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Retribuzioni dei vertici BPVi: a Zonin più di un milione per il suo "operato", a Iorio anche una "buona entrata" milionaria

ArticleImage Sul sito della BPVi compare, a ridosso dell'assemblea ordinaria dei soci di quest'oggi, 26 marzo 2016, un documento intitolato "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione del gruppo Banca Popolare di Vicenza" sul quale, da pagina 28, è possibile trovare i compensi per l'esercizio 2015 dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo delle società del gruppo, con le retribuzioni del presidente, per esempio, di Banca Nuova, Marino Breganze, il cui compenso complessivo lordo è di 183.000 euro, o quello dei consiglieri che si attesta attorno ai 30.000 euro. Nell'allegato numero 3 di pagina 30 sono riportati i compensi, sempre per il 2015, delle società del gruppo: riprendendo il caso di Banca Nuova, questa spende per i consiglieri 250.000 euro. 

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Assemblea Banca Popolare di Vicenza: bilancio 2015 a meno 1,4 miliardi e "spuntano" i compensi dei vertici

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È iniziata alle ore 9 di oggi 26 marzo in Fiera di Vicenza, l'assemblea ordinaria della Banca Popolare di Vicenza, la prima dopo l'approvazione della trasformazione in spa. Sono attesi 4 mila soci, con 1.600 deleghe. All'ordine del giorno c'è l'approvazione del bilancio. Il risultato netto di esercizio 2015 è pari a -1,4 miliardi di euro con una variazione della perdita di circa 350 milioni di euro rispetto a giugno 2015. Ma l’altro punto che sarà discusso in assemblea riguarda le politiche di remunerazione, che avrebbe dovuto essere trattato già nel corso della precedente storica assemblea sul passaggio ad spa del 5 marzo. Solo ieri sera o questa notte nel sito della banca è stata pubblicata la pagina inerente le politiche di remunerazione e incentivazione del gruppo in discussione oggi. Trasparenza sì, ma con la dovuta calma... A seguire pubblicheremo i dati dei compensi dei vertici portati oggi all'approvazione dell'assemblea 2016 per il 2015.... 

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Marino Breganze "allunga" il cognome con quello della madre, la contessa Breganze Capnist

ArticleImage Il Corriere del Veneto, in un articolo datato 24 marzo 2016, scriveva così: "...il vicepresidente dell’istituto di credito e della Fondazione Roi, diventerà Marino Breganze de Capnist. Questo, infatti, è quello che ha stabilito un decreto del prefetto, Eugenio Soldà, che ha autorizzato la richiesta di modifica del cognome da parte di Marino Breganze. Nulla si sa, al momento, sul motivo alla base del cambio di cognome, ma quel che è certo è che la modifica, approvata nei giorni scorsi e pubblicata sull’albo pretorio del Comune, sarà in vigore dal prossimo 14 aprile."

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Casa Vinicola Zonin con 39.486 azioni BPVi in meno nel 2015, la Fondazione Roi con 39.175 in più: è un caso ma serve chiarezza. Ecco l'elenco dei "soci top 999" dal 349° al 482°

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Nell'articolo di ieri, 24 marzo, a firma DI Roberto Iotti su Il Sole 24 Ore da noi riportato in Rassegna stampa ("Cambio ai vertici di Casa vinicola Zonin: ora comandano Domenico Zonin, figlio di Gianni, e Massimo Tuzzi") e che riferiva del nuovo assetto dei vertici della Casa Vinicola Zonin (CVZ), dopo che Gianni Zonin ha ceduto i gradi del comando, e non solo quelli, si legge: "«In carico a Cvz - spiega ancora l'amministratore delegato del gruppo Zonin (l'ex direttore generale, Massimo Tuzzi, ndr) - c'erano azioni della Banca popolare (di Vicenza, ndr) per un controvalore di 3,7 milioni. Nel corso del 2015 sono stati ceduti i due terzi di questo pacchetto titoli, generando una minusvalenza di 471mila euro...». Un'inezia, a dire il vero, visto che ben pochi dei circa 118.00 soci della BPVi nell'anno domini 2015 hanno avuto il privilegio di monetizzare le proprie azioni.

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BPVi avvia stage per 40 giovani. Rossi: nuove facce per recuperare i rapporti

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BPVi avvia stage per 40 giovani. Rossi: nuove facce per recuperare i rapporti

ArticleImage Come si rifonda una banca? Certo, si cambiano gli amministratori, ci può essere la necessità di un aumento di capitale e della quotazione in Borsa, ma nella sua struttura vitale (e nei rapporti, altrettanto vitali, con la clientela) un istituto di credito si ricostruisce anche e soprattutto partendo dai suoi dipendenti. Nel pieno di una trasformazione epocale - la banca in questione è ormai una ex popolare e ha appena deliberato un aumento di capitale da 1,5 miliardi, nonché l’avvio del percorso di quotazione -, la Bpvi ha focalizzato nel ricambio generazionale del suo personale uno degli asset fondamentali per concretizzare il cambiamento.

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Dopo Banco Popolare con Bpm altri matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca

ArticleImage "Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due, popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore (clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa).

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Dopo quella del Banco Popolare con Bpm la Bce vuole altre fusioni: matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca

ArticleImage "Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due,  popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra  Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore.

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Fondazione Roi: l'impudenza di chi ha usato Barbara Ceschi è un assist per Zonin & c. che querelano senza rispondere a domande vere

ArticleImage Il 4 marzo con un articolo, documentato, dal titolo parlante ("Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") abbiamo iniziato ad occuparci a fondo del caso della Fondazione Roi, che aveva speso tutta la sua liquidità, poi di conseguenza azzerata, per sottoscrivere azioni della Banca Popolare di Vicenza, con la quale, prima dei titoli, aveva già in comune il presidente, Gianni Zonin, e il vice presidente, Breganze Breganze. E abbiamo abbiamo approfondito più volte il caso utilizzando sempre documenti.

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Banca Popolare di Vicenza: tutti onorabili e professionali i "reduci" del Cda di Zonin: ecco altri 120 indignados dei soci top 999

ArticleImage Stasera in una nota della Banca Popolare di Vicenza è stata resa nota una decisione propedeutica all'aumento di capitale per complessivi 1.763 milioni di euro indispensabili a non far scomparire l'Istituto dopo l'azzeramento di fatto del valore delle sue azioni che ammontava complessivamente ad oltre 6 miliardi di euro, grazie soprattutto alle decisioni prese negli ultimi anni dell'era Zonin e avallate dal suo Cda. Il Consiglio di Amministrazione, comunica la banca, ha provveduto alla "verifica, con esito positivo, dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale", che, vale la pena ricordarlo, sono per due terzi quelli che hanno condotto la banca dov'è.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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