Federico D'Incà, M5S, sulla BPVi: "E' un massacro per gli azionisti"
Giovedi 21 Aprile 2016 alle 18:17 | 0 commenti
Nota di Federico D'Inca, deputato M5S, sulla Banca Popolare di Vicenza
"E’ un massacro per gli azionisti, uno sfregio a chi ha creduto nel buon nome e nel rapporto di fiducia con una banca di territorio che esiste da 150 anni. L’aumento di capitale con un valore, possibile, di 10 centesimi per azione indicherebbe che l’istituto vale meno degli emolumenti dei suoi ricchi amministratoriâ€. Lo denuncia il Deputato Federico D'Incà del Movimento 5 Stelle, in merito a Banca Popolare di Vicenza. “Rischiamo di vedere un’offerta sul mercato con 17 miliardi di nuove azioni - aggiunge - E’ la fine di un modello sociale di banca, massacrato da una gestione ventennale sciagurata che si è consumata sotto il naso di tre governatori di Bankitalia e con la silente connivenza di tutta la classe politica venetaâ€.
“Confidiamo naturalmente nel lavoro dei magistrati, gli unici che possono darci verità e giustizia, dato che persino l’assemblea dei soci, guarda caso la prima senza più il voto capitario ma in base alla quota di partecipazione, aveva rinunciato clamorosamente all’azione legale contro le vecchie gestioniâ€, spiegano i portavoce M5S. “Continueremo a vigilare su tutta la vicenda, terremo accesi i riflettori e resteremo dalla parte dei piccoli soci che spesso sono stati costretti a diventarlo, essendo vittime di un ricatto da parte dell’istituto. La tutela costituzionale del risparmio - chiudono gli eletti veneti del Cinquestelle – rimane una delle battaglie chiave della nostra azione politica.â€
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.