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Nota di Federico D'Inca, deputato M5S, sulla Banca Popolare di Vicenza
"E’ un massacro per gli azionisti, uno sfregio a chi ha creduto nel buon nome e nel rapporto di fiducia con una banca di territorio che esiste da 150 anni. L’aumento di capitale con un valore, possibile, di 10 centesimi per azione indicherebbe che l’istituto vale meno degli emolumenti dei suoi ricchi amministratoriâ€. Lo denuncia il Deputato Federico D'Incà del Movimento 5 Stelle, in merito a Banca Popolare di Vicenza. “Rischiamo di vedere un’offerta sul mercato con 17 miliardi di nuove azioni - aggiunge - E’ la fine di un modello sociale di banca, massacrato da una gestione ventennale sciagurata che si è consumata sotto il naso di tre governatori di Bankitalia e con la silente connivenza di tutta la classe politica venetaâ€. Continua a leggere
Federico D'Incà, M5S, sulla BPVi: "E' un massacro per gli azionisti"

"E’ un massacro per gli azionisti, uno sfregio a chi ha creduto nel buon nome e nel rapporto di fiducia con una banca di territorio che esiste da 150 anni. L’aumento di capitale con un valore, possibile, di 10 centesimi per azione indicherebbe che l’istituto vale meno degli emolumenti dei suoi ricchi amministratoriâ€. Lo denuncia il Deputato Federico D'Incà del Movimento 5 Stelle, in merito a Banca Popolare di Vicenza. “Rischiamo di vedere un’offerta sul mercato con 17 miliardi di nuove azioni - aggiunge - E’ la fine di un modello sociale di banca, massacrato da una gestione ventennale sciagurata che si è consumata sotto il naso di tre governatori di Bankitalia e con la silente connivenza di tutta la classe politica venetaâ€. Continua a leggere
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Claudio Gatti, giornalista de Il Sole 24 Ore che lavora a New York, su GradoZeroBlog ha ricostruito tutta la storia della gestione Zonin della Banca Popolare di Vicenza, titolando la pagina "La lunga, tragica saga della Banca Popolare di Vicenza - Le bolle di Zonin". Non serve riassumere di cosa tratti questa ricostruzione cronologica, ma ciò che vogliamo far notare è che il collega Gatti ha usato i video di VicenzaPiu.Tv per supportare il suo lavoro. E noi non possiamo che ringraziarlo perché ci ha riconosciuto il lavoro e la fatica delle nostre inchieste. Continua a leggere
Gatti del Sole 24 Ore ricostruisce le "bolle" di Zonin con i servizi di VicenzaPiu.Tv
Claudio Gatti, giornalista de Il Sole 24 Ore che lavora a New York, su GradoZeroBlog ha ricostruito tutta la storia della gestione Zonin della Banca Popolare di Vicenza, titolando la pagina "La lunga, tragica saga della Banca Popolare di Vicenza - Le bolle di Zonin". Non serve riassumere di cosa tratti questa ricostruzione cronologica, ma ciò che vogliamo far notare è che il collega Gatti ha usato i video di VicenzaPiu.Tv per supportare il suo lavoro. E noi non possiamo che ringraziarlo perché ci ha riconosciuto il lavoro e la fatica delle nostre inchieste. Continua a leggere
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Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."
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Franco Conte, presidente Codacons Veneto a VicenzaPiu.Tv: "non sottoscrivete aumento BPVi"
Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."
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Aiutare ad agganciare le dinamiche di crescita di mercati strategici e con ulteriori potenzialità di sviluppo e, al tempo stesso, fornire indicazioni operative per mettere in atto strategie di internazionalizzazione di successo: con questo duplice obiettivo UniCredit ha organizzato oggi a Vicenza, un International Forum, evento che ha visto la partecipazione numerosi imprenditori provenienti da tutta la provincia berica. L’incontro, ospitato questa mattina presso la sede d’Area della banca in via Cesare Battisti, è stato introdotto dai saluti di Luisella Altare, Area Manager Vicenza, a cui hanno fatto seguito gli interventi di Edoardo Campanella (Economist UniCredit Research), Maurizio Brentegani (UniCredit International Center Italy) e Guido Lanzoni (UniCredit International Center Italy) che hanno fornito alle imprese intervenute un quadro delle opportunità , e anche delle difficoltà , esistenti per un’impresa europea decisa a trovi nuovi sbocchi di mercato negli Stati Uniti e in Cina. Continua a leggere
International Forum dedicato a Usa e Cina organizzato da UniCredit per sostenere le politiche di export delle imprese vicentine

Aiutare ad agganciare le dinamiche di crescita di mercati strategici e con ulteriori potenzialità di sviluppo e, al tempo stesso, fornire indicazioni operative per mettere in atto strategie di internazionalizzazione di successo: con questo duplice obiettivo UniCredit ha organizzato oggi a Vicenza, un International Forum, evento che ha visto la partecipazione numerosi imprenditori provenienti da tutta la provincia berica. L’incontro, ospitato questa mattina presso la sede d’Area della banca in via Cesare Battisti, è stato introdotto dai saluti di Luisella Altare, Area Manager Vicenza, a cui hanno fatto seguito gli interventi di Edoardo Campanella (Economist UniCredit Research), Maurizio Brentegani (UniCredit International Center Italy) e Guido Lanzoni (UniCredit International Center Italy) che hanno fornito alle imprese intervenute un quadro delle opportunità , e anche delle difficoltà , esistenti per un’impresa europea decisa a trovi nuovi sbocchi di mercato negli Stati Uniti e in Cina. Continua a leggere
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«Riteniamo doveroso partecipare al Fondo Atlante e lo abbiamo fatto perché non è possibile che la situazione bancaria nel nostro Paese si perpetui così. Se aderire direttamente o meno all’aumento di capitale anche di Banca Popolare di Vicenza, invece, lo decideremo in un prossimo Cda, entro una dozzina di giorni». Lo ha affermato ieri il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, al termine della prima riunione del rinnovato board della compagnia veronese, subito chiamato ad una scelta di peso notevole, ossia contribuire al fondo salva-banche messo in piedi da Quaestio con 40 milioni di euro. (Leggi in rassegna stampa l'articolo)
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Cattolica entra nel fondo Atlante per salvare BPVi, Bedoni: il nostro Paese non può avere questo scenario bancario

