1° marzo flop per Roberto Ciambetti
Lunedi 1 Marzo 2010 alle 20:12 | 0 commenti
Roberto Ciambetti     Â
Roberto Ciambetti su esito manifestazione antirazzismo a Vicenza
"Manifestazione flop, anche gli stranieri scappano da questa sinistra inconcludente"
"La scarsa partecipazione di stranieri alla manifestazione a Vicenza dimostra una serie di cose ma soprattutto dice che tanti lavoratori stranieri sono molto meno strumentalizzabili di quanto pensi una certa sinistra".
Roberto Ciambetti, capolista della lega Nord per le prossime elezioni regionali, ha commentato quest'oggi a Vicenza l'esito della protesta "che, almeno da noi, non aveva nulla a che vedere con la lotta al razzismo - ha detto Ciambetti -: c'è chi alimenta l'idea di un Veneto rozzo, xenofobo, razzista, quando in verità proprio qui si raggiungono i livelli più elevati di integrazione e di civile convivenza. Proprio la manifestazione odierna ha smentito clamorosamente chi vorrebbe speculare sul disagio degli stranieri, chi guarda agli extracomunitari per rimpinguare quei consensi che ha perso tra i cittadini. Insomma, anche il più sprovveduto tra gli extracomunitari scappa da questa sinistra inconcludente. Non c'era ragione di protestare, né c'è ragione di protestare quando un sindaco, e penso al caso di Montecchio Maggiore, vuol far rispettare la legalità e interviene quando degli stranieri non pagano bollette, lasciano conti in sospeso, creano disagi. Dobbiamo combattere quel manicheismo - ha continuato Ciambetti - che impera in molti salotti radical chic e in buona parte della sinistra per cui i buoni sono quelli che giustificano e permettono tutto e di più se di mezzo c'è un extracomunitario, mentre la parte del cattivo, dello xenofobo, del razzista tocca a chi vorrebbe far rispettare la legge. Paradossalmente, il flop della manifestazione odierna dà ragione ai ‘cattivi': l'extracomunitario onesto non ha motivi d'aver paura, non ha motivi per scendere in piazza e, casomai - ha concluso Ciambetti - condivide con noi tutti l'ansia per una crisi economica difficile e devastante ben sapendo che dalla crisi si esce solo con un grande sforzo collettivo".
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