Nell'Aula della Camera e' iniziata la discussione generale sul decreto legge per le ex banche venete, ora poste in liquidazione coatta amministrativa, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L'esame degli emendamenti e' in programma domani dalle 14. L'Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato (Antitrust) ha, intanto, dato il via libera a Intesa Sanpaolo per l'acquisizione degli attivi e rami di azienda di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Come si legge nell'ultimo bollettino l'Antitrust ha deciso "di non avviare l'istruttoria". Tenuto conto della "comprovata mancanza di interesse all'acquisizione dei rami di impresa in oggetto da parte di altri operatori di mercato non si ritiene che la concentrazione in esame sia idonea a pregiudicare l'assetto concorrenziale" nei mercati spiega l'Autorita'.
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Pubblicato alle 20-53, aggiornaato alle 23.21. Se dopo l'assemblea al Palasport di Viale Vittorio Veneto bisognava avere una conferma che l'unico personaggio pubblico e l'unico gruppo di vicentini in grado di mettere in difficoltà quel maestro della navigazione politica che è Achille Variati, ebbene oggi la conferma l'hanno data con forza pari alla dignità Luigi Ugone e gli associati a "Noi che credevamo nella BPVi", di cui è presidente e di cui gli oltre 100 rappresentanti odierni davanti e poi dentro Palazzo Trissino hanno mostrato la disperazione a un Variati che per la prima volta è stato costretto a definirli "truffati" da Gianni Zonin e dal sistema finaanziario. Abbiamo trasmesso in diretta su FB la cronaca dell'incontro scontro (Variati ha dovuto aprire i cancelli prima fatti chiudere daavntia lal folla e già questo è significativo), ma ve la riproponiamo qui.
Cosa non ha funzionato nei controlli interni ed esterni lungo i tragitti verso i dissesti di Mps, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, ma anche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti? Se oltre mezzo milione di piccoli investitori hanno visto bruciare decine di miliardi di risparmi allocati in azioni e bond subordinati, un problema di vigilanza evidentemente c'è stato. Strumenti giuridici per tutelare i risparmiatori, azionisti in primis, e far valere la responsabilità delle autorità di controllo ci sono. Ma le situazioni variano caso per caso.
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Dialogo aperto con categorie locali "Grande attenzione alle pmi a cui non faremo mancare il credito". Confermato il plafond aggiuntivo di 5 mld per il territorio. Verrà esteso il programma Filiere: nel Veneto sono già 36 i contratti di filiera attivati che coinvolgono oltre 620 fornitori per un giro d'affari complessivo di 4,4 miliardi I vertici di Intesa Sanpaolo sono stati oggi in Veneto per incontrare i rappresentati regionali dell'artigianato, commercio e agricoltura. In particolare Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, assieme a Gabriele Piccini (nella foto con Barrese) responsabile ex Banca Popolare di Vicenza e ex Veneto Banca e Renzo Simonato direttore regionale Veneto Friuli VG e Trentino AA, hanno incontrato il presidente Agostino Bonomo e il direttore di Confartigianato Veneto, il direttore di CNA VenetoMario Borin ed i rappresentanti di Confcommercio e Coldiretti.
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Pubblicato alle 10.50, aggiornato alle 19.27. Il "tesoro immobiliare" della Bpvi potrebbe fare gola a tanti. E' stato l'ex assessore e consigliere comunale Claudio Cicero a dare  il via alle danze con una proposta schock: "La Banca Popolare di Vicenza, ora di proprietà d'Intesa Sanpaolo, potrebbe cedere la sua sede centrale in via Battaglione Framarin al Comune, al prezzo di un euro come forma di risarcimento alla cittadinanza. Sarebbe l'edificio perfetto per fare il nuovo municipio". Idea interessante ma difficilmente realizzabile, forse, solo una mossa elettorale. La questione dei beni immobiliari della banca, però, resta centrale per gli sviluppi futuri della città . Non si conoscono ancora, infatti, i piani d'Intesa per la gestione di edifici storici come Palazzo Thiene e Repeta.
'Alla fine i focolai li abbiamo spenti con risorse dei contribuenti o delle banche italiane. Mi sarei invece aspettato sulle crisi bancarie un contributo dalle grandi banche di affari internazionali, sempre in prima fila quando si tratta di fare gli advisor o di occuparsi di privatizzazioni o peggio ancora di piazzare al Governo derivati sul debito pubblico'. Lo afferma in una nota il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia. intervenendo nella discussione sul Dl Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Intesa Sanpaolo 'A loro - sottolinea - avremmo dovuto chiedere di partecipare a queste cosiddette 'operazioni di mercato', almeno avremmo capito chi davvero è disposto a investire qualcosa per il nostro Paese'. Sulla vicenda banche venete aggiunge: 'Temo che sborseremo tutto quello che è necessario. Quando una spesa è autorizzata, raramente ho visto non effettuarla'.
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'Governo e maggioranza stanno mettendo in atto una porcata procedurale di proporzioni mai viste. Hanno la fretta del maggiordomo zelante che serve il 'padrone' Banca Intesa, ma al tempo stesso devono modificare ampie parti del decreto. Dunque, invece di presentare normali emendamenti che poi andrebbero discussi e votati in corrispondenza di quel dato articolo, stanno aggiungendo alla parte iniziale del testo interi articoli ex novo che modificano quelli successivi e che saranno votati in quattro e quattr'otto senza entrare nel merito'. Lo affermano in una dichiarazione alle 12.03 i deputati M5S della commissione Finanze di Montecitorio Camera dove è in corso l'esame del Dl banche venete e di cui vi riassumiamo con Radiocor Il Sole 24 Ore la "web cronaca".
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Pubblicato alle 11, aggiornato alle 15.36. Botta e risposta tra il ministro dell'Economia e Finanza, Pier Carlo Padoan e Andrea Enria, il presidente dell'Eba (European Banking Authority,l'organismo dell'Unione europea che dal 1º gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo), che, come da noi anticpiato sul nostro TgPiù di ieri 5 luglio, analizzando il caso di salvataggio delle banche venete in commissione Finanze del Senato aveva dichiarato (Radiocor Il Sole 24 Ore): "Sembra essere emersa la possibilita' che l'interesse pubblico sia valutato in modo diverso a livello europeo e nazionale (o regionale). Questo potenzialmente apre la strada alla possibilita' che diverse preferenze emergano a livello nazionale sull'utilizzo di meccanismi di supporto pubblico. Cio' puo' avere effetti negativi sulla parita' di condizioni all'interno del mercato unico". Continua a leggere
Qual è la ragione che ha spinto le autorità italiane a trattare per evitare il fallimento interno a Popolare di Vicenza e Veneto banca? E siamo sicuri che le regole comunitarie siano state effettivamente rispettate? Andrea Enria è il capo dell'Autorità bancaria europea, di fatto un'emanazione della Commissione di Bruxelles, ma ciò non gli impedisce di muovere critiche al decreto del governo che ha salvato gli istituti veneti slalomeggiando la direttiva sulle risoluzioni. Roma, ieri. L'ex funzionario della Banca d'Italia è di fronte alla Commissione Finanze del Senato per parlare di come riformare le regole in vigore da gennaio 2016.
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