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«Riteniamo doveroso partecipare al Fondo Atlante e lo abbiamo fatto perché non è possibile che la situazione bancaria nel nostro Paese si perpetui così. Se aderire direttamente o meno all’aumento di capitale anche di Banca Popolare di Vicenza, invece, lo decideremo in un prossimo Cda, entro una dozzina di giorni». Lo ha affermato ieri il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, al termine della prima riunione del rinnovato board della compagnia veronese, subito chiamato ad una scelta di peso notevole, ossia contribuire al fondo salva-banche messo in piedi da Quaestio con 40 milioni di euro.
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Cattolica entra nel fondo Atlante per salvare BPVi, Bedoni: il nostro Paese non può avere questo scenario bancario

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La Banca Popolare di Vicenza non vale più niente. È l’unica conclusione possibile dopo il concitato scambio di comunicati e dichiarazioni che ha animato la giornata di ieri. L’intervento del fondo Atlante, che nei prossimi giorni sottoscriverà quasi l’intero ammontare dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi necessario a tenere in vita la banca, stenderà un velo pietoso su una storia tutta da raccontare. Andando dritte all’obiettivo le due associazioni Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto ieri alla Consob “di impugnare gli ultimi bilanci poco veritieri della Bpvi, a cominciare dall’ultimo approvato pochi giorni faâ€. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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BPVi, una banca da 6 miliardi che oggi vale 10 milioni. E Atlante non pagherà più di 10 centesimi per azione

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La Banca Popolare di Vicenza non vale più niente. È l’unica conclusione possibile dopo il concitato scambio di comunicati e dichiarazioni che ha animato la giornata di ieri. L’intervento del fondo Atlante, che nei prossimi giorni sottoscriverà quasi l’intero ammontare dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi necessario a tenere in vita la banca, stenderà un velo pietoso su una storia tutta da raccontare. Andando dritte all’obiettivo le due associazioni Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto ieri alla Consob “di impugnare gli ultimi bilanci poco veritieri della Bpvi, a cominciare dall’ultimo approvato pochi giorni faâ€.
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BPVi, una banca da 6 miliardi che oggi vale 10 milioni. E Atlante non pagherà più di 10 centesimi per azione

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La Banca Popolare di Vicenza, dopo una serie di fatti complessi, ha comunicato in una nota alle ore 9 di stamattina (12 minuti fa), l''approvazione da parte di Consob del Prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di sottoscrizione e ammissione a quotazione delle azioni Banca Popolare di Vicenza. Nella nota si informa che "il Periodo di Offerta avrà inizio alle ore 9:00 del 21 aprile 2016 e terminerà alle ore 13:00 del 28 aprile 2016. L'intervallo di Valorizzazione Indicativa è compreso tra un minimo non vincolante di Euro 0,10 per Azione e un massimo vincolante di Euro 3,00 per Azione (Prezzo Massimo). La determinazione del Prezzo di Offerta avverrà al termine dell'Offerta Globale". Vi anticipiamo che torneremo ovviamente sul natale della nuova BPVi (qui l'intervista a Franco Conte, presidente Codacons Veneto) che, per un caso del destino, 'si celebra proprio nel giorno che 2.769 anni fa vide il ben più celebre Natale di Roma, ricorrenza che ora sarà pià nota, speriamo positivamente, ai soci BPVi, ma intanto pubblichiamo integralmente e a seguire la nota ufficiale della Banca.
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Partiti l'aumento e lo sbarco in Borsa della Banca Popolare di Vicenza: l'offerta pubblica delle azioni terminerà il 28 aprile. Da oggi i soci BPVi celebreranno il... Natale di Roma

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Confermata la nostra indiscrezione di oggi ("Banca Popolare di Vicenza, a Milano accordo tra Iorio e Fondo Atlante: azione a 10 cent per tutti") sembra spianarsi (il dubbio è d'obbligo dopo i mille up & down di questa storia) la sofferta strada verso l'aumento di capitale da 1,763 miliardi della Banca Popolare di Vicenza che per il 75% sarebbe sottoscritto dal Fondo Atlante della Quaestio SGR, a cui partecipa da "garante" governativo con 500 milioni anche la Cassa Depositi e Prestiti e che è subentrato a salvare Unicredit e... i proclami di Iorio. Ma c'è un "ma". Il Fondo, infatti, ha ribadito di essere disposto a farsi carico della parte, maggioritaria, non sottoscritta del capitale a 10 centesimi per azione, il minimo stabilito dall'ormai famoso "Cda della forchetta".
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Atlante: sì ad azioni BPVi a 10 cent, ma no ad Opa. Serve flottante per poi venderle in Borsa o pesano ancora i dubbi sulla convenienza?
