. Lasciare da parte l'integrazione significa lasciare campo libero alla conflittualità .
Crediamo che esempi come Rosarno, dove gli stranieri si ribellano contro le condizioni disumane imposte dalla camorra, e per questo vengono deportati dallo Stato italiano, non sono comportamenti degni di uno Stato di diritto, di un paese civile.
Crediamo che slogan elettorali come "Prima il Veneto" e "Prima i veneti" siano benzina per far bruciare il fuoco dell'intolleranza nella paglia della paura del diverso.
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1° marzo: ci sono anche Psi e Sel Vicenza
PSI e SEL della provincia di Vicenza aderiscono alla fiaccolata organizzata dall'Unione Immigrati di Vicenza, dai Sindacati, dal Comitato Primo Marzo "Un Giorno senza di noi", per Lunedì 1 marzo a Montecchio Maggiore.
Ciò che dall'elezione del Sindaco leghista Cecchetto, sta accadendo a Montecchio è paradigmatico di ciò che potrebbe accadere nell'intera regione Veneto qualora il candidato della Lega dovesse essere eletto.
A Montecchio, con evidenti ragioni demagogiche, la Giunta Comunale di Montecchio si è lanciata in una poco ragionevole "caccia alle streghe", alla ricerca dell'immigrato o dell'immaginario insegnante meridionale assenteista.
Se nella pratica di un tale esercizio demagogico, la Giunta non utilizzasse risorse che andrebbero dedicate a predisporre le condizioni per una miglior qualità della vita sul territorio e all'integrazione, se questa continua ed ingiustificata attenzione alle mancanze dell' "altro" non fosse intimamente dannosa per la pacifica convivenza civile, tutti noi si potrebbe osservare con un ironico sorriso, quest'affannosa rincorsa agli umori della piazza. Ma così non è.
Mentre il Sindaco fa sfoggio di "leghismo padano", il mondo evolve e la Giunta comunale condanna Montecchio all'isolamento e arretramento culturale.
PSI e SEL della provincia di Vicenza esprimono tutta la propria solidarietà agli immigrati che col loro lavoro contribuiscono alla ricchezza della provincia, ringraziano sinceramente i docenti che nella scuola statale, negli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Montecchio come in tutta Italia, si stanno impegnando tutti ed indistintamente nella salvaguardia di un sistema d'istruzione efficace ma che il Governo Berlusconi sta cercando di destrutturare.
PSI e SEL della provincia di Vicenza auspicano infine che il Sindaco di Montecchio e la sua Giunta riescano finalmente a concentrare i propri sforzi e le loro migliori capacità nella ricerca di quel benessere diffuso che i residenti di Montecchio, tutti, meritano.
Luca Fantò
Segretario provinciale Partito Socialista Italiano Vicenza
Tomaso Rebesani
Segretario provinciale Sinistra Ecologia e Libertà Vicenza
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1° marzo: immobilizzati 15 minuti in stazione
A.C.      Â
In occasione del "Primo Marzo - Un giorno senza di noi", aderisci anche tu alle Flash 1Mob: per quindici minuti urla il tuo silenzio!
Non dovrai far altro che prendere il treno come ogni giorno e una volta giunto in una delle stazioni venete elencate immobilizzarti per quindici minuti esatti, dalle ore 8.00 alle 8.15 (ora della stazione).
Ciascun maniflashstante se ne andrà esattamente da solo così come è arrivato.
Per avere un'idea degli effetti, guardate il video della flash mob alla Grand Central di New York!
Invita tutti i tuoi amici e buon divertimento
Luogo: in tutte le stazioni ferroviarie del Veneto
Data: lunedì primo marzo
Ora: dalle 8.00 alle 8.15
1° marzo, un giorno senza di noi
Un. Immigrati Vic., Associazioni, Cgil, Cisl, Uil Â
Donne e Uomini di buona volontà , immigrati e italiani denunciano i luoghi comuni e l'arrogante ma lucida intelligenza di alcuni che sono alla base di recenti attacchi xenofobi.
Lunedì 1° marzo, a Montecchio, alle 20.00, si svolgerà l'annunciata marcia pacifica per contrastare le posizioni xenofobe di una parte del Governo e della società e riconoscere l'importanza e la presenza degli immigrati sul territorio italiano.
Per una società più giusta e solidale fiaccolata silenziosa "in giallo" a Montecchio Maggiore lunedì 1° marzo
ore 19,30 Concentramento
partenza ore 20,00 da Alte (inizio via Tecchio)
termine Montecchio M. (davanti al Municipio)
No alle discriminazioni!
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Basta burqa e oppressione
On. Mara Bizzotto
NO ALL'OPPRESIONE DELL'ISLAM CONTRO LE DONNE
L´on. Bizzotto: "Basta burqa, infibulazione e pratiche islamiche disumane: solo così si difendono le donne e i loro diritti "
Portare in Europa il dibattito sull'oppressione della donna nelle comunità islamiche europee e combattere pratiche disumane come l'infibulazione e il burqa: questo l'obiettivo dell'Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che è interventuta nella sessione del Parlamento Europeo a Bruxelles nel corso di un dibattito sulla condizione della donna in Europa.
"Basta con le vuote e tradizionali tematiche di un femminismo politically correct che ormai ha fatto il suo tempo - ha esordito l'onorevole Bizzotto- Oggi la vera emergenza in Europa non riguarda le donne occidentali, bensì la condizione drammatica delle donne di cultura islamica, costrette a sottostare a imposizioni etniche, religiose e culturali odiose e contrarie ai diritti umani fondamentali, come l´infibulazione, l´imposizione del velo integrale, il delitto d´onore e i matrimoni combinati".
Nel suo intervento in aula, la Bizzotto ha criticato il documento della Presidenza svedese sulla questione della donna in Europa, colpevole di aver ignorato completamente il problema dell'islamismo radicale e dei diritti delle donne: "O il problema secondo alcuni non esiste, oppure non lo si vuol vedere: eppure oggi la condizione delle donne di cultura islamica nel mondo, Europa compresa, è letteralmente drammatica".
Il dibattito in aula ha offerto un'altra occasione all'On. Bizzotto per tornare sull'argomento scottante del burqa, "che rappresenta il simbolo più eloquente del disprezzo verso la donna che domina la cultura musulmana, e sul quale il Parlamento sembra non volersi pronunciare".
"L'Europa deve trovare il coraggio che sinora le è mancato, e affrontare senza ipocrisie la realtà del grave deterioramento della condizione femminile nelle comunità musulmane presenti nelle nostre città , Italia e Veneto compresi -ha concluso l'onorevole Bizzotto- Solo se avremo il coraggio di guardare in faccia la realtà e di condannare senza mezze misure l'oppressione dell'islamismo, potremo affrontare e risolvere questa piaga che condanna ad una vita miserevole milioni di donne musulmane, nel più completo silenzio di un'Europa prigioniera del multiculturalismo di maniera".
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